Il Ticino si sposta ancora un po’ più a destra
Anche lo spoglio dei voti per i Consigli comunali conferma sostanzialmente quello per i Municipi; i rosso-verdi preannunciano una verifica dell’alleanza che però arriva in ritardo
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Anche lo spoglio dei voti per i Consigli comunali conferma sostanzialmente quello per i Municipi; i rosso-verdi preannunciano una verifica dell’alleanza che però arriva in ritardo
• – Rocco Bianchi
La sorpresa la fanno loro, soprattutto l’ex ppd; a Lugano la Lega si conferma con Michele Foletti nella sfida voluta da Marco Chiesa; la sinistra in ulteriore calo, urge una riflessione
• – Rocco Bianchi
Con una procedura che ha sorpreso e suscitato perplessità, Norman Gobbi annuncia tramite il suo legale di lasciare, temporaneamente, la direzione politica della polizia, ma non quella della magistratura. Il Consiglio di Stato accetta la decisione. E intanto spunta una lettera anonima
• – Rocco Bianchi
In un susseguirsi di comunicati e di prese di posizione, tiene banco, nella cronaca politica, il misterioso “caso” dell’incidente automobilistico che ha avuto per protagonista Norman Gobbi e che pare destinato a dover trovare, da qualche parte, nella polizia, un fantomatico “colpevole”
• – Rocco Bianchi
Dopo lo strano “caso” dell’incidente automobilistico che ha visto coinvolto il Direttore del Dipartimento Istituzioni, tutti i pompieri hanno negato che esista un “caso Gobbi”, ma nessuno dice che c’è un “caso polizia cantonale”, che, guarda un po’, dipende proprio da Gobbi
• – Rocco Bianchi
Mentre “areaonline” fornisce ulteriori conferme circa l’organizzazione ampiamente anticipata dell’abbattimento dell’ex macello, la municipale Karin Valenzano Rossi continua a recitare un copione sempre meno credibile
• – Rocco Bianchi
Nella domenica elettorale si è votato anche in alcuni cantoni per Esecutivi e Parlamenti, con grande successo per l’Udc
• – Rocco Bianchi
Il Gran consiglio vota un preventivo indigesto per molti, se non per tutti. E i sindacati confermano lo sciopero per il 29 febbraio
• – Rocco Bianchi
La crisi dell’informazione, il rapporto delicato fra giornalismo e IA ed una trasmissione radiofonica che ospita, fra gli altri, un politico in vena di stravaganti sillogismi
• – Rocco Bianchi
Postilla post elettorale, fra un passo perduto e l’altro, intorno alle esternazioni di Marco Chiesa
• – Rocco Bianchi
Anche lo spoglio dei voti per i Consigli comunali conferma sostanzialmente quello per i Municipi; i rosso-verdi preannunciano una verifica dell’alleanza che però arriva in ritardo
La politica è quell’arte in cui dopo un’elezione tutti affermano di aver vinto e nessuno di aver perso. Certo bisognerà capire esattamente, tra liste civiche e Avanti, quanto effettivamente la sinistra sia arretrata, ma il dato complessivo anche dopo i risultati per il Consiglio comunale è indubitabile: il Ticino si è spostato ancora più a destra. Ergo, la sinistra ha perso.
Un’emorragia dopo la scissione di Amalia Mirante per il PS era da mettere in conto (una decina abbondante i consiglieri comunali ottenuti dal movimento), ma nessuno se l’aspettava di queste dimensioni, perché una cinquantina abbondante di seggi persi non sono cosa che possa essere imputata solo alla comparsa del nuovo movimento e all’indebolimento dell’onda verde, dunque archiviata senza contraccolpo alcuno.
Non abbiamo passato a pettine fine tutti i 79 comuni in cui si è votato, ma possiamo essere ragionevolmente certi che quelli in cui la sinistra ha migliorato il suo risultato rispetto a tre anni orsono, in percentuale e/o in seggi, si possano contare sulle dita di una mano. Ammesso che ce ne siano.
Varie le cause di questa débâcle, annunciata pur se gli avvenimenti degli ultimi mesi un po’ di spinta all’area avrebbero dovuto darla. Tra queste il fantomatico o per meglio dire fantasmatico progetto di area-rosso verde, annunciato in pompa magna due anni orsono, che avrebbe dovuto portare a medio-lungo termine addirittura al raddoppio della rappresentanza in Consiglio di Stato ma che finora nessuno ha visto (e se c’è chissà dov’è, per dirla alla Gaber).
Sintomatico in questo senso la dichiarazione del presidente PS Sirica, che a La Regione, dopo aver ammesso che del progetto finora “non si è visto molto” ha annunciato “per i prossimi mesi la richiesta di un incontro ai Verdi per fare un’analisi complessiva di queste tre tornate (elettorali, ndr.) prima del nostro congresso per riflettere insieme”. Sarò probabilmente ingenuo e fors’anche sprovveduto, ma svolgere al termine del classico trittico elettorale Cantonali-Federali-Comunali una riunione in cui fare il punto sia un atto dovuto e di semplice buon senso, per cui avrebbe dovuto essere convocata già da tempo. Il fatto che così non sia la dice lunga sui non rapporti intessuti e intrattenuti in questi due anni tra i vertici dei due partiti interessati.
Sia come sia, per una sinistra che piange c’è una destra che ride. Non sguaiatamente, ma per lo meno con soddisfazione. Il PLR ha certo lasciato sul campo una trentina di poltrone, non confermando appieno il buon risultato del giorno precedente ottenuto nei Municipi, ma si conferma comunque e di gran lunga il primo partito cantonale, mentre Centro e Lega/UDC tutto sommato confermano le loro posizioni. In segno più anche i Verdi Liberali, mentre è da segnalare l’ingresso di rappresentanti di Helvethica in alcuni comuni.
I veri vincitori di giornata sono però le liste civiche, spesso di difficilissima definizione e dunque collocazione politica, che fanno segnare quasi 60 seggi in più. Più o meno tanti quanti ne ha persi la sinistra: sarà un caso?
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