Dopo il successo dell’iniziativa per l’introduzione della tredicesima AVS il 3 marzo scorso, ci si poteva ragionevolmente aspettare, tre mesi dopo, a un successo anche per l’iniziativa per limitare i premi della cassa malati al 10%.  La problematica era infatti simile: quella di migliorare il potere di acquisto della classe media. Con la prima iniziativa, con un aumento delle pensioni; con la seconda, con una riduzione dei premi della cassa malati. 

Taluni commentatori, tra i favorevoli all’iniziativa sulla cassa malati, si ritengono soddisfatti: “abbiamo fatto un buon risultato”, affermano. Non condivido questo giudizio. Ritengo il risultato pessimo. Avremmo dovuto vincere. Avremmo potuto vincere.

Per la cassa malati gli elementi oggettivi contrari all’iniziativa, a mio giudizio, erano essenzialmente solo due. Il primo, dai timori, soprattutto in alcuni cantoni in cui i premi sono meno elevati, di un aumento della fiscalità. Il secondo, dalla confusione provocata dall’iniziativa del Centro sulla limitazione dei costi. Ciò non avrebbe dovuto comunque avere troppe conseguenze.

Dall’esame attento dei dati emerge una particolarità. Il numero dei contrari alle due iniziative era simile: 1,35 milioni per l’AVS; 1,39 milioni per la cassa malati, come emerge dalla seguente tabella:

	Partecipazione	SI	NO
Tredicesima AVS (3 marzo)	3’233’000 (58.3%)	1’883’000 (58.3%)	1’350’000 (41.8%)
Cassa malati massimo 10% (9 giugno)	2’507’000 (45.4%)	1’116’000 (44.5%)	1’391’000 (55.5%)

L’iniziativa sulla cassa malati non è quindi stata bocciata da un aumento dei contrari, bensì dalla diminuzione dei favorevoli, rispetto all’iniziativa sull’AVS. 776’000 cittadini che avevano sostenuto l’AVS non hanno sostenuto l’iniziativa sulla cassa malati. Perché?  Perché il fronte del SI non ha saputo convincere gli elettori favorevoli all’aumento dell’AVS a sostenere anche l’iniziativa sulla cassa malati. Perché? 

Una riflessione, a mio modesto parere, sarebbe utile, prima di un prossimo insuccesso. 

Graziano Pestoni è presidente dell’Associazione per la difesa del servizio pubblico