Le questioni di forma e di colore di Piero Mega
Ultima mostra a Paradiso della galleria Art on paper prima della chiusura dell’attuale spazio
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Ultima mostra a Paradiso della galleria Art on paper prima della chiusura dell’attuale spazio
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Ultima mostra a Paradiso della galleria Art on paper prima della chiusura dell’attuale spazio
Tra gli spazi espositivi ticinesi, quello della Art on paper di Paradiso nel corso di 20 anni di attività si è ricavato un suo posto particolare. Incastonato tra i palazzi di viale Cattori, il luogo si compone di due ambienti: sopra vi è la libreria specializzata in libri rari d’arte, architettura e letteratura, e sotto l’ampio spazio a disposizione di artista e galleristi, che negli anni ha sempre saputo mantenere un buon livello di qualità.
La mostra aperta qualche giorno fa merita di essere segnalata. Proposta e curata da Daniele Cavallini, noto gallerista luganese, titolare per 30 anni della Galleria Palladio di via Nassa, presenta le ultime ricerche di Piero Mega, artista piemontese, che qui espone per la prima volta il lavoro di riflessione e indagine su forme e colori al quale ha lavorato negli ultimi anni. Si tratta di una ricerca pura, oggi rara, rigorosa e profonda che ripropone le questioni fondamentali della pittura, senza alcuna etichetta predefinita.
Piero Mega è un artista che vive tra nelle valli tra Piemonte e Liguria, conosciuto per un lungo percorso, si è progressivamente allontanato da qualunque istanza figurativa, approdando infine ad esiti contemporanei molto interessanti. A Paradiso propone le sue ultime ricerche in ambito pittorico e opere in alluminio. Già vincitore del premio Lissone, Mega è conosciuto anche per i lavori con la luce, opere che si attivano di notte e scompaiono di giorno.
Il gallerista Daniele Cavallini con questa mostra si riaffaccia dopo anni sulla scena artistica ticinese. Nella galleria di via Nassa aveva lavorato a lungo con assoluta fedeltà alla promozione di autori contemporanei significativi e attento al valore intrinseco delle opere. Si ricordano in particolare le mostre su Vedova e quella su Mosset, presentato prima che l’artista svizzero venisse consacrato dalla critica e dal mercato.
Introducendo Piero Mega, Cavallini ha scritto che si tratta di “un autore serio, deciso, rigoroso, determinato e mi sembra un punto fermo nel panorama attuale.” Un artista e un gallerista che sembrano davvero essersi trovati.
Per ragioni di forza maggiore lo spazio espositivo della Art on paper chiuderà dopo questa mostra. Ma il titolare John Dupuy ha già annunciato che probabilmente lo spazio riaprirà presto e avrà un’altra collocazione. Una notizia rallegrante.
Nell’immagine: un’opera di Piero Mega
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