In spregio dell’articolo 261bis del Codice penale

In spregio dell’articolo 261bis del Codice penale

Discriminazione, discredito, disprezzo verso gli immigrati sono un mantra sempre più grave e violento del “Mattino”


Alberto Cotti
Alberto Cotti
In spregio dell’articolo 261bis del Codice...

In Svizzera l’articolo 261 bis del Codice penale si propone di combattere la discriminazione razziale. La norma penale, fra l’altro, punisce con una pena detentiva fino a tre anni oppure con una pena pecuniaria chiunque, pubblicamente, mediante parole, scritti, immagini, gesti, vie di fatto o in modo comunque lesivo della dignità umana, discredita o discrimina una persona o un gruppo di persone per la loro razza, etnia, religione o per il loro orientamento sessuale.

Eppure, in Ticino il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri può concedersi impunemente il lusso di titolare sulla prima pagina del settimanale di cui è direttore: “90% di detenuti stranieri!” Fingendo di non sapere che il dato si riferisce a chi è ospite del carcere giudiziario della Farera, dove ci sono anche persone in attesa di giudizio e che, in uno stato di diritto, godono ancora e sempre della presunzione di innocenza.

Il municipale di Lugano poi, sempre nell’ultima edizione del “Mattino della domenica”, fa il bis nelle pagine interne titolando “Elettricità: resteremo al buio per colpa dell’immigrazione” un commento contro la Legge sul clima e l’innovazione in votazione il 18 giugno.

Due titoli che lasciano pochi dubbi sull’intenzione di gettare discredito sui cittadini stranieri, mentre partiti, chiese, sindacati e associazioni se ne stanno zitti.

E questo silenzio è persino peggio del razzismo di cui sono intrisi quei due titoli.

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