Signor Gobbi, una famiglia non ce l’ha solo lei
Comprensibile che il ministro dica di aver deciso pensando ai suoi cari, ma ci sono anche i diritti di chi è attaccato ogni domenica
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Comprensibile che il ministro dica di aver deciso pensando ai suoi cari, ma ci sono anche i diritti di chi è attaccato ogni domenica
• – Alberto Cotti
Con nemici come Hamas e Iran dovrebbe avere consensi, ma ha sulla coscienza troppe vittime civili nella Striscia
• – Redazione
Ottant’anni di pace bastano a spiegare l’indifferenza con la quale ogni giorno si scrive e si legge d’un possibile conflitto. Immersi in un sonno profondo camminiamo, parliamo, compiamo azioni, ignorando le circostanze e le conseguenze del nostro agire
• – Redazione
Alla Fabbrica del vapore di Milano un’imperdibile esposizione con i ritratti fotografici di grandi personaggi della cultura e dello spettacolo: una gran bella occasione per chi c’era e per chi c’è
• – Fabrizio Quadranti
Come stanno reagendo gli israeliani alle conseguenze politiche (ma non solo) della tragica ritorsione che colpisce la popolazione palestinese di Gaza, e non Hamas
• – Aldo Sofia
A proposito delle esternazioni di Tito Tettamanti sull’esito della votazione sulla 13esima AVS
• – Maurizio Corti
È deceduto Lillo Alaimo, ex direttore del Caffè, noto per le sue inchieste anche coraggiose
• – Aldo Sofia
Con una procedura che ha sorpreso e suscitato perplessità, Norman Gobbi annuncia tramite il suo legale di lasciare, temporaneamente, la direzione politica della polizia, ma non quella della magistratura. Il Consiglio di Stato accetta la decisione. E intanto spunta una lettera anonima
• – Rocco Bianchi
Nuovo monito della Corte dell'Aja a Israele
• – Redazione
Uno studio uscito su “Nature Cities” stima che piantando nelle aree periurbane si potrebbe assorbire una quantità significativa di CO2
• – Redazione
Comprensibile che il ministro dica di aver deciso pensando ai suoi cari, ma ci sono anche i diritti di chi è attaccato ogni domenica
ammetto che, per quanto possa valere la mia parola, apprezzo la sua decisione di autosospendersi dalla responsabilità politica della polizia cantonale. Mi consenta però, da semplice cittadino, di esortarla, nella sua veste di coordinatore della lega dei ticinesi, a riflettere su una delle sue motivazioni a fare un passo indietro: la tutela dei suoi affetti familiari che subirebbero degli attacchi.
Vede da trent’anni a questa parte il settimanale del suo movimento attacca duramente uomini e donne che, spesso e volentieri, si sono limitati ad esprimere semplicemente un’opinione diversa dalla vostra. E gli attacchi sferrati dal Mattino quasi sempre prendono di mira la persona, non le sue idee.
Ecco, mi spiace veramente per i suoi familiari, ma non sarebbe male se, con lo spirito di servizio e il senso dello Stato che la contraddistinguono, facesse tesoro della sua brutta esperienza familiare, per evitare in futuro un trattamento simile agli avversari della lega. Anche loro hanno degli affetti personali da difendere.
Ci rifletta per favore.
Nell’immagine: uno dei molti omaggi floreali della domenica
Per la prima volta dal 1973 il Cile può sperare che l'era di Pinochet sia definitivamente terminata
La scomparsa della targa a lui dedicata nel “Giardino dei Giusti” al Ciani è ancora un brutto segnale: proprio nel momento in cui guerre e repressioni ci fanno invece capire la...