Annegati due volte
A Cutro la squallida sceneggiata del tetro governo Meloni
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
A Cutro la squallida sceneggiata del tetro governo Meloni
• – Franco Cavani
Navigando fra egoismo, indifferenza, solipsismo, astensionismo, ovvero la "democrazia del narcisismo"
• – Silvano Toppi
Dopo l’“affaire Berset” alla Ringier si passa alla resa dei conti. Non un bel segnale per il secondo gruppo editoriale svizzero
• – Rocco Bianchi
Negare l’evidenza dei dati statistici e che la crisi salariale sia alla base della crisi sociale del nostro cantone significa garantire che questa continui ad approfondirsi - Di Matteo Poretti
• – Redazione
La mobilitazione per i diritti delle donne di fronte alla crisi economica e al perdurare delle disparità
• – Enrico Lombardi
Stampa / Pdf
• – Franco Cavani
La persecuzione specifica di genere deve essere riconosciuta come motivo di richiesta di asilo
• – Pepita Vera Conforti
Il dibattito politico attuale in Italia, tanto polarizzato, può essere letto anche alla luce del confronto fra due modi di essere donna
• – Redazione
Il racconto in podcast di una battaglia altamente simbolica ma assurda strategicamente
• – Redazione
Attraverso tesi stravaganti l’imprenditore Alberto Siccardi ammonisce, a pagamento, sui mali della scuola pubblica e le virtù di quella privata
• – Adolfo Tomasini
di Mattia Feltri, La Stampa
Trovo incantevole il convincimento secondo cui, se c’è un problema, si inventa un reato e il problema è risolto. Stavolta riguarda gli scafisti che, in casi come quello di Cutro, saranno imputabili per “morte o lesione come conseguenze di delitti in materia di immigrazione clandestina”. Incantevole.
Il governo è andato fino in Calabria per annunciare il colpo di genio, e mi domando: ma se provoco morte o lesioni in conseguenza di altro che non sia immigrazione clandestina, è tutto ok? Oppure, ohibò, provocare morte o lesioni era reato anche prima? Però fa tanto figo arrivare a Cutro e dire che le pene previste per “la fattispecie” vanno dai venti ai trent’anni, per non dire dei famosi inasprimenti. Un esempio: il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa, pena massima, da cinque a sei anni.
Ricordo un professore, Carlo Nordio, il quale avrà scritto tremila volte sull’inutilità dell’inasprimento delle pene, “una minaccia che non intimidisce nessuno”, e ieri un omonimo ministro della Giustizia ha annunciato i suoi, di inasprimenti, e “estremamente severi”. Ve lo immaginate lo scafista tunisino scoraggiato dalle modifiche al codice penale? Ma davvero così si pensa di risolvere qualcosa?
Davvero si ritiene che i 79 morti di Cutro dipendano dalle pene agli scafisti? Davvero l’urgenza era come punire quelli e non come salvare gli altri? Davvero non avete capito niente di quei cadaveri, di quei bambini, di quelle mamme piangenti, di quei pescatori che non dormono più la notte, di quei peluche che in protesta vi hanno lanciato addosso, di quelle bare che partivano mentre voi arrivavate per il vostro talk show?
Stampa / Pdf Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare anche nel 2024 – Clicca qui per sapere come Stampa / Pdf
Stampa / Pdf Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare anche nel 2024 – Clicca qui per sapere come Stampa / Pdf