Da UN Watch
Boris Bondarev, consigliere della Missione russa presso le Nazioni Unite a Ginevra si è clamorosamente dimesso. È il diplomatico più anziano e qualificato ad aver deciso di disertare, dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte del suo Paese a febbraio. Ne dà notizia un rapporto esclusivo di “UN Watch”, un’organizzazione non governativa indipendente per i diritti umani con sede a Ginevra. “Non mi sono mai vergognato tanto del mio Paese”, ha scritto Boris Bondarev in una dichiarazione condivisa con i diplomatici a Ginevra. “Boris Bondarev è un eroe”, ha dichiarato il direttore esecutivo di “UN Watch”, Hillel Neuer, che attualmente partecipa all’Oslo Freedom Forum, un incontro annuale di dissidenti per i diritti umani. “Ora chiediamo a tutti gli altri diplomatici russi alle Nazioni Unite – e in tutto il mondo – di seguire il suo esempio morale e di dimettersi”.
“Bondarev dovrebbe essere invitato a parlare a Davos questa settimana”, ha detto Neuer, “e gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Europea dovrebbero guidare il mondo libero nella creazione di un programma che incoraggi un maggior numero di diplomatici russi a seguirlo e a disertare, fornendo loro protezione, sicurezza finanziaria e un piano di reinserimento per loro e le loro famiglie”.
“UN Watch” ha recentemente guidato la campagna per l’espulsione della Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Il gruppo svizzero per i diritti umani guida anche una campagna di 30 ONG all’ONU per chiedere il rilascio del prigioniero politico russo Vladimir Kara-Murza, arrestato a Mosca in aprile per essersi opposto alla guerra. “UN Watch”ha anche invitato la moglie, Evgenia Kara-Murza, a parlare alle Nazioni Unite.
DICHIARAZIONE DI BORIS BONDAREV, CONSIGLIERE RUSSO PRESSO LE NAZIONI UNITE A GINEVRA
Mi chiamo Boris Bondarev, dal 2002 nel Ministero Affari Esteri della Russia, e dal 2019 fino ad oggi Consigliere della Missione russa presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra.
In vent’anni di carriera diplomatica ho visto diverse svolte della nostra politica estera, ma mai come dal 24 febbraio di quest’anno mi sono vergognato del mio Paese.
La guerra aggressiva scatenata da Putin contro l’Ucraina, e di fatto contro l’intero mondo occidentale, non è solo un crimine contro il popolo ucraino, ma anche, forse, il più grave crimine contro il popolo russo, con quella lettera Z che cancella tutte le speranze e le prospettive di una società libera e prospera nel nostro Paese.
Coloro che hanno concepito questa guerra vogliono solo una cosa: rimanere al potere per sempre, vivere in sfarzosi palazzi di cattivo gusto, navigare su yacht paragonabili per stazza e costi all’intera Marina russa, godendo di un potere illimitato e di una completa impunità. Per raggiungere questo obiettivo sono disposti a sacrificare tutte le vite necessarie. Migliaia di russi e ucraini sono già morti solo per questo.
Mi dispiace ammettere che in tutti questi vent’anni il livello di menzogna e di non professionalità nel lavoro del Ministero degli Esteri russo è andato sempre aumentando.
Tuttavia, negli ultimi anni, la situazione è diventata semplicemente catastrofica. Invece di informazioni e analisi imparziali , ci sono cliché propagandistici nello spirito dei giornali sovietici degli anni Trenta. È stato costruito un sistema che inganna se stesso.
Il ministro Lavrov è un buon esempio del degrado di questo sistema. In 18 anni è passato da essere un intellettuale professionale e colto, che molti miei colleghi stimavano, a diventare una persona che diffonde costantemente posizioni conflittuali e minaccia il mondo (cioè anche la Russia) con armi nucleari!
Oggi il Ministero degli Affari Esteri non si occupa di diplomazia, ma sostiene le posizioni guerrafondaie, di menzogne e di odio. Serve gli interessi di pochi, pochissimi, contribuendo così all’ulteriore isolamento e al degrado del mio Paese. La Russia non ha più alleati e la colpa è solo della sua politica sconsiderata e mal concepita. Ho studiato per diventare diplomatico e lo sono da vent’anni. Il Ministero è diventato la mia casa e la mia famiglia. Ma non posso più partecipare a questa ignominia sanguinosa, insensata e assolutamente inutile.
Traduzione a cura della redazione