Questione di metodo. E di sostanza
A proposito di scelte progettuali ed elettorali del PS, e di un problema di comunicazione - Di Aurelio Sargenti
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A proposito di scelte progettuali ed elettorali del PS, e di un problema di comunicazione - Di Aurelio Sargenti
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• – Redazione
• – Franco Cavani
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Nel 2025, le persone di 65 anni e oltre rappresenteranno il 26% della popolazione a sud delle Alpi e nel 2050 oltre il 34%
• – Redazione
A proposito di scelte progettuali ed elettorali del PS, e di un problema di comunicazione - Di Aurelio Sargenti
Sabato 13 maggio leggo sulla «Regione» un’intervista al vicepresidente del Partito socialista, Adriano Venuti, il quale dichiara: «Se io fossi il presidente del Partito socialista chiamerei non una ma dieci volte al giorno Mario Branda, per convincerlo a candidarsi al Consiglio degli Stati»; trascorrono solo quattro giorni ed ecco che sull’altro quotidiano ticinese («Corriere del Ticino, 17 maggio) appare un’intervista a Bruno Storni, dalla quale si apprende che il consigliere nazionale uscente sarà in lista anche per il Consiglio degli Stati quale rappresentante del PS. La sera stessa, lestamente Enrico Lombardi (su Naufraghi.ch) pone delle domande ed enumera i vari aspetti di questo pasticcio comunicativo, che si doveva evitare.
Lombardi, e tutti noi, abbiamo comunque avuto la risposta nel giorno (ben augurante?) dell’Ascensione: la direzione del PS Ticino ha finalmente scoperto le sue carte e, sentite le raccomandazioni della Commissione elettorale, ha presentato la sua lista per le elezioni federali. «Una lista forte, composta da otto persone con un grande bagaglio politico, sociale e professionale». Si viaggia di conserva, dunque, e con un solo bagaglio, anche se forse non proprio per tutte le persone candidate si può parlare di ‘grande bagaglio politico’, principalmente se si pensa che si tratta di un’elezione per il Parlamento nazionale.
Ma soprattutto, ancora una volta, qualche cosa sembra non quadrare nella comunicazione. Solo il giorno prima, mercoledì 17 maggio, in una conferenza stampa il capogruppo PS in Gran Consiglio Ivo Durisch, accompagnato dagli economisti Carmen Vaucher De La Croix e Spartaco Greppi, ha ribadito perché la modifica della Legge tributaria, in votazione il prossimo 18 giugno, «non aiuta il ceto medio e non è una soluzione mirata per contrastare l’esplosione dei premi di cassa malati». Vaucher De la Croix e Greppi hanno poi spiegato come gli studi mostrino, senza possibile dubbio, che gli unici beneficiari di queste deduzioni saranno le famiglie con un alto reddito.
È un tema fondamentale, presentato egregiamente da due persone specialiste. Non sarebbe dunque valsa la pena tornare a ribattere questi aspetti, prima di lanciarsi in una presentazione affrettata di candidature che avrebbero potuto, e forse dovuto, essere rese pubbliche dopo l’approvazione da parte del Comitato cantonale, anche solo per non essere smentite? E il progetto rosso-verde? Una parola in proposito? Magari in un’ unica conferenza stampa con i Verdi? Abbiamo perso qualcosa e qualcuno per strada? Se l’è chiesto, fra l’altro, anche Martino Rossi in un contributo pubblicato da Naufraghi.
Forse, tra i temi da discutere in un prossimo Comitato cantonale del Ps, dovrebbe figurare anche il tema (importante) della comunicazione.
Siamo ancora una volta di fronte a una questione di metodo, che è anche di sostanza.
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