Elezioni comunali a Lugano: d’acchito e di botto
Le squadre annunciate per giocarsi i posti nel’Esecutivo comunale paiono tendenzialmente votate alla difesa, tranne che a destra e fra le “neopromosse”
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Le squadre annunciate per giocarsi i posti nel’Esecutivo comunale paiono tendenzialmente votate alla difesa, tranne che a destra e fra le “neopromosse”
• – Redazione
Sara ha partorito senza anestetici e il suo bimbo non ha ancora un nome, a Maryam una bomba ha ucciso il piccolo che teneva braccio, Dalila ha perso due figli e il marito
• – Redazione
Di Francesca Mannocchi, La Stampa Aviram Meir esce dalla stanza dove i parenti degli ostaggi ieri hanno ricevuto i deputati dell’opposizione. Aspetta notizie su suo nipote, Almog,...
• – Redazione
Fra la stazione e Palazzo delle Orsoline un lungo corteo di manifestanti ha detto ancora una volta no alle cosiddette manovre di rientro di bilancio che il Parlamento dovrà votare prossimamente
• – Redazione
Gli interrogativi suscitati a Davos dall’intervento del neopresidente argentino andrebbero forse posti anche alla nostra dirigenza politica, che i punti del programma di Milei pare averli già sperimentati e applicati
• – Silvano Toppi
Le idee del leader bolscevico sull’autodeterminazione dei popoli dell’Urss che Putin condanna
• – Yurii Colombo
A un secolo dalla scomparsa, l’atteggiamento di cittadini e pensatori russi nei confronti dell’artefice della rivoluzione bolscevica: incontro a Mosca con il filosofo marxista e dissidente Boris Kagarlitskij
• – Yurii Colombo
L’identità israeliana si costruisce nell’identificazione con le vittime della Shoah fino al punto di iscriversi nel concetto di genocidio. E dunque che il genocidio sia perpetrato invece che subito, è inconcepibile
• – Redazione
In piazza contro i tagli e la gestione irresponsabile dello Stato! Di Laura Riget (PS) e Rocco Vitale (Verdi del Ticino)
• – Redazione
A un secolo dalla morte di Lenin, dall'esilio in Svizzera al ritorno a S. Pietroburgo; l'Ottobre rosso e la dittatura del proletariato; il suo rapporto con Trotsky e la preoccupazione per l'ascesa di Stalin; la prematura scomparsa il 21 gennaio 1924. E l'eterna domanda: il leninismo conteneva già le premesse del modello totalizzante e repressivo sovietico?
• – Aldo Sofia
Le squadre annunciate per giocarsi i posti nel’Esecutivo comunale paiono tendenzialmente votate alla difesa, tranne che a destra e fra le “neopromosse”
Di solito siamo commissari tecnici a torneo concluso. Proviamo per una volta a esserlo prima. Partiamo quindi dalla nostra squadra del cuore, per la quale facciamo un tifo “della madonna”, quella che (a detta della stampa specializzata) rischia di più in questo torneo primaverile: La Sinistra (Ps, Giso, Pc, Fa, Pop e indip.). Non aver messo in squadra la sperimentata Cristina Zanini Barzaghi è una scelta che i diretti interessati (direzione e municipale uscente) hanno presentato alla stampa prima e all’Assemblea poi giustificandola con il rispetto delle disposizioni statutarie (che limitano il numero di mandati a 3, salvo casi eccezionali) e con la volontà di procedere con un turnover generazionale. Una decisione molto rischiosa: le elezioni comunali del prossimo aprile saranno le più incerte degli ultimi anni (ecco il “caso eccezionale” per la concessione di una deroga) per cui una veterana, municipale eletta per tre volte, avrebbe fatto molto comodo per più motivi: perché avrebbe coperto l’area politica socialdemocratica (la stessa nella quale dice di collocarsi ‘Avanti’), perché avrebbe portato in dote un pacco di voti e perché avrebbe ingaggiato una bella lotta con Raoul Ghisletta, competitore di grande esperienza, capace di corse a perdifiato, di spunti imprevedibili e cosciente di giocare (come egli stesso dice) i supplementari della partita totalmente libero, senza calcoli elettoralistici in testa. Un bene per una squadra già orfana dei Verdi.
La formazione per l’esecutivo cittadino targata PLRT è stata costruita attorno ai due municipali uscenti, accompagnati dall’immarcescibile Fabio Schnellmann, eterno primo subentrante (nel 2016 e nel 2021) e barriera protettiva contro l’ondivaga Sara Berretta Piccoli. Si poteva (ma forse si doveva) provare a farne tre mettendo in lista due donne: la capogruppo in Gran Consiglio Alessandra Gianella e Natalia Ferrara: si è preferito il quieto vivere.
Meglio il Centro, con il ritorno in auge del figliol prodigo Michel Tricarico, accanto alla ex presidente sezionale Laura Tarchini. I dirigenti dell’ex PPD avrebbero fatto … centro e «cambiato marcia», coltivando il sogno del raddoppio, se avessero messo in lista anche l’attuale presidente, Paolo Beltraminelli. Ma una (altra) possibile sconfitta a petto del Pippone mal l’avrebbe sopportata: ovviamente vale anche il contrario. In questi tempi moderni prima viene la persona, poi il partito e infine il Paese.
Ad maiora semper si augura, e con ragione, la lista Lega e UDC. Con Avanti & Co è quella che si presenta in maggior forma, con il miglior attacco grazie all’acquisto del nazionale senatore Marco Chiesa. Certo, c’è la questione del sindacato, ma per loro è grasso che cola, almeno così dicono, ma per la democrazia? Questa fastidiosa forma di governo? Ecco allora il forzato invito del senatore alle famiglie udicì: voticchiatemi. Per citare un popolare e fantomatico frequentatore di Facebook, il Chiesa farà «una campagna elettorale per arrivare secondi», vale a dire subito dopo il sindaco uscente e, si spera, entrante Michele Foletti, per evitare un grave imbarazzo: insomma una cosa di fiducia ed economica e anche programmata con la benedizione del coordinatore cantonale, Norman Gobbi, Consigliere di stato leghista con la tessera udicì. Eh sì: «ci voleva Lega e Udc Ticino per importare il biscotto in politica».
Queste sono le principali formazioni che scenderanno in campo ad aprile, e queste sono le prime previsioni fatte “a caldo”. Come si dice in questi casi, sarà il terreno da gioco a parlare, a dare la classifica finale. Una cosa comunque è certa: senza il coraggio, senza l’ottimismo della volontà si continuerà a essere cittadini «dell’unica grossa città svizzera trainata dalla destra».
Per l’altro torneo, quello che giocheranno i candidati al Consiglio comunale, il discorso è più lungo e più difficile, anche perché quello sarà il torneo che ci riserverà, senza dubbio, le sorprese più grandi, le più belle o più brutte, dipenderà dai punti di vista.
Aurelio Sargenti è Consigliere Comunale uscente a Lugano (PS)
50 anni fa prese avvio una calda primavera di ribellione e contestazione fra gli studenti del Cantone, in particolare al Liceo di Lugano. Una “stagione” sociale e politica che...
Non vi sono sistemi per la nomina dei giudici da cambiare o da rivoluzionare, ma solo procedure già esistenti e conosciute da usare bene, in maniera rigorosa e trasparente - Di...