Democrazia sì ma solo se conviene
Quando nel parlamento federale gli interessi particolari prevalgono sulla volontà popolare e sulla Costituzione: ecco come viene svilito il principio democratico
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Quando nel parlamento federale gli interessi particolari prevalgono sulla volontà popolare e sulla Costituzione: ecco come viene svilito il principio democratico
• – Redazione
Mentre l’esercito di Putin ha rivisto aspetti importanti della sua tattica, per il presidente ucraino aumentano i guai interni
• – Yurii Colombo
Pubblicata dalle Edizioni Ulivo di Balerna l’avventura umana e professionale di Libàno Zanolari, una delle voci più apprezzate del giornalismo svizzero-italiano
• – Michele Ferrario
Strasburgo decreta in sostanza che alla transizione verde sono chiamati tutti: cittadini, imprese, Stati
• – Redazione
Un contrappeso politico deve esserci per evitare uno sbilanciamento eccessivo a destra - Di Carlo Zoppi
• – Redazione
Davvero per rappresentare il bene comune occorre elevarsi al di sopra della moltitudine? Sventurata la terra che ha bisogno di eroi (B. Brecht)
• – Aldo Bertagni
L’atletica leggera ricompenserà la medaglia d’oro a Parigi con 50'000 dollari. Breve storia dello ‘sterco del demonio’ (greco-pagano e cristiano)
• – Libano Zanolari
Come le Anziane per il clima si sono battute per ottenere la sentenza della Corte europea, che ha condannato la Svizzera per violazione dei diritti umani in campo ambientale. Incontro con l'attivista ticinese presente a Strasburgo
• – Aldo Sofia
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
Di Lucetta Scaraffia, La Stampa Ci sono due novità importanti nel documento Dignitas infinita del Dicastero per la dottrina della fede. La prima novità sta nell’ordine in cui sono...
• – Redazione
Quando nel parlamento federale gli interessi particolari prevalgono sulla volontà popolare e sulla Costituzione: ecco come viene svilito il principio democratico
La maggioranza borghese in parlamento ha recentemente intrapreso un percorso discutibile in termini di politica statale: sta piegando sempre più spesso alla sua volontà i plebisciti e le decisioni democratiche che non le vanno a genio, se necessario anche contro le regole procedurali stabilite, cioè la Costituzione federale e la volontà popolare. Democrazia sì, ma solo caso per caso? È in atto una pericolosa erosione del sentimento democratico.
La democrazia non prospera solo grazie a una Costituzione basata sul principio di maggioranza, sui diritti fondamentali e umani e su regole procedurali eque; la democrazia prospera anche grazie allo spirito della Costituzione che determina e guida gli attori politici. I principi democratici devono avere la precedenza sull’ideologia e sui programmi di partito. Se manca questo atteggiamento di base, la democrazia rischia di rimanere lettera morta.
Il fatto che questo atteggiamento di base non sia al massimo in Svizzera sta diventando sempre più evidente, da ultimo dopo l’approvazione della 13esima pensione AVS. Nonostante siano passate ormai diverse settimane, i partiti conservatori non riescono a fare i conti con la sconfitta e rimangono in “modalità battaglia”, prendendosi gioco del referendum e silurandolo con astruse proposte di finanziamento. Di recente, la NZZ ha suggerito gongolante l’introduzione di un regolamento che consentirebbe di rinunciare volontariamente al supplemento alla pensione.
Questa retorica potrebbe ora essere liquidata come un modo per i perdenti del voto di affrontare il loro disappunto. Ma questo sottovaluta il problema delle conseguenze. Il discredito dei plebisciti impopolari da parte della maggioranza borghese è diventato sistematico. Serve a preparare il terreno affinché i verdetti democratici possano poi essere attaccati in parlamento, a giustificare le necessarie manovre politicamente discutibili e le relative elusioni legali, e a dare loro una parvenza di legittimità.
Le sei recenti decisioni del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale che seguono mostrano di cosa parliamo.
Nel complesso, tutto ciò mostra chiaramente cosa sta accadendo nel campo borghese: una profonda riluttanza ad accettare la sconfitta e ad attuare in modo costruttivo i referendum insieme agli avversari politici, e ciò in linea con la nostra democrazia concordata. Al contrario, sta ponendo sempre più i propri obiettivi e interessi al di sopra dei principi democratici, e, grazie alle ampie maggioranze parlamentari, sta adattando ai propri interessi le regole del gioco nel processo decisionale parlamentare.
Il crescente atteggiamento opportunistico della maggioranza borghese nei confronti dei principi politici è pericoloso. Porta a decisioni di dubbia legittimità, distorce la legislazione, svaluta le nostre basi costituzionali e danneggia la fiducia dei cittadini nel processo politico e nel funzionamento delle istituzioni democratiche.
Ciò è tanto più grave in quanto la Svizzera non ha una giurisdizione costituzionale. Il Tribunale federale non è autorizzato a controllare le leggi federali. Il Parlamento stesso è il custode supremo della Costituzione. È sia legislatore che giudice e di fatto è in grado di approvare leggi federali non conformi alla Costituzione senza dover temere sanzioni. Ciò significa che i membri del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale hanno una grande responsabilità e dovrebbero dare un esempio ancora maggiore in termini di adesione alla Costituzione e di atteggiamento democratico. Ma molti di loro non lo fanno!
Traduzione a cura della redazione
Raccolte in un volume le dichiarazioni pronunciate dagli imputati nei processi politici svoltisi in Russia
Il report sulle vittime di pedofilia nella Chiesa francese deve far riflettere il Vaticano