Integralista a chi?
Di Mattia Feltri, La Stampa Le rivolte delle banlieue sono spiegate meglio nelle pagine che non trattano delle rivolte. Il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Federazione...
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Di Mattia Feltri, La Stampa Le rivolte delle banlieue sono spiegate meglio nelle pagine che non trattano delle rivolte. Il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Federazione...
• – Redazione
Gli argomenti con cui la Lega contesta ufficialmente, anche come partito, la nomina di Lorenzo Erroi a responsabile del Dipartimento Cultura e Società della RSI
• – Aldo Sofia
La privatizzazione che anche in Russia ha interessato l’esercito, all’origine della forza non solo economica del ribelle Prigozhin
• – Yurii Colombo
Victoria Amelina, la poetessa ucraina che fotografava gli orrori sui civili, uccisa da un missile russo a Kramatorsk
• – Redazione
Fra inflazione e recessione sotto la lente l’innalzamento dei tassi di riferimento delle banche centrali
• – Enrico Lombardi
Sulle ennesime, volgari esternazioni di Vittorio Sgarbi, sulla carta sottosegretario al Ministero della Cultura, di fatto incontenibile e squallido chiacchierone televisivo
• – Michele Realini
Intervista al politilogo e sociologo francese Marc Lazar, che afferma: “Cresce il partito di Le Pen”
• – Redazione
Il teatrino dell’ultimo consiglio europeo. Come i sovranisti, amici della Meloni, boicottano lo storico accordo sulla ridistribuzione dei migranti nell’UE
• – Aldo Sofia
Ben tre commenti del «Mattino» dedicati all’occupazione degli autogestiti, fra panna montata, rimbrotti e rampogne come piovesse
• – Enrico Lombardi
• – Franco Cavani
Le rivolte delle banlieue sono spiegate meglio nelle pagine che non trattano delle rivolte. Il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Federazione calcio francese contro il ricorso di una ventina di calciatrici musulmane cui è stato impedito di giocare con lo hijab, il velo, e nonostante la Federazione mondiale lo consenta. Poche settimane fa, a Grenoble, fra febbrili discussioni, è stato ammesso nelle piscine comunali l’uso del burqini – il costume da bagno per donne che lascia scoperti solo viso, piedi e mani, e vietato nella gran parte del paese. E intanto si ragiona se proibire nelle scuole le vesti tradizionali islamiche, il qamis ai ragazzi e la abaya alle ragazze, poiché si stanno diffondendo sempre più velocemente. La radicalizzazione spaventa, come ha raccontato un preside al Figaro, senza porsi il problema che della radicalizzazione andrebbero indagate le cause e non cassati gli effetti: significa sbagliare di molto la mira. E dopo tanti anni i francesi dovrebbero avere compreso che combattere l’identità degli immigrati, dei loro figli e nipoti di seconda e terza generazione, significa rafforzargliela fino alla radicalizzazione. Questo è il metodo francese, l’assimilazionismo: se vuoi essere francese, devi fare tutto quello che fanno i francesi. E la pietra angolare è la legge sulla laicità, che non tollera l’esibizione in contesti pubblici di simboli religiosi, fra cui ormai rientrano gli abiti. Ma se la legge è spinta fino a dire che cosa si può indossare e che cosa no, è una legge assertiva come la religione e più della religione diventa integralista. Poi a integralismo si risponde con integralismo.
Nell’immagine: bikini e burqini
Dopo la morte del giovane Nahel in una Francia messa a ferro e fuoco dalla protesta e dalla ribellione delle banlieues
Putin, Modi, Bolsonaro e Ramaphosa al summit BRICS. La Cina alla guida di un modello di sviluppo alternativo, il presidente russo propone una nuova valuta