Marina Senesi – Le parole sono cose
Quando si parla di violenza contro le donne le parole possono pesare come macigni
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Quando si parla di violenza contro le donne le parole possono pesare come macigni
• – Françoise Gehring
A dieci anni dall’entrata in vigore della Convenzione di Istanbul
• – Françoise Gehring
Se non cambiano le parole sulle donne
• – Françoise Gehring
Quando si parla di violenza contro le donne le parole possono pesare come macigni
I giornali e i media ne parlano troppo frequentemente. I casi di violenza sulle donne registrati dalla cronaca sono ancora numerosi. Ma come ne parlano? Sarà il bisogno di acchiappare click, sarà la retorica che si infiltra ovunque, ma la narrazione giornalistica favorisce spesso la prospettiva dell’aggressore più di quella della vittima. “Aveva una minigonna troppo corta”. “Lui non accettava di perderla”. “È stato un delitto passionale”. Più si analizza da vicino la comunicazione su questi fatti e più ci si rende conto della gabbia di parole che li circonda, deformandone il senso e le responsabilità. Lo racconta bene, non senza ironia, l’attrice e autrice Marina Senesi, che a partire da una ricerca universitaria sul tema ha allestito lo spettacolo “Doppio taglio”, in programma prossimamente a Bellinzona.
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