NAUFRAGHI/E

Navigazione
  • Chi siamo
  • Contatto
  • Tutti i messaggi
  • Archivio per data

Rubriche



  • #SwissCovidFail 48
  • Balla coi lupi 9
  • Festival Diritti Umani 5
  • Il meglio letto/visto per voi 236
  • La matita nell'occhio 190
  • L’immaginario in viaggio 22
  • Macerie - Idee di democrazia 25
  • Naufragi 807
  • Ospiti e opinioni 111
  • Piazza... federale 57
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli 10
  • Tre domande a... 108
  • Vento dell'Est 12
  • Visti dal largo 15

Seguici con


Copyright © NAUFRAGHI/E. 2022 • All rights reserved.

Hydra WordPress Theme by EckoThemes.

Published with WordPress.

Dal nostro archivio

Filtra per categoria

  • Naufragi(807)
  • Il meglio letto/visto per voi(236)
  • La matita nell'occhio(190)
  • Ospiti e opinioni(111)
  • Tre domande a...(108)
  • Piazza... federale(57)
  • #SwissCovidFail(48)
  • Macerie - Idee di democrazia(25)
  • L’immaginario in viaggio(22)
  • Visti dal largo(15)
  • Vento dell'Est(12)
  • Testi e testimonianze per Giorgio Orelli(10)
  • Balla coi lupi(9)
  • Festival Diritti Umani(5)

Filtra per autore/trice

  • Aldo Sofia Aldo Sofia (232)
  • Alessandra Bonzi Alessandra Bonzi (1)
  • Andrea Vosti Andrea Vosti (5)
  • Andrea Ghiringhelli Andrea Ghiringhelli (2)
  • Antonio Ferrari Antonio Ferrari (1)
  • Antonio Prata Antonio Prata (1)
  • Benedetto Antonini Benedetto Antonini (1)
  • Bruno Giussani Bruno Giussani (2)
  • Bruno Balestra Bruno Balestra (1)
  • Carlo Lepori Carlo Lepori (1)
  • Cesare Bernasconi Cesare Bernasconi (2)
  • Christian Marazzi Christian Marazzi (14)
  • Cristina Kopreinig Guzzi Cristina Kopreinig Guzzi (2)
  • Cristina Foglia Cristina Foglia (3)
  • Daniele Piazza Daniele Piazza (56)
  • Delta Geiler Caroli Delta Geiler Caroli (2)
  • Eleonora Giubilei Eleonora Giubilei (10)
  • Elvira Dones Elvira Dones (1)
  • Enrico Lombardi Enrico Lombardi (113)
  • Fabio Dozio Fabio Dozio (4)
  • Fabrizio Triulzi Fabrizio Triulzi (5)
  • Federica Alziati Federica Alziati (1)
  • Federico Franchini Federico Franchini (17)
  • Filippo Rossi Filippo Rossi (3)
  • Francesco Bonsaver Francesco Bonsaver (1)
  • Françoise Gehring Françoise Gehring (2)
  • Fulvio Poletti Fulvio Poletti (2)
  • Gabriela Giuria Tasville Gabriela Giuria Tasville (2)
  • Gianni Beretta Gianni Beretta (15)
  • Gino Driussi Gino Driussi (4)
  • Giulia Petralli Giulia Petralli (2)
  • Giusfin Giusfin (5)
  • Giorgio Noseda Giorgio Noseda (3)
  • Gianluca Verga Gianluca Verga (2)
  • Jacques Pilet Jacques Pilet (4)
  • Katia Accossato Katia Accossato (1)
  • Lelio Demichelis Lelio Demichelis (18)
  • Libano Zanolari Libano Zanolari (28)
  • Lisa Boscolo Lisa Boscolo (1)
  • Loretta Dalpozzo Loretta Dalpozzo (17)
  • Lucia Greco Lucia Greco (5)
  • marcosteiner_marcodanna marcosteiner_marcodanna (22)
  • Marco Züblin Marco Züblin (94)
  • Marco Marcacci Marco Marcacci (1)
  • Redazione Redazione (469)
  • Mario Casella Mario Casella (1)
  • Mario Conforti Mario Conforti (5)
  • Martino Rossi Martino Rossi (3)
  • Mattia Pelli Mattia Pelli (1)
  • Maurizio Corti e Enrico Lombardi Maurizio Corti e Enrico Lombardi (2)
  • Maurizio Chiaruttini Maurizio Chiaruttini (2)
  • Maurizio Corti Maurizio Corti (1)
  • Maurizio Solari Maurizio Solari (3)
  • Michel Venturelli Michel Venturelli (1)
  • Nadav Tamir Nadav Tamir (1)
  • Natasha Fioretti Natasha Fioretti (2)
  • Nelly Valsangiacomo Nelly Valsangiacomo (4)
  • Nicoletta Vallorani Nicoletta Vallorani (3)
  • Olmo Cerri Olmo Cerri (12)
  • Paola Pronini Medici Paola Pronini Medici (1)
  • Paolo Storelli Paolo Storelli (1)
  • Paolo Favilli Paolo Favilli (6)
  • Paolo Tognina Paolo Tognina (1)
  • Patrizio Broggi Patrizio Broggi (16)
  • Pepita Vera Conforti Pepita Vera Conforti (7)
  • Pietro De Marchi Pietro De Marchi (1)
  • Pietro Montorfani Pietro Montorfani (15)
  • Raffaele Morgantini Raffaele Morgantini (1)
  • Riccardo Fanciola Riccardo Fanciola (52)
  • Riccardo Bagnato Riccardo Bagnato (10)
  • Roberto Porta Roberto Porta (1)
  • Rocco Bianchi Rocco Bianchi (26)
  • Ruben Rossello Ruben Rossello (1)
  • Sarah Parenzo Sarah Parenzo (4)
  • Sergio Roic Sergio Roic (12)
  • Silvano Toppi Silvano Toppi (53)
  • Simona Sala Simona Sala (25)
  • Spartaco Greppi Spartaco Greppi (2)
  • Tommaso Soldini Tommaso Soldini (1)
  • Franco Cavani Franco Cavani (192)
  • Virginio Pedroni Virginio Pedroni (4)
  • Willy Baggi Willy Baggi (1)
Mostra tutti i messaggi
Israele-Gaza: perché torna la guerra
Naufragi

Israele-Gaza: perché torna la guerra

Come è partita l’escalation del conflitto asimmetrico Israele-Hamas; e perché la guerra può far comodo a chi l’ha provocata e a chi la dovrà pagare maggiormente

• 12 Maggio 2021 – Aldo Sofia

La matita nell'occhio

Volevano solo studiare

Pensieri del corvo Volevano solo studiare le ragazzine massacrate a Kabul. Ma chi sono quei tetri maschi fanatici schiavi di malati integralismi o, forse, solo schiavi della...

• 12 Maggio 2021 – Franco Cavani

Naufragi

Proprietà intellettuale, tra invenzione e rendita di posizione

A proposito di brevetti COVID, cantanti e opere d’ingegno

• 12 Maggio 2021 – Marco Züblin

Domani – L’Europa riconoscerà il genocidio degli uiguri?
Il meglio letto/visto per voi

Domani – L’Europa riconoscerà il genocidio degli uiguri?

Di Pasquale Annicchino e Knox Thames (Domani) Le democrazie occidentali sono chiamate a prendere posizione sulla sconcertante repressione in atto nello Xinjiang contro la...

• 12 Maggio 2021 – Redazione

Lo Stato sociale possibile
Naufragi

Lo Stato sociale possibile

Dopo la pandemia: rivolte sociali e svolte storiche

• 11 Maggio 2021 – Christian Marazzi

Naufragi

Domande e risposte sui fondi di… Caffè

Noticine di un lettore qualunque

• 11 Maggio 2021 – Enrico Lombardi

Un anglicismo inutile
Naufragi

Un anglicismo inutile

Quello che mancava agli over fifty: il job mentor

• 11 Maggio 2021 – Rocco Bianchi

In Inglese suona meglio
La matita nell'occhio

In Inglese suona meglio

• 11 Maggio 2021 – Franco Cavani

Naufragi

Un Caffè amaro

Pensionato il direttore, il Gruppo Corriere del Ticino si affretta a sotterrare il settimanale che verrà sostituito da “la Domenica”

• 10 Maggio 2021 – Riccardo Fanciola

Loop violenti
Naufragi

Loop violenti

L’infernale circolo vizioso fra vittima e carnefice

• 10 Maggio 2021 – Simona Sala

Vai ai messaggi più recenti
Israele-Gaza: perché torna la guerra
Naufragi

Israele-Gaza: perché torna la guerra

Come è partita l’escalation del conflitto asimmetrico Israele-Hamas; e perché la guerra può far comodo a chi l’ha provocata e a chi la dovrà pagare maggiormente


Aldo Sofia
Aldo Sofia
Israele-Gaza: perché torna la guerra
• 12 Maggio 2021 – Aldo Sofia
Se ti piace quello che facciamo dacci una mano a continuare – Clicca qui per sapere come

Adesso che razzi e bombe partono, colpiscono, uccidono (per ora tre donne israeliane, e una trentina di palestinesi a Gaza), tutto può ricominciare. Come prima, o peggio. Può ricominciare la comoda narrazione di un conflitto simmetrico, come se gli ordigni di Hamas (certo sempre più efficaci) possano essere paragonati alla potenza di fuoco israeliana, sempre sproporzionata nella sua replica armata. E può ricominciare la falsa rappresentazione delle doppie responsabilità, dimenticando frettolosamente come e per mano di chi è cominciata anche questa nuova escalation.

Per cominciare, la decisione israeliana di incrementare la politica della giudeizzazione di Gerusalemme tutta, anche attraverso l’espulsione di famiglie arabe, nello specifico dal quartiere di Sheikh Jarrah, con verdetti unilaterali sempre e soltanto imposti dalla magistratura dello Stato ebraico, sulla base di documentazione spesso farlocca, o di rinvenimenti archeologici rivelatori e ‘inoppugnabili’ : l’ultima volta che ci andai, a Sheik Jarrah, in una delle frequenti soprassalti di tensione, fu proprio questo uno dei pretesti dell’ennesima ‘cacciata’, in nome della pretesa biblica che in definitiva tutto debba appartenere al ‘popolo del Libro’, come se non esistessero diritti per gli altri. Quindi, la risoluzione israeliana per cui gli abitanti arabi della ‘Città tre volte santa’ (ormai un tragico ossimoro) non avrebbero potuto partecipare alle elezioni palestinesi, perché annessi a Israele, e naturalmente senza possibilità alcuna di mettere una scheda in un’urna araba o in una israeliana, niente. E ancora, l’ennesima provocazione dei gruppi ultra-ortodossi diretti alla spianata delle moschee, sopra i resti dei due primi Templi ebraici, e che per anni l’autorità occupante aveva saggiamente bandito alla preghiera degli ebrei perché fonte di inevitabili guai; fino a quando il sopravvento della destra religiosa nelle scelte politiche israeliane non ha cambiato radicalmente le cose; tanto che da lì, e dalla prepotenza di una marcia organizzata da Ariel Sharon, scoccò la scintilla della seconda Intifada, quella armata, disastrosa per i palestinesi.

Questo per l’immediato. Certo, poi i razzi di Hamas sulle città israeliane: sorprendentemente numerosi da un territorio ingabbiato e che in realtà è sotto perenne controllo degli occhiuti monitor dell’assediante; sorprendentemente in grado di raggiungere non più e non solo le città del sud di Israele; sorprendentemente numerosi ed efficaci per essere stati costruiti clandestinamente nei famosi ‘tunnel’ meridionali sul confine con l’Egitto, che, alleato di fatto di Israele, dovrebbe garantire a Sud l’ “ermetica chiusura” della Striscia : “un carcere a cielo aperto”, lo definì un giornale conservatore come il francese ‘Le Figaro’, con la più alta densità demografica sul pianeta e il record mondiale di povertà. E inevitabilmente la replica di uno degli eserciti più organizzati e potenti dell’intera regione, con tanto di arsenale atomico, segreto di Pulcinella a cui ipocritamente tutti i governi di Tel Aviv tengono molto, quantomeno per perpetuare l’immagine di un paese, il loro, costantemente in pericolo.

Alle spalle di tutto questo, una lunga storia di attacchi e contro-attacchi, di feroce incomunicabilità, di occupazione militare della Cisgiordania, di violazione (israeliana) delle convenzioni internazionali, di colonizzazione a tappe forzate (anche a Gerusalemme), di confini ridisegnati con la forza per la sicurezza degli occupanti, di controllo della distribuzione idrica, di divieti di spostamenti per la popolazione araba (ad eccezione dei ‘frontalieri’ palestinesi indispensabili all’economia israeliana), di accordi non mantenuti, in primis quelli di Oslo, che dovevano portare ai ‘due Stati’, bloccati dall’assassinio del premier Yitzhak Rabin per mano di un fanatico religioso ebreo in una tiepida serata di novembre sulla piazza dei Re a Tel Aviv, di una strategia – prima, e poi con Bibi Netanyhau alleatosi volentieri e del tutto naturalmente con la destra nazional-religiosa – tutta tesa a depotenziare una leadership tradizionale palestinese incapace, lacerata e corrotta, prevedibile e comodo viatico per la presa del potere degli islamisti a Gaza. Non bastasse, ecco l’annessione definitiva del Golan, il preannunciato progetto di acquisire porzioni anche maggiori di Territori palestinesi soprattutto nella Valle del Giordano, la felice alleanza con un Donald Trump che ha praticamente messo nelle mani della leadership israeliana la politica americana nella regione, la decisione Usa di trasferire l’ambasciata americana a Gerusalemme sancendo il riconoscimento della sua inviolabilità e indivisibilità, della sua eterna appartenenza a Israele anche come capitale. Infine, lo scontro sunniti-sciiti che, sempre con la benedizione e l’incoraggiamento trumpiano, ha favorito i cosiddetti ‘accordi di pace di Abramo’ (con i Signori arabi dei petrodollari), voluti e cercati soprattutto dall’Arabia Saudita (l’amico impresentabile dell’Occidente) in funzione anti-Iran. Svolta che ha acuito il senso di irrilevanza e di oblio della questione palestinese, facendo capire ai suoi scombussolati leader che non vi sono mai state e non vi saranno mai mani amiche a risolvere il loro dramma.

Certo, per concludere va ricordato che la guerra (asimmetrica che sia) fa anche comodo. Proprio così. Fa comodo ad Hamas, disposta a sacrificare altre vite sotto i bombardamenti israeliani di Gaza, per riproporsi come unico leader della resistenza palestinese. E fa comodo a Netanyahu, che, in postura di condottiero armato e primo garante della sicurezza, potrebbe anche prolungare il più possibile i tempi dello scontro (quindi più lutti e distruzioni) sperando così di fermare la destra-della-destra che contesta il primato di un leader destinato a un rischioso processo per corruzione. Eterni giochi e giochetti politici dietro le fiamme e il fumo di razzi e bombardamenti. Eterni problemi volutamente irrisolti. Eterna tragedia. Dove il ‘popolo della memoria’ continua a credere e sperare di poter annullare la memoria delle proprie vittime. Non sarà così.


Sull’argomento la redazione consiglia il bel film di Sahera Dirbas Estraneo a casa mia (disponibile online).
È la storia di otto abitanti palestinesi di Gerusalemme, divenuti profughi nella propria città. Dopo 40 anni ognuno di loro è tornato a vedere la propria casa, occupata nel 1948, e ricorda gli eventi che si sono verificati nel quartiere Mughrabi di Gerusalemme durante la guerra del 1967. Alcuni di loro, hanno anche incontrato gli israeliani che hanno occupato le loro vecchie case che si trovano nei quartieri Baqa’a, Talbiyeh, Qatamon e Mosrarah, in quella che ora è Gerusalemme Ovest.

 

 






Resta informata/o, iscriviti alla newsletter

P.f. controlla la tua casella di posta o la cartella spam e conferma la tua iscrizione

Aldo Sofia
Aldo Sofia
  • Share Article:

Dal nostro archivio

Orbán lasci l’UE e i soldi di Bruxelles
Naufragi

Orbán lasci l’UE e i soldi di Bruxelles

Braccio di ferro fra la Comunità e il profeta dell’anti-liberalismo democratico, così affezionato alla cassa europea

Pubblicato il 9 Luglio 2021 – Aldo Sofia
La figuraccia di Salvini
Naufragi

La figuraccia di Salvini

Grazie, Wojciech Bakun

Pubblicato il 8 Marzo 2022 – Aldo Sofia