Se la scuola è chiusa: milioni di bambini senza cibo
Privati delle mense scolastiche causa Covid: un dramma che non colpisce solo i più piccoli del terzo mondo
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Privati delle mense scolastiche causa Covid: un dramma che non colpisce solo i più piccoli del terzo mondo
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Privati delle mense scolastiche causa Covid: un dramma che non colpisce solo i più piccoli del terzo mondo
Nel rapporto “Covid 19: missing more than a classroom”, Unicef e Programma Alimentare Mondiale ricordano che finora nelle nazioni più povere sono andati persi, a causa del virus e dei lockdown, 39 miliardi di pasti scolastici, con conseguenze su 370 milioni di bambini. E non è certo il caso di pensare che si tratti solo di realtà lontane da noi. Un’opportuna inchiesta del Corriere della Sera – basata su dati dell’ong Save the Children – segnalava pochi giorni fa: “In Italia, a mensa chiusa, circa 160 mila piccoli allievi della Penisola rimangono privi dell’unica occasione quotidiana per un pasto con un decente contenuto proteico, una perdita grave per la loro crescita”. Questo, oltretutto, in un Paese dove la pandemia ha aumentato il numero delle famiglie in povertà assoluta (+1,3%, che significa più di due milioni); e in cui su un totale di 40.160 istituti scolastici, soltanto un quarto (10.598) dispongono di una mensa, spesso fruibile da tutti solo grazie all’aiuto pubblico e alle donazioni private. Realtà più presente al Sud, ma che non risparmia alcune regioni settentrionali.
Un ulteriore sbaglio è ritenere che questo dramma non tocchi altri paesi della ricca Europa. L’anno scorso fu un campione del Manchester United, Marcus Rashford, 22 anni, il protagonista di una vicenda che rivelò come il problema esistesse anche nel Regno Unito. Attraverso i social network, Rashford lanciò e si impegnò in una campagna nazionale affinché il governo conservatore (autore di non pochi errori durante la prima ondata dell’emergenza sanitaria) fornisse anche durante le vacanze estive buoni pasto alle famiglie di ben un milione e trecentomila allievi britannici, condannati altrimenti ad una nutrizione insufficiente o malsana.
Si ‘scoprì’ allora che i bambini più poveri del Regno costituiscono il 15% delle Scuole statali, con punte del 25% in alcune zone di Londra, delle Midlands, e del Nord dell’Inghilterra. Inizialmente, Boris Johnson escluse categoricamente la ‘mensa estiva’, sostenendo che le famiglie erano già state aiutate nell’ambito dei provvedimenti anti Covid. Ma fu tale il successo della campagna avviata e sostenuta da Rashford , che il premier dovette fare marcia indietro. Mettendo sul tavolo 120 milioni di sterline (130 milioni di euro). Certamente il più bel goal realizzato dalla punta del Manchester.
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