Non solo Ticino
Importanti appuntamenti elettorali anche nel Canton Ginevra e nel Canton Lucerna, con numerose incognite da sciogliere soprattutto in proiezione delle elezioni federali d’autunno
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Importanti appuntamenti elettorali anche nel Canton Ginevra e nel Canton Lucerna, con numerose incognite da sciogliere soprattutto in proiezione delle elezioni federali d’autunno
• – Rocco Bianchi
Quando un cambiamento avviene in modo lento e graduale sfugge alla coscienza, diventa invisibile, non suscita nessuna reazione. Esattamente quel che accade con l’emergenza climatica
• – Andrea Ghiringhelli
Frammenti di un’alba, in mezzo al bianco di monti ed iceberg in Groenlandia
• – Redazione
Quando un grande concerto di Rachmaninoff è eseguito dalla fantastica pianista cinese Yuja Wang
• – Enrico Lombardi
Primo ex presidente incriminato nella storia degli Stati Uniti: 130mila dollari pagati per il silenzio di una pornostar e contabilizzati come spese elettorali violando la legge; e su di lui altre 4 inchieste
• – Aldo Sofia
Lo storico e l'imminente elezione cantonale: sostanziale stabilità, ma la forte competizione interna Lega-Udc può leggermente favorire la coalizione di destra, mentre a sinistra sembra più difficoltoso il messaggio dell'alleanza Socialisti-Verdi
• – Aldo Sofia
• – Franco Cavani
Per la Costituzione, a pari lavoro uomini e donne devono ricevere lo stesso stipendio, ma in Svizzera ancora non è così - Di Luigi Maffezzoli
• – Redazione
L'ex consigliere di stato socialista: nel mare dei problemi da affrontare, urge la partecipazione dal basso, anche andando a votare
• – Aldo Sofia
L'imminente elezione cantonale potrebbe aumentare la frammentazione politica, caratteristica che distingue il Ticino dagli altri cantoni svizzeri
• – Aldo Sofia
Sosteneva Jack London che “le più belle storie cominciano sempre con un naufragio”. Sarà vero? Noi, nemmeno sappiamo come finirà la nostra, di storia. Dove potrà sospingerci, su quali casuali rotte e verso quali invisibili approdi, la navigazione che cominciamo oggi. Perché chiamarci “naufraghi/e”? E rispetto a cosa? Una deriva può anche essere volontaria, cercata, attesa. Ed in effetti è un po’ così. Siamo “naufraghi/e” per scelta. Salpati con l’idea di allontanarci (forse anche solo temporaneamente) dalla terraferma dei resoconti banali, scontati, ombelicali per affrontare il mare aperto, anche agitato, anche minaccioso di questi tempi, ma che ci impegni in una sopravvivenza più cosciente, più ragionata, più motivata. E più sociale. Sì, sociale. Collettiva.
Del resto, per restare al già citato Jack London, lo scrittore visionario ambientò nel 2013 (proiettandosi di oltre un secolo rispetto alla sua epoca) la “Peste scarlatta”: racconto e monito di come l’umanità possa distruggersi, tra virus auto-indotti e feroci egoismi. Anche Howard Smith, il docente narratore del libro, si era dovuto allontanare per sopravvivere. Per capire. E per testimoniare.
Quindi, buon viaggio.
Se non fosse chiaro, il nostro naufragio è metaforico. È un naufragio mentale, non una condizione di vita, o di morte. Con tutta la comprensione e solidarietà per chi ne vive il dramma e la tragedia.
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