La riscoperta di Grytzko Mascioni
Una nuova raccolta di poesie dell’intellettuale troppo trascurato nella Svizzera italiana
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Una nuova raccolta di poesie dell’intellettuale troppo trascurato nella Svizzera italiana
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Una nuova raccolta di poesie dell’intellettuale troppo trascurato nella Svizzera italiana
Il poschiavino, a lungo dirigente della RSI e presidente del PEN club della Svizzera italiana e retoromancia, visse anche un’intensa stagione cultural-diplomatica in Croazia negli anni della guerra civile jugoslava essendosi affermato in precedenza sia come poeta, che come saggista e narratore. Amante ed esperto del Mediterraneo e dell’arte e della filosofia dell’antica Grecia, Mascioni seppe riproporre con efficacia e originalità un modello di democrazia desunto dalle esperienze dell’Atene socratica.
Scelte con cura sempre da Christoph Ferber, le cinquanta e più poesie di “Diaspora des Herzens – Diaspora del cuore” coprono un arco temporale quasi cinquantennale e testimoniano della modernità di questo autore che seppe adeguare il rito e il ritmo poetico alla nuova espressione, anche grafica, del poetare contemporaneo. Numerose dediche a personaggi più che riconoscibili, l’inserimento di parentesi e discorsi interni, un ritmo/rima a tratti sincopato e che altre volte si distende in descrizioni che consentono di spaziare sulla natura e sulle sorti umane caratterizzano lo stile mascioniano.
Il libro assume quindi una doppia valenza: quella di proporre uno dei più importanti autori italofoni svizzeri anche nella lingua maggioritaria in Svizzera, il tedesco, e quella di ricordare a noi italofoni il valore e la profondità di un autore che, forse, nella Svizzera italiana è stato dimenticato troppo in fretta, per non parlare di un ritegno di stampo pressoché ideologico attuato da una certa parte dell’intellettualità nei confronti di un personaggio a cui si può rimproverare solo (ma una cosa simile è davvero degna di rimprovero?) di aver saputo operare con successo sulla scena culturale europea.
Nell’immagine: Grytzko Mascioni con Salvatore Quasimodo nel 1964 (da grytzkomascioni.it)
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