L’università non è un’azienda
Intorno al caso discusso della fine del rettorato di Boas Erez all’Università della Svizzera italiana, l’intervento di un docente di lungo corso che denuncia le modalità sommarie con cui si è proceduto
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Intorno al caso discusso della fine del rettorato di Boas Erez all’Università della Svizzera italiana, l’intervento di un docente di lungo corso che denuncia le modalità sommarie con cui si è proceduto
• – Redazione
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
E cosa siamo diventati noi per avergli concesso tanto potere economico (dunque politico), un rischio per la libertà e la democrazia
• – Lelio Demichelis
Pubblicata in forma di Graphic Novel la storia dello studente egiziano Patrick Zaki. Una storia da conoscere, per continuare a cercar di capire
• – Nicoletta Vallorani
Un primo maggio di crisi e preoccupazioni: forte allarme dell’Unione sindacale Svizzera, una famiglia con figli perderà oltre 3.000 fr all’anno
• – Aldo Sofia
Riflessioni sul lungo viaggio nello spazio di una mamma astronauta
• – Federica Alziati
Dal volume appena pubblicato dalla Fondazione Pellegrini Canevascini per i centro anni della presenza socialista nel governo ticinese, un capitolo di particolare attualità
• – Redazione
Dimenticare il passato, cancellare il futuro, vivere perennemente in un frenetico presente porta al 'sonno della ragione'. Una tecnica di potere molto efficace
• – Lelio Demichelis
Dal volume appena pubblicato dalla Fondazione Pellegrini Canevascini per i centro anni della presenza socialista nel governo ticinese, un capitolo di particolare attualità dedicato al tema dei rifugiati
• – Redazione
Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare – Clicca qui per sapere come Serata di discussione sugli sviluppi del mondo del lavoro e della gig economy in...
• – Redazione
Intorno al caso discusso della fine del rettorato di Boas Erez all’Università della Svizzera italiana, l’intervento di un docente di lungo corso che denuncia le modalità sommarie con cui si è proceduto
È da più di vent’anni che ricopro il ruolo di professore ordinario al Politecnico federale di Zurigo e all’Università della Svizzera italiana. Ho quindi il privilegio di conoscere e vivere la vita accademica e istituzionale di due organizzazioni universitarie. I recenti fatti accaduti all’Usi sono sicuramente un’occasione per riflettere su che cosa sia un’università e a quali ruoli è chiamata a rispondere all’interno della società in cui opera.
L’università, come sappiamo, è un luogo dove vengono promosse e dibattute attività di ricerca scientifica, dove attraverso queste attività di ricerca si produce conoscenza che viene a sua volta diffusa attraverso l’insegnamento e le attività nella società civile. L’università crea quindi un bene comune fondamentale per lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale di una società. Per essere in grado di contribuire al sapere e al progresso l’università ha bisogno, oltre a brillanti accademici e studenti, di tre elementi fondamentali: autonomia universitaria, governance interna che coinvolge il corpo accademico e libertà accademica. Chiaramente, l’università non ha solo delle libertà ma ha anche degli obblighi, vale a dire produrre e trasmettere conoscenza rispettando determinati standard accademici e quadri legislativi.
Molte università europee, tra le quali l’Usi, sono caratterizzate da un’ampia autonomia universitaria e sono organizzate con un organo di sorveglianza, chiamato Consiglio universitario, un rettore e un rettorato con funzioni di rappresentanza, amministrazione e pianificazione della ricerca e dell’insegnamento dell’università e un senato. Quest’ultimo è un organo importante in un’università poiché rappresenta il corpo accademico, amministrativo e studentesco e ha il compito di esprimersi principalmente su questioni accademiche relative agli insegnamenti e alla nomina del corpo accademico ma anche di prendere posizione su temi importanti e di interesse generale per l’università, come ad esempio la scelta e la valutazione dell’operato del rettore e del rettorato.
La vicenda legata alla fine anticipata del mandato dell’attuale rettore dell’Usi, il prof. Boas Erez, mostra a mio avviso una carenza da parte del Consiglio universitario di coinvolgere il senato e il corpo accademico in decisioni importanti per l’Usi. Si è deciso di privilegiare una logica decisionale esclusivamente topdown, direi piuttosto simile a quella di un Consiglio di amministrazione di un’azienda. L’università non è un’azienda e i Consigli universitari non sono dei Consigli di amministrazione.
L’università è un’organizzazione nonprofit animata da persone interessate a produrre e ad apprendere conoscenza e con una logica bottom-up nell’affrontare le decisioni importanti. Questa logica è importante per garantire gli spazi di libertà accademica, vale a dire la libertà di insegnare, fare ricerca e dibattere senza interferenze istituzionali o pressioni pubbliche e politiche.
Nell’immagine: Raffaello, Scuola di Atene (1509-1511 ca.)
Da Capitol Hill a Stormy Daniels, ovvero dall’assalto al Congresso al silenzio della pornostar: non c’è tregua nelle vicende giudiziarie dell’ex-presidente statunitense
Altre riflessioni sulla fotografia che stravolge le elezioni Usa