Più che qualificata ma… è donna!
Una discutibile esclusione nel concorso per la direzione del neonato settore musicale del LAC - Di Marisa Mengotti
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Una discutibile esclusione nel concorso per la direzione del neonato settore musicale del LAC - Di Marisa Mengotti
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Una discutibile esclusione nel concorso per la direzione del neonato settore musicale del LAC - Di Marisa Mengotti
Così era già stato per le nomine e le conferme alla direzione generale del LAC, della Divisione attività culturali, della Divisione eventi e congressi, del MASI e del settore teatrale del LAC. Così è stato – notizia dell’8 marzo scorso – anche per la direzione del neonato settore musica del LAC: al termine di un lungo processo di selezione è infatti stato scelto Andrea Amarante.
E sì che questa volta di candidature femminili forti non si può dire che non ce ne fossero, come ha potuto verificare nella fase finale dei colloqui anche il vicesindaco Roberto Badaracco, oltre ovviamente alla giuria (anch’essa tutta al maschile, ça va sans dire) deputata alla selezione.
Ne basti citare almeno una, di candidatura femminile valida: quella di una professionista ticinese da anni impiegata presso la Confederazione nel ruolo di maggior responsabilità per le discipline musicali. Una competenza e una responsabilità dimostrate sul campo che, spiace annotarlo, risaltano come ben maggiori rispetto a quelle portate in dote dal candidato invece prescelto (che nell’impiego attuale può vantare la nona posizione gerarchica nell’organigramma della Luzerner Sinfonieorchester), senza contare che la candidata ticinese (sempre a differenza del prescelto, attivo unicamente in ambito classico) incarna anche quella conoscenza della musica contemporanea e apertura a tutte le forme musicali attuali che il «Capitolato di concorso pubblico per l’assunzione del/della direttore/direttrice artistico/a per il settore musica del LAC Lugano arte e cultura» poneva come requisito per l’assunzione.
Poco importa, per la diretta interessata, che le cose siano andate così: appena ricevuta dal LAC la notizia della mancata nomina ha infatti firmato un contratto come direttrice artistica per un nuovo e ambizioso progetto musicale di un’altra città svizzera. L’ennesima “fuga di cervelli” cui ci vediamo confrontati e di cui non possiamo che rammaricarci chiedendoci come sia potuto succedere.
La vera domanda che però ci si deve porre – e a cui i diretti interessati prima o poi dovranno rispondere – è la seguente: oltre alle inappuntabili qualifiche professionali quali altre doti deve avere una donna per poter aspirare a un ruolo di responsabilità culturale nella Città di Lugano e nel suo bellissimo centro culturale, così tanto spesso decantato come all’avanguardia rispetto al contesto nazionale ed europeo?
Nota: rammentiamo che durante le sedute del Consiglio Comunale del 26.9.2022, in occasione dello stanziamento dei sostanziosi crediti con cui LuganoMusica potrà creare il suo cartellone, il gruppo dei Verdi segnalò la necessità di aprirsi a tutte le forme della musica attuale e di uscire dalla nicchia elitaria della musica classica tout court. Peccato notare come questi appelli siano rimasti inascoltati e il Legislativo sia di fatto ignorato dal Municipio.
Marisa Mengotti è consigliera comunale dei Verdi a Lugano
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