Egregio signor sindaco,
come contribuente della città di Lugano e come cittadino di questo comune, mi permetto di porle alcune domande in merito agli avvenimenti di sabato notte in viale Cassarate e in via Simen.
- Non è stata presentata regolare domanda per la demolizione della parte non protetta dell’ex macello, tant’è che Lei ha dichiarato che si procederà con una sanatoria. Però sa, se io devo anche solo toccare mezzo muro di casa mia, devo inoltrare una domanda in anticipo, perché altrimenti i servizi comunali non sono contenti e magari mi danno anche una multa. Trova questo agire di principio corretto?
- Visto che proverbialmente l’esempio vien dall’alto e che, senza voler qui ricordare la multa non data all’ex sindaco per un abuso edilizio in pieno centro storico, non è la prima volta che qualcuno di molto in alto procede in questo modo, vuol dire che da oggi tutti noi comuni cittadini possiamo fare in questo modo, prima facciamo e poi il Municipio chiude un occhio e sana qualsiasi cosa si sia fatta?
- Abitando in una casa d’epoca, so per esperienza vissuta che prima di ogni intervento bisogna controllare la presenza di amianto nell’immobile. Questi controlli sono stati effettuati? Quando? Che risultati hanno dato?
- Nel caso invece non siano stati fatti, Lei si è quindi assunto il rischio di immettere nell’aria aria polveri potenzialmente contaminate da particelle altamente cancerogene, mettendo dunque in pericolo la salute di tutta la popolazione?
- Per lo meno gli operai addetti alle ruspe e i poliziotti erano stati debitamente informati del rischio che correvano per la loro salute? Hanno assunto delle seppur minime protezioni per ridurlo?
- E i presenti accorsi sul posto?
- In che modo le macerie sono state smaltite o si ha intenzione di smaltirle?
- È a conoscenza del fatto che proprio dietro l’ex macello c’è una scuola. I bambini questa mattina saranno regolarmente presenti oppure sono stati tenuti a casa per precauzione?
- Ha dichiarato che la demolizione è stata decisa a maggioranza dal Municipio su suggerimento della polizia. Tuttavia la municipale socialista ha dichiarato di non saperne nulla. È possibile sapere chi c’era alla riunione? E di quale maggioranza stiamo parlando?
- Una riunione di tale gravità davvero l’avete fatta al telefono?
- E chi ha tenuto il verbale?
- Inoltre da quando nel nostro stato di diritto la polizia “suggerisce” al Municipio cosa fare in una questione di edilizia pubblica? E il Municipio per di più obbedisce? Perché una volta sgomberato e lo stabile vuoto, e dunque messo in sicurezza, non c’era più alcuna ragione di ordine pubblico che rendesse questo intervento immediatamente necessario, ne converrà anche Lei.
- Mi permetta, ma ieri sera si sono verificati i primi scontri tra molinari e, pare, esponenti di estrema destra. Inoltre a suo tempo il Governo cantonale vi aveva reso attenti sul rischio di una deriva violenta e su quello di creare una situazione in cui per anni si potrebbe giocare al gatto e al topo, tra occupazioni, sgomberi e chissà che altro. Davvero la situazione era così drammatica da agire con tale fermezza e celerità? Perché sa, forse sarà per il fatto che, come Lei del resto, siamo cresciuti durante i cosiddetti anni di piombo, ma non mi sembrava che quando uscivo per Lugano dovevo mettere l’elmetto e fare attenzione agli angoli delle strade o a chi incontravo.
- Che misure avete preso per contrastare le frange violente degli autogestiti e dei loro rivali di destra?
- Per quanto tempo avete intenzione di mantenerle?
- Se quanto letto corrisponde al vero, all’interno dell’ex macello vi erano suppellettili appartenenti a privati (mobili, libri e quant’altro). Perché non si è dato il tempo ai legittimi proprietari di recuperare le loro cose?
- Non sono un giurista, ma non crede che così facendo si è esposto se non a una denuncia da parte dei proprietari delle cose distrutte, per lo meno a una richiesta di risarcimento per danni?
- Nel caso, ne risponderà Lei come sindaco, il Municipio in corpore oppure la città, ossia noi cittadini-contribuenti?
- Visto che stiamo parlando di soldi e vista la non florida situazione delle finanze comunali, sarebbe così gentile da informarci quanto ci è costata tutta questa operazione?
- A suo dire l’intervento allo stabile della Fondazione Vanoni è stato richiesto dai proprietari. Pur tuttavia che gli autogestiti avessero intenzione di occupare (simbolicamente e dunque temporaneamente, a loro dire) quello stabile ne parlava tutta la piazza durante la manifestazione di sabato. La polizia l’unica a non saperlo?
- Gira voce che in questi anni la città di Lugano abbia ricevuto dal Cantone una sorta di compensazione per degli interventi all’ex Macello (si parla di 50.000 franchi). È vero? Nel caso potrebbe illustrarci come sono stati adoperati (se sono stati adoperati)?
- Dal 2002 gli autogestiti considerano l’ex macello la loro casa; il Municipio ha affermato ancora ieri di essere aperto al dialogo: mi scusi, ma Lei davvero dialogherebbe con chi le ha appena demolito quella che a torto o a ragione considera la propria casa?
- Egregio signor sindaco, non voglio tediarla oltre, ma mi faccia per favore capire un’ultima cosa. Se non ho interpretato male le sue ultime dichiarazioni, Lei e il Municipio tra le condizioni per la ripresa del dialogo con i Molinari avete posto il rispetto della legalità; tuttavia, oltre a quelli emersi in quest’ultimo intervento, fin dall’avvio della procedura di sfratto agli autogestiti dell’ex macello dubbi sulla legalità dell’agire suo e del Municipio ne sono stati sollevati non pochi, anche da autorevoli giuristi sicuramente non legati all’autogestione: signor sindaco, mi scusi, ma giusto per essere una volta tanto chiari, di quale legalità sta parlando?
Certo di una sua celere ed esauriente risposta,
Rocco Bianchi