Il campanello funziona ancora
Quando si può tornare a pensare di tenere aperta la porta di casa
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Quando si può tornare a pensare di tenere aperta la porta di casa
• – Redazione
Dopo le incertezze iniziali il Consiglio federale prende una decisione storica seguendo l’Europa nelle sanzioni anti-Cremlino
• – Daniele Piazza
Dagli slogan contro la guerra da interpretare, alle sanzioni anti Putin, al rischio boomerang per l’Occidente
• – Silvano Toppi
Gli sviluppi della guerra in Ucraina, la resistenza popolare, una trattativa da 'mission impossible', e la necessaria fermezza delle democrazie
• – Aldo Sofia
• – Franco Cavani
A cento anni dalla nascita del grande scrittore
• – Redazione
La decisione di allinearsi alle sanzioni Ue interpreta con coraggio la neutralità e mette in fuorigioco estrema destra ed estrema sinistra
• – Redazione
Ascolta il podcast sulla storia dell'autogestione
• – Olmo Cerri
La resistenza degli ucraini, le proteste contro la guerra nelle città russe, e la Russia che ricorda di essere potenza nucleare
• – Aldo Sofia
Dopo la manifestazione pacifista di Bellinzona: non per giustificare, ma per spiegare
• – Redazione
Quando si può tornare a pensare di tenere aperta la porta di casa
Di Sabrina Hilpisch
Metti un giovedì piuttosto pieno,
sai che solo verso le 18 sarai a casa,
di corsa e un po’ in ansia,
sai che frigo e dispensa sono vuoti
e che tua figlia con il fidanzato arriveranno a cena.
Non ti resta che optare per una pizza in pronta consegna.
Ricerca su Google,
telefonata
e tutto sembra più o meno sotto controllo.
A parte Greta, il setter inglese di quasi 2 anni:
lei non è mai sotto controllo
e presto scatenerà l’inferno per uscire.
Non sai come andrà a finire,
ma gli eventi si sovrappongono
e tempo per pensarci non ce n’è;
sarà quel che sarà.
Dalla finestra vedi arrivare i due fidanzatini
e apri loro la porta,
in modo che Greta non scappi.
Saluti, baci e abbracci
(perché adesso siamo liberi, e ieri no? ma è un altro discorso)
e vi raccontate le ultime novità.
Alle 18.50 suona il campanello,
ha un suono orribile,
che in fondo avevi dimenticato;
chi viene a trovarti in periodi di pandemia
o lo aspetti alla finestra o ha le chiavi.
Ah già, la pizza!
Quasi la scordavi, però è in anticipo,
al telefono la signora aveva detto non prima delle 19.00.
Vabbè apri la porta
ma non è il pizzaioloinprontaconsegna.
Sulla soglia ci sono due ragazze sui vent’anni,
con due enormi zaini.
Pensi subito che si siano perse,
che non abbiano trovato l’ostello poco distante da casa tua;
e infatti glielo dici,
dopo aver stabilito in che lingua parlare.
Ma poi capisci
chiedono ospitalità per la notte.
Nella mente ti passa di tutto:
il poco spazio a disposizione,
le due gatte bisbetiche e Greta.
Vogliamo davvero affrontare questa prova, questa notte?
si va in giro per piccole storie,
incerte mete
intimità provvisorie (*)
Riesci a pensare solo a due alternative:
non dormire per paura di una randellata in testa
o non dormire perché non sai dove siano andate a finire due ragazzine romande.
Scegli la prima d’istinto
e poi adorano Greta
e subito vedi la possibilità di qualcuno
che le faccia fare una lunga passeggiata serale.
Lasciano gli zaini
ed escono con cane e guinzaglio,
staranno via un’ora.
Un’ora nella quale ti chiedi se andrà tutto bene,
chiedi a tua figlia cosa ne pensa,
ma nessuno ha la risposta:
è una situazione così strana, così inusuale,
perché da me?
Perché suonare a un qualsiasi campanello per cercare riparo per la notte?
Come fanno a fidarsi?
Ma in fondo hanno ragione loro, no?
Non è una bella cosa questa che mi è capitata?
Abbiamo ritrovato la libertà, giusto?
Siamo usciti migliori dalla pandemia, giusto?
I giovani hanno bisogno d’aiuto per risolvere il loro disagio, giusto?
E allora certe domande non facciamocele più:
semplicemente agiamo e smettiamo di riempirci la bocca di belle parole,
piuttosto riempiamoci le mani di belle azioni
e la mente di bei ricordi e di momenti di condivisione vera.
Molliamo i fantasmi che ci inseguono sempre.
P.S.: Visto che ne scrivo, è andato tutto bene; le ragazze sono state carinissime, educate, silenziose e mi hanno lasciato un pacchetto di biscotti!
Mi hanno ringraziata tanto, ma sono loro ad avermi insegnato qualcosa.
* Franco Arminio
Dimenticati gli ‘eroi’ di un anno fa, infermiere e infermieri impegnati per i loro diritti
È impossibile (e inutile) attribuire un’opinione sull’attualità ad una persona morta da quasi un secolo e mezzo, anche se si chiama Marx - Di Damiano Bardelli, storico