Apple, 18 miliardi di multa grazie a un’inchiesta giornalistica
La strabiliante sanzione in seguito alla denuncia del caso irlandese partita da un’investigazione del Consorzio di giornali dell’ICIJ
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La strabiliante sanzione in seguito alla denuncia del caso irlandese partita da un’investigazione del Consorzio di giornali dell’ICIJ
• – Enrico Morresi
Con un decreto Putin ha portato le forze da combattimento a un milione e mezzo di uomini. A Mosca e nelle grandi città si cerca di reclutare promettendo salari eccezionali
• – Yurii Colombo
Rileggendo Paul Auster: la storia di violenza con arma da fuoco negli Stati Uniti
• – Silvano Toppi
Un sistema troppo complesso, le disparità da risolvere, la sfida dell’inclusione degli indipendenti
• – Spartaco Greppi
C’è da sperare che in giro vi sia ancora un colonnello Petrov, che in piena guerra fredda evitò l’olocausto nucleare disubbidendo a un computer che segnalava per errore un attacco atomico americano contro l’Urss
• – Aldo Sofia
I dati relativi alla forte decrescita demografica sono drammatici soprattutto per Kiev, ma in prospettiva il problema è molto serio anche per Mosca
• – Yurii Colombo
La regressione politica e morale continua ovunque: anche da noi le preoccupazioni non mancano
• – Andrea Ghiringhelli
Il governo federale vuole rivedere il divieto di costruire nuove centrali atomiche: ma anche per gli impianti di ultima generazione, tempi lunghissimi, costi esorbitanti, con i costruttori che chiedono enormi investimenti pubblici per iper-guadagni privati
• – Rocco Bianchi
Nell’informazione ufficiale sull’Iniziativa biodiversità manca una frase importante. E stata tolta su richiesta del ministro dell’ambiente
• – Beat Allenbach
In Italia una nuova legge per scoraggiare gli ambientalisti di Ultima generazione, ma che va pericolosamente oltre
• – Redazione
La strabiliante sanzione in seguito alla denuncia del caso irlandese partita da un’investigazione del Consorzio di giornali dell’ICIJ
La notizia che Apple, la grande azienda informatica a livello mondiale, è stata condannata dalla più alta istanza giudiziaria dell’Unione Europea a pagare la strabiliante somma di 18 miliardi di dollari allo Stato irlandese conferma l’idea che mi sono fatta (“Azione” del 24 giugno): quella che l’era dei “whistleblowers” à la Assange può dirsi chiusa nel suo “versante eroico” per affermarsi su un piano organizzativo di maggiore efficacia grazie all’avvento di un consorzio internazionale di testate giornalistiche con sede finale negli Stati Uniti: l’International Consortium of Investigative Journalists.
Era partita sette anni fa dalla ICIJ la denuncia del caso Irlandese: un espediente che ha fatto guadagnare alla Apple milioni di dollari di imposte “eluse” – come si dice.
Non si tratta dunque di una volgare omissione di pagare imposte dovute: la Apple è un’azienda seria, di livello mondiale, e in Irlanda ha sede a Cork, dove dà lavoro a seimila persone…
Gli espedienti usati per… risparmiare sulle imposte erano di una qualità straordinaria, come si conviene al lavoro di servizi oggi insediati al vertice delle più grandi imprese. Impiegano personale di altissimo rango, uscito dalle migliori università, pagato il dovuto.
Uno sport, quello dell’evasione fiscale, di ieri di oggi e di domani, che ormai si gioca ad altissimo livello.
Nell’immagine: dipendenti al lavoro nel “campus” Apple di Cork
Quando le misure e le pressioni contro la Russia diventano “scomode” perché ci obbligano a veri sacrifici
L’inclusione è un elemento importante e qualificante del nostro ordinamento scolastico, ma non è ancora un obiettivo raggiunto e forse si lega ad alcuni dati critici emersi da un...