All’inizio di quest’anno è stato avviato un interessante esperimento nella regione dell’Arco giurassiano. La rete svizzera di ospedali privati Swiss medical network (SMN), la compagnia assicurativa Visana e il Cantone di Berna hanno gettato le basi per un sistema di assistenza integrato che potrebbe fornire una soluzione a una serie di problemi del nostro sistema sanitario.
Negli ultimi mesi del 2023, stagione di mercato annuale per le assicurazioni sanitarie, agli assicurati Visana residenti nel Giura bernese è stata proposta una nuova forma di contratto denominata VIVA. I motivi della sottoscrizione non sono di natura finanziaria. Innanzitutto, questa variante dell’assicurazione malattia di base offre il vantaggio di un’assistenza personale da parte di infermiere/i specializzate/i. Queste persone svolgono un ruolo relativamente nuovo in Svizzera, quello di manager sanitario (in inglese
case manager).
Le 1.250 persone che hanno aderito all’iniziativa fino ad oggi sono ora supportate nell’identificazione dei loro bisogni di salute e nell’orientamento verso il medico di famiglia e poi verso gli specialisti. I manager consigliano loro anche di non dimenticare di sottoporsi a esami preventivi, come mammografie o colonoscopie. Ove possibile, l’assistenza viene fornita localmente, all’interno di una rete di centri medici che attraversano la regione e negli ospedali regionali di Saint-Imier e Moutier. Anche l’assistenza psichiatrica fa parte dei servizi offerti, così come centri di radiologia, un centro di pronto soccorso e strutture medico-sociali.
Una rete costruita a tappe
La rete di centri medici era già stata avviata dai due ospedali regionali, prima ancora che fosse concepita la partnership con SMN e Visana. SMN [rete di cui fanno parte anche le cliniche Sant’Anna di Sorengo e Ars Medica di Gravesano, ndr] aveva di fatto iniziato la sua collaborazione con il Cantone di Berna nell’ambito della riorganizzazione dell’unità di radiologia degli ospedali di Moutier e Saint-Imier. Poi, nel 2020, SMN ha acquisito una partecipazione nell’Ospedale del Giura bernese. L’ospedale di Moutier stava attraversando gravi difficoltà finanziarie. La situazione è peggiorata dopo il voto a favore dell’annessione di Moutier al Cantone del Giura. Va notato che l’ospedale di Delémont, la capitale del Giura, si trova a soli venti minuti di auto da Moutier, e qualcuno ha potuto immaginare che sarebbe stato allettante trasferire lì le attività dell’ospedale in difficoltà. In questa situazione di instabilità, SMN ha portato serenità, grazie soprattutto all’esperienza acquisita nella gestione di strutture ospedaliere in una quindicina di cantoni svizzeri. Una volta ristabilita la situazione finanziaria, è stato possibile ipotizzare una partnership con Visana, la cui sede è a Berna. L’accordo è stato perfezionato alla fine del 2022.
Una cooperazione che richiede aggiustamenti
Nonostante il previsto trasferimento di Moutier al Cantone del Giura all’inizio del 2026, il Cantone di Berna ha mantenuto una partecipazione nella società per azioni Réseau de l’Arc, che ha ripreso la società Hôpitaux du Jura bernois. Attualmente, i tre partner detengono circa lo stesso numero di azioni della nuova società. (Allo stesso tempo, Visana ha acquisito una partecipazione dell’11,1% in SMN).
Questa partnership pubblico-privata comporta una serie di sfide, che dimostrano come non sia facile implementare un sistema sanitario che mira a “mettere il paziente al centro”. L’assicuratore segue una logica commerciale, mentre la missione degli ospedali è quella di fornire assistenza. Il Cantone, da parte sua, deve ora partecipare direttamente all’organizzazione delle cure, anziché limitarsi a garantire il rimborso dei costi di sua competenza. I partner hanno quindi intrapreso un percorso di apprendimento per offrire ai membri del piano sanitario VIVA possibilità di cura il più agevoli possibili. Il coordinamento dei sistemi di gestione informatica e lo sviluppo del controllo di qualità in tutta l’organizzazione sono elementi importanti di questo processo. Anche i medici di famiglia coinvolti nel progetto devono adattarsi. Alcuni, ad esempio, hanno smesso di collaborare con il Réseau perché ritengono che i manager sanitari interferiscano nel loro rapporto professionale con i pazienti.
Un’organizzazione che potrebbe diventare più diffusa
Il coordinamento di tutte le cure e il monitoraggio personalizzato da parte dei manager sanitari offrono chiari vantaggi ai membri di VIVA. Tra un anno sapremo se questa nuova organizzazione è redditizia dal punto di vista economico. L’organizzazione integrata ha infatti il potenziale per evitare la duplicazione delle analisi mediche, contenere le cure ospedaliere e ridurre le situazioni critiche attraverso la prevenzione.
Confrontando i costi sostenuti dagli assicurati VIVA con quelli degli altri assicurati, saremo in grado di valutare abbastanza accuratamente l’efficienza del nuovo modello di assistenza. Come minimo, dovrà essere in grado di pagare gli stipendi aggiuntivi delle nuove figure centrali di questa organizzazione, i manager sanitari.
L’esperimento ci consentirà anche di verificare se un pagamento per capitazione dei fornitori di assistenza sanitaria, cioè basato esclusivamente sul numero di assicurati, è fattibile. Si prevede che alla fine tra le 7.000 e le 10.000 persone si iscriveranno al nuovo piano sanitario nella regione giurassiana, e SMN e Visana hanno in programma di creare altre organizzazioni di assistenza integrata in altre parti della Svizzera.
Sistemi simili su larga scala esistono in altri Paesi, ad esempio negli Stati Uniti (Kaiser Permanente) e in Spagna (Ribera Salud). Il Réseau de l’Arc ha tratto ispirazione da questi esempi, che in verità non sono privi di aspetti problematici. Ad esempio, nell’autunno del 2023, 75.000 dipendenti di Kaiser Permanente hanno scioperato per protestare contro le loro condizioni di lavoro, e il buon funzionamento di Ribera Salud, dove il rimborso è per capitazione, dipende in larga misura dall’importo stanziato per paziente, che attualmente è di soli 1.000 euro all’anno per membro della comunità. In Svizzera sono state lanciate altre organizzazioni di assistenza integrata su scala ridotta, come pure esperimenti di rimborso per capitazione. Dovremo seguire da vicino l’evoluzione di questi progetti, perché il nostro sistema sanitario ha un estremo bisogno di un cambio di paradigma.
Articolo pubblicato in francese dal sito “Bon pour la tête” e qui proposto in versione italiana con la supervisione dell’autore
Nell’immagine: l’ospedale di Moutier