L’ultimo barometro elettorale è uno shock per i partiti ecologisti
Il sondaggio SSR mostra chiare perdite per Verdi e Verdi liberali. Anche il PLR non riesce a riprendersi dal crollo annunciato. Udc e Ps in crescita, come la polarizzazione
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Il sondaggio SSR mostra chiare perdite per Verdi e Verdi liberali. Anche il PLR non riesce a riprendersi dal crollo annunciato. Udc e Ps in crescita, come la polarizzazione
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• – Redazione
Il sondaggio SSR mostra chiare perdite per Verdi e Verdi liberali. Anche il PLR non riesce a riprendersi dal crollo annunciato. Udc e Ps in crescita, come la polarizzazione
Quelli sì che erano giorni: La leader dei Verdi Regula Rytz e la consigliera nazionale Natalie Imboden festeggiavano la vittoria elettorale del 20 ottobre 2019. Più ci si avvicina alla domenica elettorale, più le cose rischiano di peggiorare per il leader dei Verdi Balthasar Glättli: dopo il massimo storico raggiunto nel 2019 con una quota di elettori del 13,2%, il suo partito rischia di crollare il 22 ottobre. L’ultimo barometro elettorale della SSR prima del voto vede l’eco-partito a solo il 9,7%, 3,5 punti percentuali in meno rispetto alle ultime elezioni! Un anno fa, i Verdi avevano ancora l’11,7% nel sondaggio elettorale. Ciò significa che il partito ha perso due punti percentuali in dodici mesi. Anche i Verdi liberali hanno perso terreno: avevano ottenuto il 7,8% alle ultime elezioni, ad oggi hanno perso un punto percentuale. Può sembrare poco, ma va ricordato che i Verdi Liberali erano saliti fino al 9,8% nei sondaggi. L’entusiasmo è evidentemente finito.
Questo significa che i due partiti ecologisti dovranno seppellire le loro ambizioni per il Consiglio federale. Solo lo scorso fine settimana, la capogruppo parlamentare dei Verdi Aline Trede (40) ha sottolineato che i Verdi avrebbero sicuramente presentato una candidatura a dicembre, a meno che il partito non scendesse al di sotto di una quota di elettori del dieci per cento. E questo è esattamente ciò che sembrerebbe avvenire. Tuttavia, il barometro elettorale dell’istituto di sondaggi Sotomo mostra un margine di errore di più/meno 1,2%. Ciò significa che i Verdi potrebbero anche ottenere il 10,9% – o solo l’8,6. In ogni caso, la situazione è in discesa.
Lo slittamento a destra tanto auspicato dai borghesi si rivelerà più contenuto del previsto, nonostante la sconfitta dei Verdi. L’UDC guadagna ulteriormente e ora ha il 28,1% (2,5 punti percentuali in più rispetto al 2019). Allo stesso tempo, però, il PLR perde un punto percentuale, indebolendo la crescita del centrodestra. Inoltre, i voti dei Verdi, che si sono dimostrati più aggressivi, migrano principalmente verso il PS, che guadagna ben 1,5 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2019.
Stando a queste proiezioni, c’è da immaginare che possa serpeggiare un certo malumore sia in casa dei Verdi di Glättli che in quella del PLR di Thierry Burkart, che con ogni probabilità, non raggiungerà l’obiettivo elettorale dichiarato di superare il PS e diventare il secondo partito nazionale. Se il barometro elettorale di oggi sarà confermato dai risultati elettorali, il PS e i democentristi, i primi due schieramenti, saranno separati da ben quattro punti percentuali. Ma al PLR potrebbe andare ancora peggio, poiché il Centro potrebbe andare meglio e passare al terzo posto. Per i liberali sarebbe una debacle! Non è un seggio dei Verdi in Consiglio federale che probabilmente diventerà il tema della domenica elettorale, ma la sovrarappresentazione del PLR.
L’ultimo sondaggio prima delle elezioni mostra anche che il ventaglio dei temi più caldi è cambiato. I guadagni in consensi di UDC e PS indicano che i due partiti maggiori hanno saputo toccare i punti dolenti principali, fra le preoccupazioni della popolazione: si pensi alla questione dell’immigrazione (UDC) o a quella del potere d’acquisto (PS). Ciò che sorprende, tuttavia, è che i partiti ecologisti non riescano a trarre alcun vantaggio dalla questione del cambiamento climatico, che rimane al secondo posto nella lista delle maggiori preoccupazioni dell’elettorato.
Traduzione a cura della redazione
Nell’immagine: i dati del barometro dal sito RSI
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