Perché morire per Bakhmut
Il racconto in podcast di una battaglia altamente simbolica ma assurda strategicamente
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Il racconto in podcast di una battaglia altamente simbolica ma assurda strategicamente
• – Redazione
Attraverso tesi stravaganti l’imprenditore Alberto Siccardi ammonisce, a pagamento, sui mali della scuola pubblica e le virtù di quella privata
• – Adolfo Tomasini
Il fenomeno, politico e sociale, dell’astensionismo mette sempre più alla prova e in questione i fondamenti della democrazia
• – Andrea Ghiringhelli
Dopo due legislature in Parlamento il noto direttore ed editore della Weltwoche lascia l’attività parlamentare: un “pezzo da novanta” Udc che non si ripresenterà in autunno
• – Rocco Bianchi
Una conversazione su La Stampa a cura di Simonetta Scandivasci con Vito Mancuso e Gabriele Nissim in occasione della Giornata dei Giusti dell'Umanità
• – Gabriele Nissim
In un percorso che avanza a piccoli passi, fra indignazione e sopportazione, i cambiamenti della condizione femminile in Svizzera passano anche dallo studio del quadro giuridico e dal lavoro di Nora Scheidegger
• – Simona Sala
Sei milioni per un centro punitivo, coercitivo che non rappresenta né una priorità né la soluzione al malessere psichico dei giovani - Di Bruno Brughera
• – Redazione
Il racconto filmato di Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della sera
• – Redazione
A settant’anni dalla morte del dittatore sovietico
• – Roberto Antonini
Nel giorno degli 80 anni dalla nascita uno speciale della RSI dedicato a Lucio Dalla
• – Enrico Lombardi
Il racconto in podcast di una battaglia altamente simbolica ma assurda strategicamente
Lorenzo Cremonesi è a Kramatorsk, città del Donbass, nell’Est ucraino in cui oggi vive un terzo dei circa 200 mila abitanti di prima dell’inizio della guerra. È qui che sono collocati tutti i centri di comando dell’esercito per le zone fra il Donetsk e il Luhansk. Ed è da qui che si muovono le colonne di soldati che combattono a Bakhmut, che si trova a un’ora e mezzo di strada e di cui da mesi gli ucraini stanno cercando di impedire ai russi (e ai miliziani della Wagner dell’oligarca Evgeny Prigozhin) di completare la conquista, avvenuta già su tre lati della città. Manca solo quello occidentale, da dove i giornalisti, entrano ed escono quotidianamente (sotto i bombardamenti) per raccontare quello che sta avvenendo, come facciamo in questo episodio del podcast «Corriere Daily» in cui Cremonesi spiega anche il valore «simbolico» della presa di Bakhmut, dopo poco più di un anno di guerra.
Nell’immagine: la situazione intorno a Bakhmut il 6 marzo
Un fatto realmente accaduto in Svizzera, un “caso” trattato da una nota serie televisiva, una questione di fondo, articolata e complessa, che tocca il tema delle colpe e delle...
Memorie di un ex metalmeccanico dopo un’elezione che ha scartato il pericolo di un ritorno alle ombre di Pinochet