Il dilemma iraniano e la tentazione israeliana
Un messaggio tv di Netanyahu al popolo Iraniano : sarete liberi dal regime teocratico prima di quanto si pensi ; un attacco preventivo israeliano è sempre nei piani del premier guerriero
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Un messaggio tv di Netanyahu al popolo Iraniano : sarete liberi dal regime teocratico prima di quanto si pensi ; un attacco preventivo israeliano è sempre nei piani del premier guerriero
• – Aldo Sofia
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• – Redazione
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Sara Rossi Guidicelli, giornalista e scrittrice bleniese, ricostruisce un’emblematica vicenda che caratterizzò la storia industriale ticinese di fine Novecento
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I sondaggi lo riportano in testa, ma cosa ne farà dei suoi attuali succesi sul piano militare e dell'intelligence?
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Noi europei occidentali vi assistiamo, forti di crederci al riparo delle catastrofi globali
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Il “cordone sanitario” nei confronti dell’ultradestra diventa una necessità inderogabile
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• – Franco Cavani
L’eliminazione di Nasrallah cambia lo scenario regionale: gli ayatollah di Teheran perdono il principale segmento del “Fronte della resistenza” contro Israele
• – Aldo Sofia
Un messaggio tv di Netanyahu al popolo Iraniano : sarete liberi dal regime teocratico prima di quanto si pensi ; un attacco preventivo israeliano è sempre nei piani del premier guerriero
Frenato, fino a ieri, dagli alleati americani. Oggi inascoltati per la debolezza di Biden e il possibile ritorno dell’amico Trump alla Casa Bianca. Galvanizzato, Netanyahu, dai recentissimi successi militari contro Hezbollah, avanguardia armata di Teheran, considerato la maggiore insidia per lo Stato ebraico. Il premier più longevo della storia politica israeliana, euforico e tornato in testa nei sondaggi, sembrerebbe sempre più deciso all’ultimo atto, convinto, contrariamente ai timori internazionali, che un’offensiva militare diretta contro i vertici della Repubblica islamica non avrebbe pericolose conseguenze di ulteriore destabilizzazione regionale. Ritiene che il mondo sunnita faccia silenziosamente il tifo per lui nel contrasto alla centrale sciita.
Euforico, Netanyahu. In effetti, dell’ “anello di fuoco” acceso dall’Iran attorno all’ “entità sionista”, nell’illusione di tenerla sotto scacco, o quantomeno mitigarne i propositi militarmente più insidiosi per la Repubblica islamica, Hamas e Hezbollah erano le componenti più minacciose per Israele. Erano; oggi non lo sono più. Dopo il cosiddetto pogrom del 7 ottobre ’23, lo Stato ebraico ha messo in campo tutta la sua forza militare, tecnologica, e di intelligence (rivincita e riabilitazione del tragico flop di un anno fa nel Negev) per spezzare i due segmenti di maggior peso dell’“asse della resistenza” pro-sciita. Un’escalation israeliana impietosa e spropositata contro le popolazioni arabe di Gaza e del Libano, ma efficace nel decapitare i vertici dei ‘partiti di Allah’, Hamas ed Hezbollah. L’invasione israeliana del Libano meridionale è l’Istantanea dell’ultima ora, con sviluppi non prevedibili, con possibili ribaltoni e relativi boomerang.
Finora a Teheran era prevalsa la linea della prudenza. Il vertice religioso sa di non poter reggere uno scontro diretto e totale con lo Stato ebraico. Non ne ha la forza. L’esercito, già pilastro del regime dello scià, è stato derubricato; il potere militare è passato alle “Guardie della Rivoluzione”, pasdaran capaci di sostenere efficacemente i “proxies” amici (nelle guerre civili siriana, yemenita, irakena) ma non di organizzare moderne forze armate. Di più: l’Iran è massicciamente infiltrato da spie al servizio del nemico. Inoltre: la “dittatura del velo” non può certo contare sulla fedeltà al regime di una parte consistente di una popolazione in fermento contestatario. Il messaggio di Netanyahu è un cambio di schema. Fors’anche una trappola. Potrebbe incoraggiare i ‘falchi’ di Teheran a imporre quell’azzardo che darebbero a “Bibi” il pretesto per agire. Per decidere l’agognato “attacco preventivo”. Considerato risolutivo a Gerusalemme. Prospettiva inquietante. Sappiamo come finiscono i tentativi di imporre la democrazia in Medio Oriente. E con quali conseguenze in tutta l’infiammabile regione.
Scritto per La Regione
Nell’immagine: Discorso di Netanyahu in diretta: il messaggio di Bibi per i popoli di Iran, Hezbollah, Israele e Libano
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