Antigua
foto © Marco D’Anna Della mia terra ricordo i tre vulcani che dominano Antigua e il grande lago dove ho imparato a navigare, l’Atitlan, il più bello di tutti, era il mio...
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foto © Marco D’Anna Della mia terra ricordo i tre vulcani che dominano Antigua e il grande lago dove ho imparato a navigare, l’Atitlan, il più bello di tutti, era il mio...
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foto © Marco D’Anna
Della mia terra ricordo i tre vulcani che dominano Antigua e il grande lago dove ho imparato a navigare, l’Atitlan, il più bello di tutti, era il mio mare.
All’inizio trasportavo cipolle, mais e caffè da una sponda all’altra con mio padre e la nostra barca a vela. Ero l’unico che si avventurava sulle acque agitate quando spirava lo Xocomil, il vento che si alza ogni giorno sulle acque blu cobalto, mio padre mi lasciava andare da solo, di pomeriggio era sempre ubriaco, non lo conosceva nemmeno quel vento, si fidava di me.
I contadini mi dicevano che lo Xocomil viene generato da due divinità amanti che sono affogate nelle acque del lago, quando danzano e si amano spazzano via tutti i peccati degli uomini, ma a volte si portano a fondo qualche imprudente che li vuole sfidare.
Io non li volevo sfidare, mi piaceva restare rannicchiato sul fondo della barca a guardare quel vento vorticare nel cielo, a immaginare la danza dei due amanti perduti, vedevo i capelli scuri di lei scompigliati nell’aria e le braccia forti di lui che si protendevano per afferrarle le spalle e poi li guardavo mentre facevano l’amore con dolcezza e violenza.
Ed ero felice.
Dopo tanti anni di viaggi, Marco & Marco non potevano fermarsi. Abbiamo deciso di ripartire attraverso l’Immaginario, del resto lo diceva Saramago, “Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione…” Ecco quello che faremo, torneremo per vedere con altri occhi… se volete potrete partire con noi.