Ma il calcio ricorda di essersi separato dal rugby nel 1863?
Spinte, trattenute, magliette strappate, placcaggi: l’area di rigore è una giungla dove il rigore (calcistico) è cancellato. Con la (stupida) tolleranza degli arbitri e dei commentatori
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Spinte, trattenute, magliette strappate, placcaggi: l’area di rigore è una giungla dove il rigore (calcistico) è cancellato. Con la (stupida) tolleranza degli arbitri e dei commentatori
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Evviva, siamo migliorati, qualche drammatica calca a parte, con la gente che muore calpestata. Ma è stata dura: solo a metà Ottocento la Patria del foot-ball comincia a darsi delle regole. L’università di Cambridge nel 1848, Sheffield nel 1857 (‘The Sheffield’s rules’) fanno da battistrada nel caos del calcio medioevale. Ma c’è ancora molta confusione: per esempio è accettato lo ‘hacking’, lo sgambetto sotto il ginocchio, e la palla alta si può afferrare con le mani per essere posta a terra.
Sino a quando il 26 ottobre 1863 alla Taverna dei Framassoni (Freemason’s Tavern) di Great Queen Street a Londra, calcio e rugby si separano: a me solo i piedi, a te, rugby, piedi e zampe a volontà. Si fonda la FA, l’Associazione Calcio, che emana 23 regole: la decima, sconosciuta a Infantino, Ceferin, al designatore degli arbitri Rossetti, a telecronisti, giornalisti e commentatori tecnici, dice che nel calcio: ‘no player shall use his hands to push or pull his adversary’. Nessun giocatore può spingere o trattenere il suo avversario. Ma ai recenti Europei in area di rigore (ma non solo) le mani sono usate più dei piedi e della testa. Qualche arbitro s’avvicina ai due giocatori di rugby, specialisti di lotta greco-romana e catch (‘ciapa ti ca ciapi anca mi’) e fa segno che si devono separare. I due agnellini alzano le mani (‘Noi? Quando mai…) e quando l’arbitro si allontana se le mettono addosso come e più di prima. Il campione è lo spagnolo Cucurella, un cursore strappato all’atletica (400-800m, se taglia i capelli guadagna 4-5 centesimi). Osservate il Nostro a settembre, quando la Svizzera affronterà la Spagna: quando l’avversario si avvicina, gli mette le zampe addosso in tutti modi. Secondo regolamento (incomprensibile) però, non ha commesso fallo da rigore contro la Germania perché le mani devono essere aperte in modo chiaramente orizzontale, come ha fatto il difensore danese contro la stessa Germania.
Nella finale l’inglese Rice si produce in un perfetto placcaggio da rugby sullo spagnolo Laporte, che protesta vanamente. Il rigore, secondo la regola n.10 del 1863, è netto, ma l’arbitro francese Letexier fa segno che si può continuare. Il tribunale supremo del Var acconsente, alla RSI Dzemaili dice che in una finale un intervento del genere non viene sanzionato con un rigore (ma altrimenti si?). La stampa italiana (per non parlar male di Rossetti, responsabile degli arbitri?) è d’accordo: ‘trattenuta di Rice su Laporte; giusto non fischiare’ – dice la ‘Gazzetta dello Sport’. Sul ‘Corriere della Sera’ Paolo Casarin, una vita da arbitro, dice che ‘Rice trattiene un avversario in area – l’arbitro lascia giocare in casi analoghi e successivi: giuste decisioni, l’arbitro non è da rigorini (?!)’. E dunque perché lamentarsi se in area di rigore succede di tutto? Siamo di fronte a una ‘deregulation’: nel calcio l’uso delle zampe ritorna lecito come 700 anni fa. Ne dà una testimonianza matematica (ancora…) la ‘Gazzetta dello Sport’ che pubblica la fotografia di un ‘duello’ fra Bastoni e Morata: si vede chiaramente che Bastoni afferra lo spagnolo per la maglietta e lo blocca. Non è un ‘duello’: è un fallo, secondo le regole del 1863, quando il calcio è stato separato dal rugby. E i nostri pargoli? Sono istruiti bene: un 14enne torna a casa e mostra al papà e alla mamma cosa ha imparato alla scuola-calcio: mette la mamma in un angolo del salotto, il papà all’entrata: “l’allenatore mi ha detto che io non devo guardare la mamma (batte il calcio d’angolo) ma solo il papà (l’attaccante): lo devo bloccare con le braccia in tutti i modi”
Il non rispetto delle regole è stupido e autolesionista: perché il calcio sarebbe molto più ricco e più bello se l’uso delle zampe fosse proibito e punito.
PS. Shakiri ha lasciato la Nazionale prima di essere ringraziato per i servigi offerti. Noi l’avremmo tenuto sino ai prossimi Mondiali. A certi livelli regge al massimo mezz’ora, ma come. A meno che gli sia stato proposto proprio questo, e Shakiri, offeso, abbia preso la porta.
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