Giornalismo sotto pressione in tutta Europa. Pesano precarietà e bavagli
Il Media Pluralism Monitor fotografa una situazione in peggiormento nel continente. E l’Italia, certificano i dati, non fa eccezione
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Il Media Pluralism Monitor fotografa una situazione in peggiormento nel continente. E l’Italia, certificano i dati, non fa eccezione
• – Redazione
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
La recente sentenza che obbliga i giovani ultraortodossi a prestare servizio militare è segno di profonde crepe nella società israeliana
• – Sarah Parenzo
Dopo aver saccheggiato Euclide (le geometrie a centrocampo) e Archimede (4-4-2, 3-4-3, 2-3-5), ora tocca alla Bibbia: a quando una cattedra di Scienza del calcio per Spalletti e Co.?
• – Libano Zanolari
l presidente è apparso, sotto gli implacabili riflettori tv, debole e confuso. Incapace di far fronte al torrente di menzogne di Donald Trump. Il partito si spacca fra bidenisti e chi vuole un altro candidato
• – Redazione
Dietro i licenziamenti e la riorganizzazione della struttura aziendale, ci sono ex uomini della società americana ai vertici del gruppo e un attuale mandato plurimilionario di consulenza
• – Redazione
Von der Leyen (popolare), Kallas (liberale) e Costa (socialista) provengono da famiglie politiche distanti ma guideranno le istituzioni europee sulla base di principi comuni nonostante il caos post-elettorale
• – Redazione
Il ritiro da parte del Governo del messaggio relativo allo stanziamento di un credito per l’elaborazione del progetto di massima per una funivia tra Fusio e Ambrì è stato accolto con indignazione, rammarico, e/o filosofia. Alcuni vi hanno visto un’opportunità per chiarire la questione. Cogliamola!
• – Boas Erez
La lunga e non sempre edificante storia dei rapporti militari fra i due Paesi - Di Tobia Schnebli
• – Redazione
Da «ribellione» a «rivoluzione». La sfida della Generazione Z è un’intifada di nuovo stampo contro leader “democratici”, fedeli a Usa e Fondo monetario
• – Redazione
Il Media Pluralism Monitor fotografa una situazione in peggiormento nel continente. E l’Italia, certificano i dati, non fa eccezione
La libertà di stampa e il giornalismo sono sotto crescente pressione in tutta Europa. A darne ulteriore prova è il rapporto ‘Media Pluralism Monitor 2024‘.
Giunto alla decima edizione, lo studio del Centro europeo per il pluralismo e la libertà dei media fotografa la situazione generale dell’Unione, con poi 32 schede dedicate agli Stati membri e a quelli candidati. Venti gli indicatori sui quali – per ogni paese – viene calcolato il rischio medio, in quattro aree: protezione fondamentale, pluralità del mercato, indipendenza politica e inclusione sociale. Dal monitoraggio, sviluppato con il sostegno dell’Unione europea, arrivano anche una serie di raccomandazioni rivolte ai governi, alle istituzioni Ue, alle autorità dei media e alle organizzazioni della società civile per migliorare la protezione del pluralismo in Europa.
L’analisi, scrive sintetizzandola la Fnsi, fa emergere con chiarezza un peggioramento dello stato di salute della libertà di informazione in tutto il continente, con l’Italia che non fa eccezione. “Le sempre più precarie condizioni di lavoro, le minacce alla sicurezza degli operatori dei media e il numero crescente di cause legali vessatorie sono tra i problemi più significativi, che richiedono soluzioni sistematiche”, si rileva. E l’Italia viene citata quale Paese che registra “un modello preoccupante, con un numero crescente di cause penali e civili intentate contro giornalisti, comprese azioni avviate da funzionari governativi”.
Sempre in tutto il continente, crescono i discorsi di odio e gli attacchi online, soprattutto contro le giornaliste, spesso perpetrati dalle stesse élite politiche che dovrebbero proteggere i giornalisti e il loro ruolo di cani da guardia della democrazia.
Altro tema allarmante è l’indipendenza dei sistema dei media, tra pressioni economiche e politiche, e la “trasparenza relativa ai conflitti di interessi che rimane inadeguata e necessita di tutele più forti”.
Dal monitoraggio, sviluppato con il sostegno dell’Unione europea, arrivano anche una serie di raccomandazioni rivolte ai governi, alle istituzioni Ue, alle autorità dei media e alle organizzazioni della società civile per migliorare la protezione del pluralismo in Europa.
Fari puntati sull’exclave russa dopo la decisione della Lituania di aderire alle sanzioni europee
Debole tra i papaveri repubblicani, The Donald conserva la sua forza nella base dei militanti