Occorre guardare oltre le cortine fumogene innalzate dai fautori delle criptovalute
Lo sostengono 1500 esperti di tecnologia e informatica in una lettera al Congresso USA
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Lo sostengono 1500 esperti di tecnologia e informatica in una lettera al Congresso USA
• – Redazione
Uno dei protagonisti assoluti di questa tragicomica esibizione dialettica è Silvio Berlusconi. Amico era di Putin e amico suo è rimasto anche dopo il 24 febbraio 2022
• – Redazione
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• – Franco Cavani
Il ticinese scomparso che operò col terrorista Carlos avrebbe collaborato con gli americani nel periodo della latitanza in Grecia: lo afferma uno storico che ha avuto accesso a documenti dell’intelligence statunitense
• – Aldo Sofia
L’esito delle elezioni cantonali di Zurigo e Basilea Campagna fornisce utili indicazioni per quanto potrà avvenire in autunno a livello federale
• – Rocco Bianchi
Dissidenti e oppositori delle più svariate tendenze politiche sono stati costretti improvvisamente a lasciare il Paese su un aereo diretto negli Usa: forse il delirante presidente Ortega spera in un riavvicinamento (necessario) con Biden
• – Gianni Beretta
Dopo una settimana dal dibattito in Consiglio Comunale sul progetto legato all’utilizzo pubblico delle criptovalute, alcune riflessioni legate anche agli echi della stampa - Di Danilo Baratti
• – Redazione
(nonostante noi)
• – Silvano Toppi
I dati forniti da una recente ricerca scientifica
• – Redazione
È da poco in libreria il romanzo “Battaglie d’amore in sogno” di Giovanna Lepori, edito da Dadò
• – Pietro Montorfani
Lo sostengono 1500 esperti di tecnologia e informatica in una lettera al Congresso USA
Alla spettabile leadership del Congresso degli Stati Uniti, ai presidenti di commissione e ai membri di rango,
Siamo 1500 informatici, ingegneri del software e tecnologi che hanno trascorso decenni a lavorare in questi campi, creando prodotti innovativi ed efficaci per una varietà di applicazioni nei settori della tecnologia dei database, del software open-source, della crittografia e delle applicazioni di tecnologia finanziaria.
Oggi vi scriviamo esortandovi ad adottare un approccio critico e scettico nei confronti delle affermazioni secondo le quali i cripto-asset (talvolta chiamati criptovalute, cripto-token o web3) sono una tecnologia innovativa e positiva che non comporta rischi né pericoli. Vi esortiamo a resistere alle pressioni dei finanziatori, dei lobbisti e dei sostenitori dell’industria degli asset digitali che cercano di creare un rifugio normativo per questi strumenti finanziari digitali rischiosi, imperfetti e non collaudati, adottando invece un approccio che protegga l’interesse pubblico e garantisca che la tecnologia venga impiegata per soddisfare le esigenze dei cittadini comuni.
Siamo fortemente in disaccordo con l’idea, propagata da chi ha interessi finanziari nell’industria dei cripto-asset, che queste tecnologie rappresentino un’innovazione finanziaria positiva e siano in qualche modo adatte a risolvere i problemi finanziari degli americani comuni.
Non tutte le innovazioni sono a priori positive; non tutto ciò che possiamo realizzare deve essere realizzato. La storia della tecnologia è piena di vicoli ciechi, false partenze e svolte sbagliate. I registri contabili digitali ad esclusivo aggiornamento [Append-only digital ledgers, uno dei principi del funzionamento delle blockchain, ndr] non sono peraltro una vera innovazione. Sono conosciuti e utilizzati dal 1980 per funzioni piuttosto limitate.
In qualità di ingegneri del software e tecnologi con una profonda esperienza nei nostri settori, contestiamo le affermazioni fatte negli ultimi anni sulla novità e sul potenziale della tecnologia blockchain. La tecnologia blockchain non può avere, e non avrà, meccanismi di inversione delle transazioni o di privacy dei dati, perché sono antitetici al suo progetto di base. Le tecnologie finanziarie al servizio del pubblico devono sempre avere meccanismi di mitigazione delle frodi e consentire a un operatore umano di annullare le transazioni; la blockchain non consente nessuna delle due cose.
Per la sua stessa concezione, la tecnologia blockchain non è adatta a quasi tutti gli scopi attualmente indicati come fonte reale o potenziale di beneficio pubblico. Fin dall’inizio questa tecnologia è stata una soluzione in cerca di un problema, e ora si è agganciata a concetti come l’inclusione finanziaria e la trasparenza dei dati per giustificare la propria esistenza, nonostante siano già in uso soluzioni di gran lunga migliori per questi problemi. Nonostante gli oltre tredici anni di sviluppo presenta gravi limitazioni e difetti di progettazione che precludono quasi tutte le applicazioni che riguardano i dati pubblici dei clienti e le transazioni finanziarie regolamentate, e non rappresentano un miglioramento rispetto alle soluzioni “non blockchain” esistenti.
Infine, le tecnologie blockchain sono di scarsa o nessuna utilità all’economia reale. I cripto-asset sono invece stati strumento di schemi di investimento speculativi poco solidi e altamente volatili, promossi attivamente presso investitori privati che potrebbero non essere in grado di comprenderne la natura e il rischio. Altri pericoli significativi includono minacce alla sicurezza nazionale attraverso il riciclaggio di denaro e gli attacchi ransomware [allo scopo di incassare un riscatto, ndr], i rischi per la stabilità finanziaria derivanti dall’elevata volatilità dei prezzi, la speculazione e la suscettibilità al rischio di borsa, le massicce emissioni climatiche derivanti dalla tecnologia proof-of-work utilizzata da alcuni dei cripto-asset più scambiati [es. Bitcoin, ndr] e il rischio per gli investitori derivante da truffe su larga scala e altre attività finanziarie criminali.
Vi imploriamo di adottare un approccio veramente responsabile all’innovazione tecnologica e di garantire che gli individui negli Stati Uniti e altrove non siano lasciati in preda alla finanza predatoria, alle frodi e ai rischi economici sistemici in nome di un potenziale tecnologico che non esiste.
Le catastrofi e i rischi legati alle tecnologie blockchain e agli investimenti in cripto-asset non sono né isolati né sono i difetti di gioventù di una tecnologia nascente. Sono gli esiti inevitabili di una tecnologia che non è stata creata per il giusto scopo e che rimarrà per sempre inadatta come fondamento di un’attività economica su larga scala.
Alla luce di queste vaste esternalità [l’insieme degli effetti connessi a un’attività produttiva o economica, ndr], unitamente agli usi – nel migliore dei casi ancora ambigui e nel peggiore dei casi inesistenti – della blockchain, raccomandiamo alla Commissione di guardare oltre il clamore e la spacconeria dell’industria delle criptovalute e di comprendere non solo i suoi difetti intrinseci e le sue straordinarie carenze, ma anche la litania di fallacie tecnologiche su cui è costruita.
Dobbiamo agire ora per proteggere gli investitori e il mercato finanziario globale dai gravi rischi posti dai cripto-asset, e non dobbiamo lasciarci distrarre dalle cortine fumogene che mascherano un’abissale mancanza di utilità tecnologica. Vi ringraziamo per la vostra leadership in materia di tecnologia e regolamentazione finanziaria e vi invitiamo a prendere in considerazione i nostri giudizi oggettivi e indipendenti di esperti per guidare le vostre priorità legislative, che saremo lieti di discutere in qualsiasi momento.
1° giugno 2022
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