Una giornata doppiamente  triste

Una giornata doppiamente triste

"La mia fiducia in coloro che dovrebbero rappresentare uno stato di diritto è profondamente scossa" - Di Norma Bargetzi


Redazione
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Una giornata doppiamente triste

Per caso, proprio in questo giorno – in cui il consiglio federale esprime il suo non voler dar seguito alla sentenza della CEDU che obbligherebbe la Svizzera ad una maggiore impegno nella protezione del clima – accompagno un parente di una delle tante vittime sui luoghi della terribile catastrofe avvenuta in Val Bavona. 

Profondamente toccata dalle immagini di devastazione, dal lutto e dai traumi di tante persone coinvolte, penso anche alle parole non dette dai e dalle rappresentanti del nostro governo venuti a condividere: non hanno mai usato il termine “cambiamenti climatici” neanche in Mesolcina, dove erano anche lì presenti, in visite di supporto e condivisione. Forse che osare parlare di “conseguenze dei cambiamenti climatici” significherebbe entrare nel merito di quanto i rappresentanti politici del nostro Stato stanno offuscando?

Ancora presa dalle emozioni di quanto ho visto e sentito, cercando di ritrovare un equilibrio tra emozioni e razionalità leggo la comunicazione del Consiglio federale in merito alla sentenza della CEDU.

La mia fiducia in coloro che dovrebbero rappresentare uno stato di diritto è profondamente scossa. Invece di assumersi le proprie responsabilità e chinarsi sui compiti da realizzare, il nostro governo federale assume un atteggiamento difensivo, irrispettoso e fuorviante dichiarando cose non vere. La Svizzera non sta corrispondendo ai requisiti necessari per un contenimento dei valori CO2. E questo è comprovato da diversi studi scientifici sui quali si è basata la CEDU nella sua sentenza.

Questa triste giornata rimane nel mio bagaglio di ricordi come un’enorme impronta rispetto ai danni causati dalle catastrofi naturali e le conseguenze per coloro che ora ricompongono faticosamente storie di famiglie spezzate. 

Ma rimane anche come profonda delusione rispetto alla volontà e capacità dei nostri politici e delle nostre politiche ad assumersi le responsabilità dovute nel rispettare uno stato di diritto che non solo si dichiara aderente ai diritti umani fondamentali , ma che nemmeno li accetta e rispetta quando una decisione non piace. 

Soprattutto lascia incognite rispetto alla volontà di occuparsi in modo efficace ed efficiente della protezione del clima.

Norma Bargetzi-Horisberger fa parte di “Anziane per il clima” Svizzera
Nell’immagine: il presidente del CdS Norman Gobbi in visita in Vallemaggia (dal suo sito)

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