Si vota in Europa, ma si vota anche a Firenze
Il centrodestra sfida il Partito Democratico che da mezzo secolo governa il capoluogo toscano. Con argomenti sentiti da molti, ma soluzioni discutibili. All'orizzonte, tra due settimane, un ballottaggio
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Il centrodestra sfida il Partito Democratico che da mezzo secolo governa il capoluogo toscano. Con argomenti sentiti da molti, ma soluzioni discutibili. All'orizzonte, tra due settimane, un ballottaggio
• – Michele Ferrario
Israeliani-Palestinesi, ipotesi su una pace che ancora non si vede - Di Martino Rossi
• – Redazione
«Contro i curdi si applica la legge antiterrorismo: tutte le attività politiche vengono criminalizzate. Lo si vede in queste sentenze. Possono anche rilasciarci, non significa che siamo liberi». Intervista a Sebahat Tuncel, prima deputata curda eletta dal carcere e ora condannata in Turchia nel maxi processo Kobanê: 108 imputati dell’Hdp e centinaia di anni di galera
• – Redazione
Sperduti, in carcere e infelici. I collaboratori del dissidente sono divisi tra liti interne e odi generazionali. Svanisce il sogno dell’antiputinismo.
• – Redazione
La ‘mia’ Normandia e il desiderio di un ottantesimo anniversario diverso
• – Aldo Sofia
Cos’hanno in comune un tifoso di hockey su ghiaccio, un’attivista ambientalista, e un palestinese di Gaza? Sono tutti membri di gruppi utilizzati per sperimentare metodi di controllo e di sorveglianza personali o collettivi; metodi che continueranno a imporci nuovi comportamenti. A meno che…
• – Boas Erez
In nome della comune “difesa della civiltà cristiano-ebraica”, predicata anche da Netanyahu, le alleanze cambiano: l’anti-islamismo degli iper-nazionalisti di destra sostituisce l’antico antisemitismo
• – Aldo Sofia
Non si può passare sotto silenzio l’operazione di mercoledì scorso. Quattro ore di diretta SRF… per far contenta l’ udc
• – Fabio Dozio
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
A vedere quanto sputano i calciatori (nell’indifferenza di Infantino & Co.) il dubbio è lecito. Dai Pascoli del Cielo’ Capo Seattle cala il cartellino rosso
• – Libano Zanolari
Il centrodestra sfida il Partito Democratico che da mezzo secolo governa il capoluogo toscano. Con argomenti sentiti da molti, ma soluzioni discutibili. All'orizzonte, tra due settimane, un ballottaggio
A contendersi i prossimi 5 anni a Palazzo Vecchio, sede del Comune, sono la candidata del PD e assessora uscente al welfare Sara Funaro, che non è sostenuta né dai 5 Stelle di Giuseppe Conte né da Italia Viva di Matteo Renzi, che di Firenze è stato sindaco dal 2009 al 2014, da Firenze ha iniziato il percorso che lo ha portato a diventare segretario del PD nel 2013 e presidente del Consiglio tra il 2014 e il 2016.
Centrosinistra, dunque, ancora una volta diviso ad affrontare il candidato del centrodestra, Eike Schmidt, sostenuto dal suo ex capo, il ministro dei Beni culturali Gennaro Sangiuliano, di Fratelli d’Italia.
Contrariamente alla sua avversaria, Schmidt non è fiorentino – è nato nel 1968 a Friburgo in Brisgovia – ma non manca di citare i trascorsi legati alla famiglia antinazista della nonna durante la guerra, che proprio a Firenze aveva trovato rifugio. Sempre a Firenze, il manager culturale e storico dell’arte si è trasferito definitivamente nel 2015 quando venne nominato direttore della Galleria degli Uffizi, che ha reso il museo più visitato d’Italia e tra i primi 20 al mondo.
Sostenuto compattamente dalla coalizione, Schmidt si propone proprio in veste di manager che conosce i meccanismi della cultura e del suo indotto. Ed è su questo ambito – croce e delizia, o meglio un tempo delizia, oggi croce quasi ingestibile – che egli punta per ottenere consensi, restituendo – promette – dignità a una capitale culturale oggettivamente – me ne sto rendendo conto io stesso sul posto – a forte rischio Disneyland, turismo mordi e fuggi che lascia solo briciole in botteghe e ristoranti, ma invade strade e vicoli del centro storico ad ogni ora del giorno e della notte, con frequenti tafferugli, violenze, accoltellamenti. Si assiste così alla trasformazione di rioni storici – Santo Spirito e dintorni – in una movida disordinata, spesso fuori controllo, una bolgia dantesca di cui la popolazione locale non ne può più. Insomma, timore diffuso e trasversale che Firenze debba condividere, in prospettiva, il destino di altri luoghi d’arte e bellezza dove artigiani e botteghe locali vengono completamente soppiantati – nella fattispecie – da borse e altri taroccamenti made in Prato, i pullman occupano i Lungarni, del tutto inadatti al parcheggio, come i moli che a Venezia accoglievano – e a Lisbona da qualche tempo accolgono – i ciclopici mostri da crociera.
Quando ci spostiamo, siamo tutti, chi più chi meno, turisti, più o meno consapevoli. Quindi, nessuna demonizzazione apodittica o per partito preso, per carità. E soprattutto, nell’imminenza di un’elezione, occhi e orecchi ben aperti. Tanto Schmidt dichiara comprensibilmente guerra a un turismo disordinato, sguaiato e dai mezzi limitati, tanto la coalizione guidata da colui che negli Uffizi ha portato, per un selfie e un ottimo marketing, Nicole Kidman, Di Caprio e la persino la Ferragni, propone l’immediato allungamento della pista dell’aeroporto di Peretola per – cito da un volantino elettorale – raddoppiare il numero di passeggeri che arriveranno direttamente a Firenze.
O si prova a ricondurre il turismo fiorentino a dimensioni davvero consone alla città, e allora non si punta ad ampliarne lo scalo aereo, o si fa il contrario, ma peggiorando ulteriormente il volto attuale di questa meravigliosa città. Tertium non datur.
Nell’immagine: a Firenze si dibatte. Foto di Michele Ferrario
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L’esito dell’inchiesta della Procura sui fatti dell’ex-Macello lascia la cittadinanza in balìa delle tre scimmiette