“Sa mola mia!”
Uno slogan elettorale che tradotto in italiano suonerebbe “resto attaccato allo scranno”
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Uno slogan elettorale che tradotto in italiano suonerebbe “resto attaccato allo scranno”
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Uno slogan elettorale che tradotto in italiano suonerebbe “resto attaccato allo scranno”
Già, “sa mola mia!” perché intende tenersi ben stretta la poltroncina in Consiglio nazionale. È lì dal 2011 e vuole restarci per almeno altri quattro anni; anche se non riesco bene a capire perché… “Sa mola mia!”
Quadri è, da dodici anni consecutivi, uno dei parlamentari meno influenti e, di riflesso, dei meno ascoltati delle Camere federali. Stando alla classifica più recente, elaborata dalla multinazionale di pubbliche relazioni BCW, il leghista è al 188.esimo posto fra i 246 parlamentari svizzeri. È anche l’ultimo fra i rappresentanti ticinesi; superato di poco da Piero Marchesi che è al 185.esimo posto. E che il suo peso politico a Berna sia minimo, sembra confermarlo il fatto che nessuno dei suoi 26 atti parlamentari della legislatura che sta per concludersi è stato approvato: sedici sono stati respinti e dieci non sono ancora stati evasi. Però “Sa mola mia!” Perché?
Qualcuno una volta disse che “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. E allora ci provo a pensare male. E penso che ogni parlamentare svizzero ha diritto a 26’000.- franchi annui quale indennità perdita di guadagno per preparare le sessioni. Penso che i gettoni di presenza ad ogni seduta delle Camere federali e ad ogni seduta commissionale sono di 440.- franchi (stando al sito del Parlamento mediamente ognuno del 246 parlamentari ha incassato 43’237.- franchi di gettoni). Penso che l’indennità perdita di guadagno riconosciuta per ogni quarto d’ora di viaggio è di 22 franchi e 50 centesimi (466.- franchi in media). Penso che l’indennità per i pasti versata per ogni seduta è di 115.- franchi (10’651.- franchi in media). Penso che l’indennità di alloggio per ogni seduta è di 180.- franchi (9’839.- franchi in media). Penso anche che ogni parlamentare riceve un abbonamento generale di prima classe (6’300.- franchi). E penso, infine, che ogni parlamentare ha diritto ad un versamento di 14’122.- franchi all’anno, quale compensazione di perdita di guadagno per la previdenza professionale.
Insomma, ogni parlamentare “costa” ai contribuenti (che sono sì cittadini svizzeri, ma pure cittadini stranieri) 110’615.- franchi all’anno. E Lorenzo Quadri per essere da dodici anni uno dei parlamentari meno influenti è “costato” complessivamente 1’370’380.- franchi a quelli che sul suo giornale definirebbe “sfigatissimi contribuenti”. Ed aggiungendo i 33’000.- franchi annui che si possono ricevere per indennizzare i propri collaboratori personali, la cifra sale a 1’723’380.- franchi.
Tanti? Pochi? È per questo che “Sa mola mia!”? Fate voi.
Io lo so di aver commesso un peccato e non so se ci ho azzeccato, ma come dice lui: “Sa mola mia!”
Nell’immagine: lo diceva anche la regina del Rabadan (2021)
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