Il paese dove quasi tutti sono vaccinati
Dialogo a distanza fra un Naufrago e un giramondo
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Dialogo a distanza fra un Naufrago e un giramondo
• – Bruno Giussani
Gli Stati hanno finanziato con miliardi di fondi pubblici la ricerca per i vaccini anti-Covid; ma i profitti vanno solo alle farmaceutiche
• – Aldo Sofia
Cosa dice e conferma la vicenda della fusione dei due giornali bernesi
• – Natasha Fioretti
Locarno alle prese con la gestione della politica culturale, tra ignoranza e disinteresse
• – Marco Züblin
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• – Franco Cavani
Divagazioni sul volto prossimo venturo della Città Ticino
• – Enrico Lombardi
Le misure di sostegno rinnovate recentemente dalla Confederazione aiutano il settore delle arti sceniche, ma tutti aspettano il momento di tornare sul palco
• – Mario Conforti
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• – Franco Cavani
La mortificante scena della presidente della Commissione Von der Leyen relegata su un divanetto
• – Aldo Sofia
Di chi è il merito della scoperta dei vaccini anti-Covid: dei ricercatori privati, o degli Stati finanziatori?
• – Aldo Sofia
Dialogo a distanza fra un Naufrago e un giramondo
Vero. Infatti la premessa dell’articolo era esplicitamente che la Svizzera e la Nuova Zelanda si assomigliano molto (politicamente, socialmente, demograficamente – 8 milioni/5 milioni) ma sono anche diametralmente opposte (in mezzo a un continente l’una, un arcipelago nell’oceano l’altra). E l’intenzione non era di suggerire misure alla neozelandese: era solo di descriverle.
Ma riprendiamo la domanda del redattore: è possibile non essere un’isola, avere un numero elevato di frontalieri, e minimizzare l’impatto del Covid?
Usiamo allora un altro esempio, che non è un’isola ma la porzione d’Europa più vicina all’Africa: Gibilterra. Territorio cosiddetto “d’oltremare” della Gran Bretagna; fa frontiera con l’Andalusia, in Spagna; fa parte dello spazio Schengen. La sua economia è centrata sulla finanza offshore e sul turismo. Il tenore di vita è più elevato di quello spagnolo. I gibilterrini sono 34’000, un decimo dei ticinesi. Ogni giorno 15’000 frontalieri entrano dalla Spagna. In altre parole, il tasso di frontalierato è doppio del nostro.
Gibilterra ha avuto un’evoluzione pandemica non totalmente diversa da quella del Ticino: confinamento la primavera scorsa, estate un po’ più rilassata, poi le cose si sono fatte difficili di nuovo con l’inverno. Attualmente il numero totale di morti è di 94 su 4250 casi totali. Non siamo molto lontani, in proporzione, dai dati ticinesi, che sono, dall’inizio della pandemia, di 978 morti su 30800 casi.
Due realtà quindi altamente paragonabili.
A Gibilterra i ristoranti e caffè sono aperti, le strade commerciali sono piene [nella foto, ndr]. L’obbligatorietà delle mascherine è progressivamente ridotta. Recentemente 600 persone hanno assistito alla partita della nazionale di calcio contro l’Olanda (finita 0-7) e alcune migliaia a un incontro di boxe – tutti vaccinati e testati negativi.
Perché il paese ha puntato tutto sulla vaccinazione, e l’ha eseguita in modo estremamente efficiente ed efficace, senza tentennare e senza se e ma: oltre l’85% della popolazione sopra i 16 anni è stata vaccinata (il 98% di coloro sopra i 60). La vaccinazione è stata offerta anche a tutti i frontalieri spagnoli e più della metà di questi hanno già ricevuto almeno la prima iniezione. Certo, la piccola dimensione del paese e la densità della popolazione (praticamente è una sola città, all’ombra della famosa Rocca) ha giocato a favore. Ma c’è anche “uno spirito comunitario attorno alla questione”, ha detto la ministra della salute Samantha Sacramento a una newsletter americana, e quello spirito sta persino spingendo i pochi dubbiosi sulla vaccinazione a cambiare idea. La gente si comporta ancora in modo guardingo ma, dice ancora la ministra, “l’abbiamo chiamata Operazione Libertà, la campagna di vaccinazione, e ora, a tre mesi dall’inizio, sembra proprio una liberazione”.
Il paese da vivere in punta di piedi e le scarpe col tacco
Xi Jinping è ormai l’uomo dei pieni poteri; e due immagini in contemporanea alla fine del XX Congresso del partito comunista sono assai eloquenti sulla sua nuova strategia