Germania nera, nel voto in Turingia favorito il neonazista Höcke
Domani il voto in Turingia e Sassonia, l’ultradestra di AfD verso il 30%. Occhi puntati sul candidato anti Nato e Ue, condannato per slogan nazisti
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Domani il voto in Turingia e Sassonia, l’ultradestra di AfD verso il 30%. Occhi puntati sul candidato anti Nato e Ue, condannato per slogan nazisti
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Domani il voto in Turingia e Sassonia, l’ultradestra di AfD verso il 30%. Occhi puntati sul candidato anti Nato e Ue, condannato per slogan nazisti
Le rovine del castello di Hanstein in cima alla collina, con le sue torri distrutte durante la guerra dei Trentanni, dominano il minuscolo borgo circondato da boschi abitato da 260 anime. Si tratta di Bornhagen, in Turingia, patria elettiva del capolista dell’ultradestra di AfD, Björn Höcke, 52 anni. Qui la Germania è rimasta quella che era una volta, il posto delle favole dei fratelli Grimm, un luogo dell’immaginario. Risparmiato dalla modernità, dall’immigrazione e dalla globalizzazione culinaria dei ristoranti cinesi. Questa è la Germania di Höcke, il leader locale dell’AfD, intriso di quel nazionalismo romantico che affonda le sue radici nel diciannovesimo secolo. Questo il Paese che vuole difendere. Ma è un fake.Il Paese esiste soprattutto nell’immaginazione di Höcke e di quelli come lui. Björn tra l’altro non ha le sue radici qui, è nato lontano, è dell’Ovest. E come un re in cerca del suo regno, si è spostato a Est.
La nostalgia è costata cara al capolista di Alternative für Deutschland. Per due volte è stato riconosciuto colpevole di avere usato lo stesso slogan della propaganda nazista vietato in Germania. «Tutto per la Germania» – il motto usato dalle SA, il reparto d’assalto speciale del partito nazionalsocialista – ha dichiarato, sapendo di richiamare un’espressione nota al suo uditorio. La prima volta, nel 2021 il tribunale di Merseberg lo ha condannato a pagare una penale di 13.000 euro, la seconda, un mese fa, quello di Halle lo ha condannato a 16.900 euro. Entrambi i casi sono in revisione, ma il gioco sembra non disturbarlo affatto, anzi pare piuttosto rispondere a uno schema: “Épater le bourgeois”, scandalizzare i borghesi.
Höcke punta allo strappo, a violare le regole per ottenere le luci della ribalta e insinuarsi con le sue parole d’ordine. In primavera, prima delle elezioni europee, si è lanciato in un programma elettorale degno del crepuscolo degli Dei: «Questa Ue deve morire perchè la vera Europa possa vivere», anche questa una citazione di una poesia sulla guerra del 1914.
Lo scorso anno Björn Höcke aveva sottoscritto un documento – firmato insieme a colleghi del partito di altri Länder – nel quale si descriveva la Nato come un «presunto ombrello protettivo di un egemone lontano» e si augurava «che i Paesi europei» si assumessero «finalmente la responsabilità della propria sicurezza».
Ma non è sempre stato così. Alternative für Deutschland è nata nel 2013 da un nucleo di professori conservatori ed euroscettici. Con il passare del tempo si è spostata sempre più a destra. Björn Höcke, ad esempio, nel 2017 doveva essere espulso dal partito per le sue posizioni estremiste. Allora alla guida del partito c’erano Frauke Petri e Jörg Meuthen. Prima è stata fatta fuori Petri, poi a stretto giro Meuthen ha lasciato e via via il timone è passato nella mani di persone con posizioni sempre più estremiste.
Questo scivolamento a destra è un fenomeno dilagante nei due Länder della Germania orientale, che si preparano al voto di domani. Covid, guerra in Ucraina e i recenti attentati hanno rinsaldato un trend già innescato. I sondaggi in Turingia danno l’AfD come primo partito tra il 29 e il 30%, la Cdu secondo partito tra il 22 e il 23% seguiti da il partito di Sahra Wagenknecht (Bsw) con il 17-18% e seguiti dalla Linke tra il 13 -14%. Due su tre partiti di governo, cioè verdi e liberali, potrebbero non entrare nel Parlamento della regione. In Sassonia – l’altro Land che va alle urne domani – le cose non vanno molto diversamente. AfD, tra il 30 e il 31%, è il secondo partito dietro la Cdu, salda al 33%. Mentre il Bsw è al 12% e Spd, verdi e Linke si aggirano tra il 4 e il 7%. Le ali estreme dell’arco costituzionale in Turingia, cioè Bsw da sinistra e AfD da destra potrebbero avere oltre il 50% dei voti. Governare sarà una bella sfida.
Nell’immagine: il capolista di AfD in Turingia Björn Höcke in una foto del 2016, durante una manifestazione a Erfurt
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