Una politica miope sulle spalle dei più deboli
Una testimonianza sulla manifestazione di Bellinzona e su quanto sta accadendo all’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale in merito alle annunciate misure di risparmio – Di Michel Petrocchi
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Una testimonianza sulla manifestazione di Bellinzona e su quanto sta accadendo all’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale in merito alle annunciate misure di risparmio – Di Michel Petrocchi
• – Redazione
Piani, progetti e documenti incomprensibili per un'istituzione che dovrebbe invece ritrovare attenzione per il senso e i contenuti della formazione
• – Fabio Camponovo
La liberazione degli ostaggi è una festa provvisoria. Va goduta. Ma la festa della pace è molto lontana
• – Redazione
Gli obiettivi fissati dall’ONU sembrano allontanarsi, invece di migliorare la situazione peggiora. Specialmente quella della nutrizione, con la fame aumentata nella stragrande maggioranza dei Paesi ONU, non per ragioni di produzione bensì di distribuzione
• – Redazione
I rischi per il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo (-260 milioni di franchi e -900 posti di lavoro) se passasse il controprogetto del Consiglio federale, che prevede un taglio del canone ma non solo, e il silenzio del mondo politico
• – Aldo Sofia
Come il villaggio palestinese di Emmaus (Amwas in arabo) fu raso al suolo dall'esercito israeliano, e i suoi abitanti costretti a raggiungere i campi profughi di Cisgiordania; e come questo tipo di sopraffazione favorì Hamas
• – Aldo Sofia
Lo scrittore replica all’appello dei mille ebrei contro l’equiparazione tra antisionismo e antisemitismo: «La tesi è giusta ma confusa: sbaglia chi mette ostaggi e prigionieri palestinesi sullo stesso piano»
• – Redazione
Con la Prima guerra mondiale si è affermata una cultura bellica che non risparmia niente e nessuno. E che arricchisce a dismisura la produzione di armi sempre più raffinate, sempre più devastanti
• – Orazio Martinetti
Il peggio che può fare oggi un’opposizione al neoliberalismo è condividerne l’abbaglio, contrapponendo l’unità del popolo ai diritti individuali, col rischio di ignorare l'esigenza di libertà che, nel bene e nel male, anima la moltitudine
• – Redazione
“Sbagliata l’idea che attaccare Netanyahu sia stare con i terroristi, così si strumentalizza la Shoah”
• – Redazione
Una testimonianza sulla manifestazione di Bellinzona e su quanto sta accadendo all’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale in merito alle annunciate misure di risparmio – Di Michel Petrocchi
Quanto proposto dall’on. Morisoli, complice la dormita colossale di chi avrebbe potuto prevedere con largo anticipo le conseguenze oggi evidenti, è quanto meno contraddittorio se pensiamo che per risanare un bilancio si pretende di agire solo sulle uscite; un buon contabile agirebbe sull’insieme del suo bilancio, ma qui evidentemente il fine non è quello di pareggiare il bilancio, ma quello di ridurre pesantemente i compiti dello Stato evitando i rischi di una concertazione politica. La visione di questo fronte politico è quella di un servizio pubblico che non amano, da sempre visto come sovradimensionato, inefficiente e sorretto da personale tanto strapagato quanto pigro. Uno stereotipo che è stato alimentato dal foglio domenicale della Lega fin dalla sua nascita. Non si può non dire che l’on. Morisoli e l’azione politica di chi lo sostiene non sappiano che gran parte delle voci di bilancio sono vincolate a leggi federali con compiti demandati ai cantoni. Il margine di manovra per ridurre le spese diventa quindi forzatamente uno solo, quello di attingere ancora una volta alle paghe dei propri poco apprezzati dipendenti, in quanto si è deciso di non voler toccare gli investimenti per evitare di “deprimere” economicamente il Paese.
Un vuoto ricorrente nei bilanci che non può non ricordarci quella regolare attuazione di sgravi fiscali che negli ultimi trent’anni ha generato voragini per centinaia di milioni riducendo volontariamente lo Stato ad attività politiche di gestione corrente e che non ha margine per interrogarsi su quale tipo di società si voglia promuovere nel futuro.
Ma veniamo al concreto e quali effetti sta subendo ad esempio l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, la quale si occupa di fasce di popolazione estremamente vulnerabili, dove il disagio psichico e il crescente degrado sociale purtroppo si potenziano uno con l’altro. A Mendrisio si registra da anni un costante aumento di ricoveri, coatti e non, con casi sempre più complessi. Ai servizi territoriali (Sps e Smp) giungono migranti, anche molti minorenni non accompagnati, che arrivano in devastanti condizioni post-traumatiche e che necessitano aiuto, il disagio giovanile in Ticino è in costante aumento da anni.
La risposta della politica a queste impellenze è stata nel 2023 quella di diminuire il personale tramite la non sostituzione completa dei partenti (- 20% per ogni partenza), in evidente contraddizione con quanto stabilito dal Gran Consiglio stesso con la regolare approvazione delle Pianificazioni sociopsichiatriche cantonali. Abbiamo quindi perso:
L’elenco non è completo, ma è certamente esaustivo delle conseguenze di una premeditata azione politica potenzialmente destabilizzante, in quanto non tiene conto degli interessi delle fasce più sfavorite e in generale delle condizioni di lavoro, sia nel pubblico sia nel privato.
Ricorderei ai promotori di questa politica che dietro a queste conseguenze ci sono nomi, volti, storie, risorse e umana sofferenza. Immaginatevi il vostro figliolo piccolo che non ha uno spazio dove poter uscire a giocare, oppure che debba soffrire dello stress costante del personale. Questi signori sicuramente si rivolgerebbero a strutture private, ma altrettanto certamente queste strutture si faranno ovviamente pagare. Anche il servizio pubblico ha un suo costo e per essere efficiente, se lo vogliamo davvero efficiente, occorrono non “spese”, ma “investimenti”.
Dall’osservatorio variegato dell’OSC constatiamo un aumento dei bisogni dovuti ad un aumento sia della complessità sia del numero delle richieste. Lo Stato ha l’obbligo e la responsabilità di offrire cure adeguate anche ai cittadini e alle cittadine più sfavorite, aspetto inscindibile dalla presenza di condizioni di lavoro sostenibili e adeguate alla missione. L’Osc è pronto a fare il possibile per continuare a mobilitarsi in difesa di quel servizio pubblico di cura che amiamo; fino allo sciopero se necessario.
Ai giovani che scendono in piazza contro il 41 bis dico: fermatevi prima che sia troppo tardi. Fermatevi prima che il nome dell’anarchia venga associato a quello della mafia - Di...
La denuncia di "Anziane per il clima", che aveva ottenuto ragione dalla Corte europea dei diritti umani nel ricorso contro la Svizzera