Il magro bilancio della Procura federale a otto anni dallo scandalo FIFA
Tanto tuonò che, ancora una volta, non piovve e milioni di franchi sono scomparsi
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Tanto tuonò che, ancora una volta, non piovve e milioni di franchi sono scomparsi
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Tanto tuonò che, ancora una volta, non piovve e milioni di franchi sono scomparsi
A cura di Samuel Jaberg – Swissinfo.ch
Il 27 maggio 2015, sette funzionari della FIFA sono stati arrestati a Zurigo su richiesta degli Stati Uniti. Le immagini dei dirigenti del calcio mondiale arrestati all’Hotel Baur au Lac hanno fatto il giro del mondo e la Svizzera si è ritrovata nuovamente al centro di uno scandalo di corruzione. Otto anni dopo, l’inchiesta elvetica su questo gigantesca vicenda è giunta a una conclusione piuttosto scarna.
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva avviato la sua prima indagine sul calcio mondiale pochi mesi prima della famosa operazione al Baur au Lac di Zurigo. L’inchiesta riguardava l’assegnazione dei Campionati mondiali di calcio del 2018 alla Russia e quelli del 2022 al Qatar. Il procedimento era stato aperto a seguito di una denuncia penale contro ignoti presentata dalla Federazione internazionale di calcio (FIFA) alla fine del 2014.
Sebbene l’indagine sia stata avviata in assoluta segretezza, gli arresti effettuati a Zurigo hanno aumentato la pressione sulla Svizzera da parte dell’opinione pubblica nazionale e internazionale. La copertura mediatica dell’operazione ha inoltre portato a molte segnalazioni di vari intermediari finanziari svizzeri all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS).
Di fronte a questo accumulo di informazioni finanziarie, l’MPC ha istituito una speciale task force. In totale, sono state aperte 25 indagini penali, il che rende questo caso uno dei più importanti mai esaminati dalla Procura federale. Ma a che punto sono?
Presentare un atto d’accusa presso il Tribunale penale federale (TPF) e ottenere una condanna, come vedremo, non è così semplice. In alcuni casi, quindi, l’MPC ha optato per la via del decreto penale. Ad oggi, tre persone sono state condannate con tale modalità:
Negli ultimi tre anni, la Procura federale ha anche promosso tre accuse in relazione a casi di corruzione nel mondo del calcio. Tuttavia, il bilancio di questi procedimenti è assai magro:
L’approssimarsi della prescrizione, l’esistenza di indagini già condotte in altri Paesi o la mancanza di cooperazione giudiziaria in altri Stati: negli ultimi anni, diverse indagini sul calcio mondiale condotte dalla Procura federale sono state archiviate. Ecco alcuni esempi:
Nell’ambito di queste indagini svizzere sono stati condotti 160 interrogatori e 40 perquisizioni. Sono stati analizzati circa 200 rapporti dell’MROS e l’MPC ha sequestrato 90 milioni di documenti.
La somma confiscata e/o restituita alle parti lese, come la CONMEBOL, ammonta a 42 milioni di franchi. Altri nove milioni di franchi svizzeri sono stati congelati in Svizzera e trasferiti negli Stati Uniti, dove sono stati confiscati nell’ambito di indagini penali statunitensi.
Contattata da swissinfo.ch, la Procura federale spiega che questa complessa indagine sul calcio “rimane una delle più grandi ed elaborate condotte dall’MPC” e che “dato che molti dei fatti oggetto di indagine risalgono a molto tempo fa, addirittura già al momento dell’apertura del procedimento, le indagini sono state fin dall’inizio soggette a una certa pressione a causa della prescrizione”.
Secondo l’MPC, una delle sfide principali delle indagini sul calcio nel suo complesso “è la complessità dovuta alla natura internazionale dei fatti oggetto di indagine, in particolare a causa della residenza all’estero di molte delle persone coinvolte nei procedimenti, nonché la necessità di indagare sulle attività commerciali transfrontaliere e sui flussi di denaro tra diversi Paesi”.
La conseguenza di questa componente internazionale è che per l’accertamento dei fatti la Procura federale dipende dalla concessione dell’assistenza giudiziaria internazionale in materia penale da parte di Paesi terzi. A causa delle diverse condizioni politiche e giuridiche, non tutti i Paesi forniscono tale assistenza nella stessa misura.
Alcune richieste di assistenza giudiziaria sono così rimaste finora senza risposta, nonostante le ripetute richieste. Tra i territori che non hanno collaborato, l’MPC cita il Qatar. In totale, la Svizzera ha aperto o eseguito procedure di assistenza giudiziaria con circa venti Paesi. Una dozzina di procedure sono ancora in corso.
Traduzione di Luigi Jorio
Nell’immagine: Jérôme Valcke, ex segretario generale della FIFA
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