Il bersaglio della rappresaglia sarà Kiev
L’Ucraina nel mirino della rappresaglia russa dopo la strage al Crocus City Hall, l’enorme anfiteatro alla periferia di Mosca (oltre 140 morti, ma si scava ancora tra le macerie...
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
L’Ucraina nel mirino della rappresaglia russa dopo la strage al Crocus City Hall, l’enorme anfiteatro alla periferia di Mosca (oltre 140 morti, ma si scava ancora tra le macerie...
• – Redazione
Il bilancio delle vittime si avvicina ai cento morti e diverse decine di feriti. Le ipotesi su esecutori e mandanti, in attesa della "risposta" di Putin, confrontato con una carneficina interna mentre avanza in Ucraina
• – Aldo Sofia
La sola rivendicazione della mattanza di innocenti a Mosca è dell’Isis; l’islamismo combattente ha la memoria lunga nonché conti vecchi e nuovi da “regolare” col Cremlino; il tutto in un quadro regionale e internazionale già incandescente
• – Aldo Sofia
Il disordine globale è ridotto a uno schema binario, tra noi e loro: così il conflitto è inevitabile. Era proprio questo che Putin voleva: un’eclissi della ragione in un mondo diviso da Cortine
• – Redazione
Mentre “areaonline” fornisce ulteriori conferme circa l’organizzazione ampiamente anticipata dell’abbattimento dell’ex macello, la municipale Karin Valenzano Rossi continua a recitare un copione sempre meno credibile
• – Rocco Bianchi
50 anni fa prese avvio una calda primavera di ribellione e contestazione fra gli studenti del Cantone, in particolare al Liceo di Lugano. Una “stagione” sociale e politica che merita di essere ricordata - Di Giuseppe Sergi
• – Redazione
Zugo è il cantone svizzero con l'imposizione fiscale più bassa. Ha una tesoreria piena, ma troppo pochi progetti pronti per aprire i rubinetti del denaro
• – Redazione
Criptovalute e Plan B: se l’immagine di Lugano è così utile a Tether, perché non chieder loro di ricambiare portando la sede fiscale nella nostra citta? - Di Carola Barchi
• – Redazione
Dopo la condanna della società BSI SA e quelle dei due banchieri responsabili dei conti 1MDB, i soli attori a non essere stati indagati sono i dirigenti bancari dell’epoca. Ossia coloro che hanno portato nel baratro la banca
• – Federico Franchini
Il portale di AREA, con nuovi documenti di polizia alla mano, rivela che la demolizione dell'ex Macello era stata pianificata tre mesi prima dell'abbattimento; avvalorata così l'ipotesi che non fu una decisione presa in "emergenza"; in una intervista correlata l'ex sindaco Giorgio Giudici sottolinea come sia "impensabile demolire senza l'avallo della politica". Per gentile concessione del giornale pubblichiamo integralmente i due articoli
• – Redazione
Parole che non hanno certo influito sulla decisione su cui ora sembra concentrata la replica della Russia, che dovrebbe appunto avere come teatro principale L’Ucraina già in difficoltà sul terreno militare straziato da oltre due anni di conflitto: non è escluso che il regime russo (approfittando dello stato d’animo del paese favorevole a una risposta pesante) decida la mobilitazione generale, misura che Putin ha finora evitato, per gli effetti che a media scadenza potrebbe avere sull’opinione pubblica interna, in particolare quella delle grandi città, finora risparmiate dal reclutamento, a da cui è espatriato oltre un milione di russi, soprattutto giovani.
Altro indicatore, la dichiarazione di Maria Zakharova, portavoce del ministero russo degli esteri: “Da anni ormai l’Ucraina compie atti di terrorismo in Ucraina, bersagliando anche i civili”. Puntualmente, le operazioni ucraine in territorio russo (che finora hanno provocato una ventina di morti civili fra la popolazione) sono sempre state condannate come atti di terrorismo dal Cremlino; per Mosca, naturalmente, terrorismo non sono i bombardamenti russi in Ucraina, che in un biennio hanno provocato 9.000 morti civili, altre migliaia di feriti e devastazioni in tutto il paese. Il giornale indipendente russo “Meduza” ha del resto rivelato in giornata che i media della Federazione “hanno ricevuto dal Cremlino l’indicazione di enfatizzare la pista ucraina” per indicare i responsabili della strage.
Nelle successive pagine di “Naufraghi/e” vi segnaliamo l’intervista da Mosca e un commento, realizzati prima del discorso del presidente russo, in cui comunque già si segnala il “bersaglio ucraino” come il più probabile della risposta di Putin, e le sue motivazioni.
Guerra e armi: distruzione, vittime e miseria da un lato, e arricchimento dall’altro. Così, mentre milioni di persone continuano ad essere afflitte dalla violenza e dalla...
Il successo del "corteo popolare" apre una nuova fase nella rivendicazione di luoghi adeguati per la cultura spontanea e indipendente anche a Lugano e nel Ticino