Bombardare Mosca e attaccare Pechino. L’ex presidente americano e candidato alle prossime presidenziali Usa, Donald Trump, ha deciso a sorpresa di mostrare i muscoli suggerendo una politica a dir poco interventista. A riferirlo è l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui durante evento di raccolta fondi il tycoon americano ha annunciato che avrebbe bombardato Mosca in risposta all’invasione russa dell’Ucraina e avrebbe attaccato Pechino se la Cina avesse invaso Taiwan sotto il suo controllo.
Recentemente a Taiwan c’è stato il giuramento del nuovo presidente Lai Ching-te e, come il suo predecessore Tsai Ing-wen, intende mantenere lo “status quo” nello stretto di Taiwan e non cedere alle pressioni di Pechino. La Casa Bianca, all’epoca dell’amministrazione di Trump ha sempre sostenuto Taiwan, anche attraverso la vendita di armi che è poi continuata con la presidenza di Joe Biden.
Nonostante questo, le parole del miliardario americano hanno stupito il pubblico presente alla raccolta fondi per la sua campagna elettorale. “Credo che, se sarà rieletto”, ha confidato alla Reuters James Gilmore, ex ambasciatore presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, spiegando così che Trump non è un isolazionista ma che sta semplicemente cercando di convincere gli alleati a porre maggiormente l’accento sulla difesa dei propri Paesi.