La 13esima AVS sì che è “la ricchezza che sgocciola”
Sostenere che non è giusto pagare una 13esima AVS “a chi non ne ha bisogno” è pura ipocrisia. Proprio gli oppositori di soldi ai ricchi ne vogliono dare (e molti di più) come sgravi fiscali
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Sostenere che non è giusto pagare una 13esima AVS “a chi non ne ha bisogno” è pura ipocrisia. Proprio gli oppositori di soldi ai ricchi ne vogliono dare (e molti di più) come sgravi fiscali
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Fra i tanti effetti del consumo compulsivo di abbigliamento in rete anche un pesante impatto ambientale
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Di affari privati che hanno valenza politica e pubblica, ma che troppo spesso passano inosservati e sotto silenzio. Poi, fortunatamente, ogni tanto qualcuno solleva qualche questione non proprio irrilevante
• – Enrico Lombardi
Renzo Balmelli nel ricordo di chi ha lavorato con lui nella redazione di Zurigo
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«I funzionari statali coinvolti nelle esportazioni di armi possono essere individualmente responsabili penalmente per aver aiutato e favorito eventuali crimini di guerra, crimini contro l’umanità o atti di genocidio”
• – Redazione
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• – Redazione
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• – Boas Erez
Sostenere che non è giusto pagare una 13esima AVS “a chi non ne ha bisogno” è pura ipocrisia. Proprio gli oppositori di soldi ai ricchi ne vogliono dare (e molti di più) come sgravi fiscali
Come mai tanta frenesia? In verità è una strategia di informazione ben studiata allo scopo di bloccare ogni possibile sviluppo del 1. pilastro, l’AVS appunto. Strategia conforme agli accordi segreti fra compagnie private di assicurazioni, rivelati nel documentario “Il protocollo” già diffuso dalle tre reti SSR e ora visibile gratuitamente su Vimeo: una storia incredibile che sarebbe tacciata di “complottismo” se non ci fossero i documenti a dimostrarla!
La vera posta in gioco il 3 marzo è una scelta cruciale: vogliamo rafforzare il 1. pilastro pubblico (l’AVS), ossia un’assicurazione moderna, sicura, solidale, economica e più equa per le donne, oppure vogliamo aumentare i contributi per il 2. pilastro privato (v. la prossima revisione della LPP) che è più costoso per gli assicurati ma molto redditizio per le compagnie di assicurazione e le banche? Sono loro, infatti, a gestire la montagna di risparmi accumulati nelle casse pensioni (oltre 1000 miliardi, non milioni!) che investono sui mercati finanziari e immobiliari realizzando lauti guadagni per i loro azionisti.
A rischio per i giovani di oggi non è dunque la pensione del 1. pilastro (AVS) perché ci saranno comunque altri giovani a pagare quando loro saranno anziani. A rischio caso mai sono le loro pensioni del 2. pilastro, per l’imprevedibile andamento dei mercati (v. perdita di 105 miliardi nel 2022), per le progressive riduzioni dovute all’invecchiamento della popolazione (v. diminuzione del tasso di conversione) e perché non c’è solidarietà fra giovani e anziani e nemmeno fra ricchi e poveri.
Sostenere che non è giusto pagare una 13esima AVS “a chi non ne ha bisogno” è pura ipocrisia sapendo che d’altra parte gli stessi oppositori all’iniziativa propongono sgravi fiscali proprio per i ricchi, tanto poi la ricchezza sgocciolerebbe verso i poveri… Nell’AVS, grazie al limite minimo e massimo delle rendite, il 90% degli assicurati paga meno di quanto riceverà da pensionato, a provvedere per la differenza sono i super benestanti perché sui loro alti redditi si preleva senza limiti la stessa percentuale di contributo AVS uguale per tutti. Qui sì che sgocciola la ricchezza!
Il 3 marzo votando SÌ, a favore dell’iniziativa per la 13esima AVS, non è vero che si vota “da egoisti” bensì da “altruisti” per rafforzare questo efficace meccanismo svizzero di solidarietà e stabilità sociale.
Prosegue la raccolta delle firme per la nuova iniziativa sul reddito di base, mentre a Zurigo il 25 settembre si vota su un esperimento pilota
E con la speranza di saper conservare, fra tutto quanto cediamo o ci viene sottratto, almeno un pensiero che sia nostro