Volontariato, scuola e laboratorio sociale
Foto reportage fra i banchi di una scuola particolare per il sostegno ad allievi che beneficiano di un supporto particolare
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Foto reportage fra i banchi di una scuola particolare per il sostegno ad allievi che beneficiano di un supporto particolare
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Foto reportage fra i banchi di una scuola particolare per il sostegno ad allievi che beneficiano di un supporto particolare
Tutto è cominciato con due soli allievi, ed era l’autunno del 2019; oggi i ragazzi sui banchi sono ben quaranta. Sono i numeri di un successo poco noto al grande pubblico, ma che merita di essere segnalato anche e soprattutto per la sua valenza sociale e di sforzo integrativo.
La sua storia, in poche parole. Due anni fa, la Commissione del Quartiere di Pregassona (in collaborazione con la Croce Rossa svizzera e la città di Lugano) aveva varato il progetto “Aiuto allo studio”. Obiettivo: assistere in modo particolare studenti provenienti da contesti famigliari problematici, impartendo settimanalmente, e gratuitamente, lezioni individuali in più materie scolastiche. Questo dopo la costatazione che in un’area di Pregassona con notevole densità abitativa, ragazzi provenienti da culture diverse registravano risultati scolastici che andavano e potevano essere migliorati.
Queste le ragioni, e lo sfondo sociale, in cui si è inserita la notevole iniziativa del professor Francesco Rinaldi, docente di lungo corso e pensionato, che ha ideato, organizzato e concretizzato il progetto “Aiuto allo studio”. Una sorta di momento post-scolastico, con approcci individuali, possibile grazie anche alla collaborazione di una dozzina di insegnanti volontari, a loro volta per lo più pensionati, e anche di alcuni famigliari. Esperienza che quindi vive di questo slancio ideale, e che ha galvanizzato non pochi allievi grazie ai risultati tangibili ottenuti in seguito a questo prezioso supporto formativo. Attività che non si è fermata neppure in piena emergenza sanitaria, come è avvenuto per tutta la scuola cantonale.
Scuola + integrazione. Anzi, maggiore integrazione grazie alla scuola. È l’altra faccia di questa iniziativa. Che, come detto, ha registrato in poco tempo una notevole crescita partecipativa. Tanto che altri quartieri dell’area cittadina stanno guardando con interesse a un’esperienza che potrebbe registrare altre esperienze di questo genere.
[Ndr] L’intensa ‘foto-gallery” che vi proponiamo, curata da Patrizio Broggi, vuole essere un doveroso omaggio-riconoscimento di “Naufraghi.ch” a chi si dedica a questa iniziativa con notevole disponibilità e considerazione per la crescita scolastica anche come motore di una migliore convivenza.
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