Vasco. Punto a capo
Il Blasco si racconta in una bella docuserie visibile da qualche giorno sulla piattaforma di streaming “Netflix”
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Il Blasco si racconta in una bella docuserie visibile da qualche giorno sulla piattaforma di streaming “Netflix”
• – Michele Realini
Una significativa scelta di opere pittoriche del regista Bruno Soldini, in mostra alla Galleria Job di Giubiasco
• – Redazione
La multinazionale ha versato 70.000 franchi all’UDC e al PLR, partiti in prima linea contro le regolamentazioni anti tabacco
• – Federico Franchini
Se il viaggio di Biden è stato un fallimento completo lo sapremo tra pochi giorni rispetto a due obiettivi: «contenere» l’esercito israeliano ed evitare un incendio regionale
• – Redazione
Il direttore della rivista politica «The New Republic», figlio di ebrei emigrati dal Sud Africa. «Il progetto al quale i sionisti liberali come me si sono dedicati per decenni è fallito»
• – Redazione
Lotta di classe in America - Il rifiuto del modello di lavoro e l’urgenza di salvare l’ambiente, stanno imprimendo dei cambiamenti profondi nella società, rivoluzionando la scala di valori di sistema
• – Christian Marazzi
Per continuare a riflettere sulle questioni di genere, più tranquillamente di quanto non sia avvenuto con la polemica sull’agenda scolastica
• – Boas Erez
Dall’accettazione del “Decreto Morosoli” alla manovra da 134 milioni che toccherà il settore pubblico, dalla scuola al sociosanitario: l’Udc continua a condurre le danze
• – Redazione
Il rapporto "Finanza pubblica e fiscalità 2023 in Ticino", pubblicato recentemente, non dimostra la necessità di tagli alla spesa cantonale ma evidenzia squilibri da correggere con altre misure
• – Aldo Sofia
Iran, Cina, Russia, Nord Corea contrastano gli Usa in ogni modo, ma hanno molte debolezze. Biden ha giustamente evitato le crociate di Bush, contenere il conflitto è l’opzione migliore
• – Redazione
Il Blasco si racconta in una bella docuserie visibile da qualche giorno sulla piattaforma di streaming “Netflix”
Quanti i soprannomi con cui conosciamo Vasco Rossi? Pensare a lui vuol dire vedere sfilare oltre 40 anni della nostra vita, e di vita dell’Italia. Pensi a lui e vedi stadi o arene gigantesche e superaffollate. Vedi scorrere, anzi ascolti i brani che ha composto durante la sua carriera, da “Albachiara” alle ultime produzioni, molti dei quali “classiconi” diventati inni generazionali.
Vasco è tante cose, tanta roba; a livello italiano è un po’ come Mick Jagger nel panorama internazionale -un pezzo della nostra storia.
Il “Supervissuto”, la serie di Netflix diretta da Pepsy Romanoff, ci offre un documentario in cui il rocker emiliano si racconta con naturalezza e semplicità, come ci è sempre parso di conoscerlo, in fondo. Il programma ha soprattutto il pregio di mostrarci una persona che non teme di parlare dei propri errori e delle proprie debolezze, con una sincerità disarmante.
Chiaro, è pure un prodotto in cui il protagonista celebra abbondantemente il proprio mito, ma non dà fastidio l’approccio scelto: in fondo non si poteva che far narrare a lui la sua vita, senza un intervistatore di mezzo. Il carisma e l’onestà di Vasco riempiono, bastano da soli.
E’ lui che ci conduce attraverso lo stupore che ancora adesso prova per i fan che lo seguono; quei fan che, dopo la famiglia, sono la sua ragione di vita, gli danno gioia e carica.
Io l’ho proprio gustata la serie. So che potrei sembrare poco critico e poco obiettivo nel parlarne, ma da fan e da amante del rock vi ho trovato esattamente ciò che cercavo, ovvero la descrizione di come l’artista e l’uomo siano cambiati nel corso del tempo.
In un mondo che sembra sprofondare sempre di più nella tristezza e nella disperazione, l’arte resta una delle poche àncore di salvezza. Le canzoni possono, nel loro piccolo, mutare il nostro sguardo, e la presenza attuale di “veterani” come Vasco e Mick Jagger (che ha appena pubblicato il nuovo album con i Rolling Stones!) può dare un aiuto, circoscritto ma importante, per rendere migliore la nostra esistenza. In tale ottica sono perciò due fuoriclasse non più giovani ai quali non possiamo rinunciare di fronte ai timori per il futuro, è come se essi stessi fossero delle certezze.
Nel caso della docuserie sull’uomo di Zocca la voglia è quella di rituffarsi nella sua discografia, per commuoversi, arrabbiarsi, pensare e sognare ancora tante, tante volte.
Nell’immagine: Vasco Rossi nel documentario
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