Ecco perché il caso Durov ci riguarda tutti
Il fulcro di questa vicenda è il tema della protezioni dei dati e quindi della privacy e della tutela di tutti noi, un argomento che sarà sempre più centrale nelle nostre vite
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Il fulcro di questa vicenda è il tema della protezioni dei dati e quindi della privacy e della tutela di tutti noi, un argomento che sarà sempre più centrale nelle nostre vite
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Il fulcro di questa vicenda è il tema della protezioni dei dati e quindi della privacy e della tutela di tutti noi, un argomento che sarà sempre più centrale nelle nostre vite
L’arresto del fondatore di Telegram Pavel Durov è al centro del dibattito nella grande comunità internazionale che si occupa di cyber security, la sensazione è che questo episodio apra definitivamente la strada a una società in cui il diritto alla privacy viene sacrificato in nome della sicurezza. In questo nuovo contesto, i responsabili delle piattaforme, insieme ai legislatori, avrebbero il dovere e di conseguenza il potere di monitorare e controllare ogni aspetto di ciò che avviene online e soprattutto all’interno delle piattaforme di loro competenza.
È però vero che oggi l’uso della crittografia e di tecnologie che garantiscono il diritto alla privacy e la sicurezza dei dati personali possono portare all’impiego di queste piattaforme, come nel caso di Telegram, per scopi illeciti. È anche evidente che la soluzione di questo problema, con tutte le sue ricadute che non possono essere tollerate, non risiede nel controllo di massa da parte di altri attori, poiché ciò spingerebbe semplicemente i malintenzionati a spostarsi di volta in volta su altre piattaforme, anzi diventerebbe un incentivo a far nascere nuove piattaforme capaci di tutelare meglio l’illegalità.
Oggi è totalmente anacronistico pensare di combattere l’uso criminale di queste piattaforme chiedendo la condivisione delle chiavi crittografiche, poiché ciò porterebbe semplicemente a un loro mancato utilizzo per tali scopi. Serve una soluzione condivisa senza forzature che minacciano la libertà e sono inefficaci.
L’arresto di Durov ha probabilmente motivazioni politiche molto più ampie di quelle attualmente evidenti, che diventeranno più chiare con il passare dei prossimi giorni e non deve diventare occasione per scelte liberticide che non favorirebbero la tutela della legge ma creerebbero solo nuovi luoghi di illegalità. Sicuramente il fulcro di questa vicenda è il tema della protezioni dei dati e quindi della privacy e della tutela di tutti noi, un argomento che sarà sempre più centrale nelle nostre vite.
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