Elezioni 2023: l’assurdità delle sotto-liste
A Lucerna il PLR e il Centro si presentano per il Consiglio nazionale con undici liste ciascuno. Non c'è poi da stupirsi se il risultato rischia di essere un’ulteriore demotivazione dell’elettorato
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
A Lucerna il PLR e il Centro si presentano per il Consiglio nazionale con undici liste ciascuno. Non c'è poi da stupirsi se il risultato rischia di essere un’ulteriore demotivazione dell’elettorato
• – Redazione
Grandi manifestazioni dell'opposizione prima delle legislative di domenica
• – Redazione
La riflessione del grande scrittore israeliano sulla nuova guerra e sulle sue conseguenze
• – Redazione
E a preoccupare Kiev c’è anche la sfiducia dei suoi soldati sul fronte della mancata controffensiva anti-russa
• – Yurii Colombo
Progressi ma ancora salari femminili più bassi e problemi di carriera: cosa ci dice sul "gender gap" Claudia Goldin, vincitrice del Nobel per l'economia 2023
• – Aldo Sofia
Processo Xenia. Condannato solo per abuso d’ufficio a un anno e sei mesi. In molte città italiane ed europee iniziative di solidarietà all’ex sindaco di Riace
• – Redazione
Il sondaggio SSR mostra chiare perdite per Verdi e Verdi liberali. Anche il PLR non riesce a riprendersi dal crollo annunciato. Udc e Ps in crescita, come la polarizzazione
• – Redazione
Un terzo dei cittadini non riesce a pagare le imposte, e il Cantone dipende da un numero ristretto di ricchi cittadini
• – Silvano Toppi
Le bombe sul valico spengono ogni speranza di fuga per gli abitanti della Striscia
• – Redazione
ORRORISMO. Da opposizioni e sostenitori condanna senza appello. Per mesi l’esercito lo ha avvertito delle criticità: lui ha tutelato soltanto l’ultradestra
• – Sarah Parenzo
A Lucerna il PLR e il Centro si presentano per il Consiglio nazionale con undici liste ciascuno. Non c'è poi da stupirsi se il risultato rischia di essere un’ulteriore demotivazione dell’elettorato
Prima qualche dato: I partiti si presentano alle elezioni del Consiglio nazionale tra quindici giorni con un totale di 618 liste. Sono 107 in più rispetto a quattro anni fa. I partiti di centro sono i più colorati: hanno undici liste ciascuno nei cantoni di Lucerna e Turgovia, e dieci nel cantone di Argovia. Anche l’FDP ha undici liste nel Cantone di Lucerna.
Per Brugg e lo Zurzibiet [la regione tra Baden e Brugg, ndr] Il quadro presentato agli elettori è grottesco: Il Centro si presenta in Argovia con una lista principale e sotto-liste “Per Aarau Regio”, “Per il distretto di Baden”, “Per l’agricoltura e l’alimentazione”, “Per le città e i comuni”, “Per Freiamt”, “Per Fricktal”, “Per Kulm e Lenzburg”, “Per Brugg e lo Zurzibiet” e “Per il distretto di Zofingen”. Un catalogo di insegne già solo faticoso da leggere, figuriamoci da votare.
In Turgovia, il Centro si candida con “Den Jungen und Erfahrenen Mitte Region Kreuzlingen – Bodensee”. Qualunque cosa significhi. L’FDP di Lucerna è apparentemente il partito degli specialisti. Ci sono liste con nomi come “Economia e istruzione”, “Ambiente ed energia”, “Cultura e sport”, “Comuni”, “Agricoltura”, “Generazioni”, “Donne urbane e rurali” e “Social-Liberale”. Anche il PS argoviese ha degli specialisti: “Energia e clima”, “Famiglia e giovani”, “Salute”, “Arte e cultura”.
L’UDC del Vallese presenta i suoi candidati in liste come “Oberwallis Power”, “Oberwallis Üfbrüch” o “Oberwallis Chrampfer”. L’UDC di Zugo sembra essere più rivolta a interessi particolari che al bene dell’intero Paese. Lo dimostrano liste con nomi come “Per una città di Zugo forte”, “Per un Ennetsee dinamico”, “Per la nostra bella Valle dell’Ägeri” o “Per una Baar vivibile”.
La marea di sotto-liste è una conseguenza del nostro sistema elettorale, che è stato concepito per dare ai piccoli partiti la possibilità di conquistare seggi anche nei Cantoni minori. In origine, i partiti formavano una sotto-lista con i loro partiti giovani. Ma nel frattempo si sono resi conto che con più sotto-liste possono anche ottenere più voti. Da qui il numero sempre crescente di sotto-liste. Rispetto al 1971, il numero di liste è quadruplicato. Anche perché i grandi partiti stanno approfittando del sistema.
Nel frattempo, anche la Cancelleria federale ha pensato di intervenire e rettificare questo sistema. Ha vietato le connessioni di sotto-lista tra i partiti, per esempio. Tuttavia, sono ancora consentiti i collegamenti di sotto-lista all’interno di un medesimo schieramento partitico.
Esistono altre soluzioni per garantire che i piccoli partiti nei piccoli Cantoni non rimangano a mani vuote. Ad esempio, il sistema denominato “attribuzione biproporzionale“. Con l’applicazione di questo sistema, l’intera Svizzera verrebbe innanzitutto trattata come un’unica circoscrizione elettorale. I seggi verrebbero distribuiti tra i partiti e solo in seguito suddivisi tra i Cantoni. Questa procedura si è dimostrata efficace nelle elezioni cantonali di alcuni Cantoni. Il sistema è più trasparente e più equo. Ma i grandi partiti si oppongono a livello nazionale perché temono di perdere seggi.
Non solo la Cancelleria federale, ma anche i Cantoni si stanno lentamente stancando di un sistema tanto complicato e, verrebbe da dire, pesante. Il Canton Argovia accetta ora solo due volantini per partito nella busta elettorale, indipendentemente dal numero di liste. Il Canton Berna ammette solo 30 grammi di materiale propagandistico per partito.
Traduzione a cura della redazione
Nell’immagine: ma anche in Ticino non si scherza
Quando si insegue la notizia fino a forzarla, forse è meglio leggere bene e voler capire ancora meglio
È morto oggi uno dei maggiori compositori del Novecento, impropriamente collocato, troppo spesso, come autore di canzonette. Bacharach era molto di più