Sono 17’000 i lavoratori assicurati all’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT), e
sarebbero dei privilegiati secondo il caporedattore del domenicale del
Mattino della domenica, che sta conducendo una nerboruta campagna contro le Misure di compensazione decise dal Governo (con i sindacati) e dalla grande maggioranza del Parlamento per l’Istituto previdenza del Canton Ticino (IPCT). Tra questi lavoratori “nostrani” (il 95% risiede in Ticino) vi sono anche i docenti comunali di Lugano, che dipendono proprio dall’onorevole Quadri. Inoltre ci sono gli impiegati, i poliziotti, gli infermieri e gli operatori socioeducativi, dipendenti del Cantone e di altri enti assicurati dall’IPCT, una parte dei quali vive Lugano.
Tutti privilegiati da “bocciare” il 9 giugno? Le cose non stanno proprio così. La modifica della legge sull’IPCT introduce i mezzi per mantenere pensioni a livello di Migros, Coop e Città di Lugano: non esiste alcuna Rolls-Royce, contrariamente all’immaginario del Mattino della domenica. Chi è assicurato dai 25 ai 65 anni presso l’Istituto cantonale , grazie al varo delle Misure di compensazione riceverà una pensione di vecchiaia del 43% del salario assicurato. Senza queste misure di compensazione la pensione di vecchiaia IPCT crollerà al 37% del salario assicurato, dato da confrontare con il minimo di legge federale, che si situa al 34%. Ricordo che la Cassa pensioni di Lugano consente di arrivare ad una pensione di vecchiaia del 44% del salario assicurato, che è uguale alla pensione IPCT con Misure di compensazione (43%).
Se il 9 giugno l’aggressiva campagna del Mattino della domenica (e di Lega-UDC) avrà avuto come effetto di far bocciare dai Ticinesi le Misure di compensazione IPCT, il capodicastero Quadri beneficerà di una pensione normale, garantitagli dalla Cassa pensioni di Lugano presso cui è assicurato; mentre le “sue” maestre di scuola dell’infanzia e di scuola elementare no, essendo assicurate presso l’IPCT. Tutte le docenti comunali e cantonali finiranno per ricevere una pensione di vecchiaia vicina ai minimi di legge, che sarà tra le peggiori di tutta la Svizzera (settore pubblico e privato). E magari, gli assicurati IPCT, se risiedono a Lugano, finiranno per bussare agli sportelli del dicastero socialità della Città di Lugano, diretto dallo stesso on. Quadri.
Uno scenario veramente preoccupante, sia dal profilo sociale, sia dal profilo economico, sia dal profilo dell’attrattività delle professioni del settore pubblico ticinese: scenario perciò da scongiurare, votando a favore delle Misure di compensazione IPCT il prossimo 9 giugno.
Raoul Ghisletta è municipale a Lugano (PS)
Nell’immagine: altro che Rolls-Royce