Attacchi hacker
Le notizie di attacchi hacker si susseguono: c’è da preoccuparsi? Mah!
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Le notizie di attacchi hacker si susseguono: c’è da preoccuparsi? Mah!
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Di Giorgio Mainini
7 agosto 2022, Reuters
10.30
Un attacco hacker ha colpito stamattina il sistema elettronico centralizzato che gestisce i semafori di Zurigo. In città il caos è totale, da tutte le uscite delle autostrade fino alle più remote viuzze della periferia. Sono centinaia o migliaia i veicoli bloccati ovunque, nelle strade e nei parcheggi privati e dei centri commerciali. Molti di coloro che erano alla guida hanno cominciato a lasciare i loro mezzi e ad avviarsi a piedi verso le loro destinazioni, perché anche i trasporti pubblici sono fermi un po’ dappertutto. I ciclisti hanno invaso i marciapiedi, innervosendo i pedoni: ne è nato qualche litigio. I responsabili cittadini si limitano a confermare la situazione e sperano di poterne venire a capo nel più breve tempo possibile.
10.45
Quanto avvenuto a Zurigo si sta ripetendo a Basilea, Ginevra, Losanna, Friburgo, San Gallo e Winterthur. Per ora, a quanto pare, nessuno è in grado di fare ipotesi serie sugli attacchi ma cominciano a girare sui blog le spiegazioni più fantasiose. Chi sostiene che dietro ci sia la Cina, chi la Russia, chi gli Stati Uniti, chi la Francia, delusa dall’esclusione dei suoi aerei da combattimento decisa dal Consiglio federale. Non manca chi pensa agli alieni, a Bill Gates, a George Soros e al Nuovo Ordine Mondiale in genere.
11.25
Da quindici minuti sono in black out anche gli aeroporti di Kloten, Cointrin e Mulhouse. Gli aerei a terra non possono partire, ma il peggio è che non possono atterrare quelli in volo. Per ora si sta dirottandoli su altri aeroporti, ma si teme un catastrofico sovraffollamento. Centinaia o migliaia di vite sono in serio pericolo. Le autorità politiche e tecniche hanno completamente perso il controllo della situazione.
11.40
Gli hacker hanno ora attaccato anche il sistema di gestione delle ferrovie federali e quelli semaforici delle autostrade e di città minori (Aarau, Glarona, Neuchâtel, Soletta, Liestal, Lugano e Bellinzona). In pratica tutta la Svizzera è bloccata.
12.00
L’attacco si sta allargando: l’Italia, la Francia, la Germania e l’Austria sono nella stessa situazione della Svizzera. La Comunità europea si sta chiedendo se si allargherà anche a Paesi extra-europei. Sono in corso frenetici contatti con Pechino, Mosca, Canberra, Nuova Dehli, Caracas, Brasilia e altre capitali. Si spera che almeno i mezzi di comunicazioni restino funzionanti e in grado di gestire i miliardi di messaggi che vengono spediti ogni minuto.
12.10
I contatti fra le autorità politiche mondiali sono interrotti perché sono stati attaccati quasi tutti i server situati in tutti i continenti: è ormai chiaro che il massacro non è stato organizzato da un qualche Paese ma da una organizzazione criminale presente su scala planetaria.
Invitiamo tutti a dotarsi di sistemi di comunicazione di vecchia tecnologia; in particolare invochiamo i radioamatori a fornirci le loro sigle e a trasmettere alle autorità locali solo quanto riceveranno da noi e dalle altre agenzie di stampa ritenute tradizionalmente serie.
Le sigle dei radioamatori sono anonimizzate da stringhe progressive per difendere la privacy dei titolari.
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La TASS, tramite BBdffff, comunica che le centrali elettriche europee e statunitensi sono state attaccate: la produzione e la distribuzione di energia elettrica sono scese a zero. Le stazioni di servizio europee, statunitensi e dell’Oceania hanno esaurito le scorte di carburante.
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Associated Press (AP), tramite DDfhhh, comunica che in molte città americane si sono verificati tumulti legati a saccheggi di supermercati, distributori di carburante, mezzi di trasporto di generi di prima necessità e armerie. La Guardia nazionale elitrasportata è intervenuta dove ha potuto, visto il blocco delle vie terrestri. Si lamenta un numero imprecisato di morti e feriti.
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Globo (Brasile), tramite FFFmppp, comunica che in Brasile, Paraguay, Colombia, Venezuela, Cile e Ecuador i militari hanno effettuato colpi di stato e instaurato un coprifuoco pressoché totale. Ciononostante la popolazione, già in piazza per dimostrazioni anche violente, non è rientrata nelle proprie case. Le Giunte hanno il potere praticamente solo sulle caserme e altre strutture militari.
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ATS /Svizzera), tramite HBsttt, comunica che un non precisato movimento, o partito, ha affisso in moltissime località svizzere un manifesto in cinque lingue dove vengono denunciati il Consiglio federale e gli esecutivi cantonali di voler instaurare una dittatura, di genere non specificato, volta a sostituire la popolazione elvetica con elementi di varie provenienze, etnie e convinzioni politiche e religiose. Gli abitanti delle città, corresponsabili in vari modi del degrado in atto, vengono invitati a trasferirsi nelle campagne dove meglio potranno difendere i tradizionali valori tramandati dai padri.
Nel periodo elettorale i contributi di candidate e candidati sono benvenuti sulla nostra zattera secondo queste regole Pubblicata la scorsa settimana sul Guardian e ritwittata il...