Top gun in autostrada
Non si può passare sotto silenzio l’operazione di mercoledì scorso. Quattro ore di diretta SRF… per far contenta l’ udc
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Non si può passare sotto silenzio l’operazione di mercoledì scorso. Quattro ore di diretta SRF… per far contenta l’ udc
• – Fabio Dozio
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Un "decreto fuffa" (dice Elly Schlein) tirato fuori dal cappello in extremis per raschiare il fondo del barile elettorale
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• – Redazione
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• – Redazione
Non si può passare sotto silenzio l’operazione di mercoledì scorso. Quattro ore di diretta SRF… per far contenta l’ udc
Non è necessario essere esperti di aeronautica per immaginare che atterrare su un’autostrada chiusa al traffico e senza guardrail non dev’essere molto diverso rispetto alla pista di un aerodromo. È più difficile, per ogni comune mortale, inerpicarsi per una strada di montagna con un’auto di medie dimensioni.
Si sventolano i caccia, perché i carri armati granatieri del tipo M113 sono fermi a causa di un difetto, che impedirebbe di guidare e di frenare. Poca cosa, se pensiamo che ai tempi il Panzer 68 sparava quando si accendeva il riscaldamento! Parlare di esercito, in Svizzera, è sempre comico, forse è anche per questo che undicimila soldati scappano ogni anno e il 60% decide di fare il servizio civile.
Insomma, forze (si fa per dire) armate balbettanti che non dimostrano competenze belliche particolari. D’altra parte non dimentichiamo l’assunto del quasi generale Süssli: in caso di guerra, in due settimane il nostro esercito sarebbe liquidato e dovrebbe mendicare il sostegno della NATO. Una NATO che, come vediamo dalla cronaca, non vede l’ora di allargare il conflitto tra Ucraina e Russia.
“Alpha Uno” ha ricevuto la benedizione ossequiosa delle forze politiche e della stampa. Il Gruppo per una Svizzera senza esercito critica invece l’operazione, considerata uno spot inutile e costoso. Sarebbe opportuno – dice il GSsE – che la politica analizzi lucidamente le eventuali minacce invece di spendere miliardi di franchi per scenari irreali.
Intanto lo spot propagandistico fa comodo a chi sostiene la necessità di aumentare i finanziamenti per l’esercito. Il Consiglio degli Stati ha appena deciso di concedere 4 miliardi supplementari al militare, quindi 30 miliardi di franchi dal 2025 al 2028. Il fronte borghese piagnucola e si lamenta perché l’esercito non sarebbe al passo con i tempi. Ma cosa ne hanno fatto Süssli e camerati dei miliardi ricevuti negli ultimi anni? Certo, si è visto recentemente che non sanno fare di conto, ma i miliardi li hanno incassati.
I soldi elargiti all’esercito mancheranno prima di tutto per l’aiuto allo sviluppo, poi per la formazione, per la sanità, per affrontare la crisi climatica. Eccetera.
Nell’immagine: l’atterraggio sulla N1 di un F/A-18
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