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Arrestato a Mosca con l'accusa di incitamento al terrorismo il filosofo e storico Kagarlickij, esponente dei gruppi socialisti locali, che alcune settimane fa avevamo intervistato
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Arrestato a Mosca con l'accusa di incitamento al terrorismo il filosofo e storico Kagarlickij, esponente dei gruppi socialisti locali, che alcune settimane fa avevamo intervistato
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Arrestato a Mosca con l'accusa di incitamento al terrorismo il filosofo e storico Kagarlickij, esponente dei gruppi socialisti locali, che alcune settimane fa avevamo intervistato
Boris Kagarlickij , docente universitario, sociologo di fama internazionale, scrittore, attivista della sinistra Democratica russa è stato arrestato ieri a Mosca con l’accusa di “fomentare il terrorismo”.
Avevamo proposto in questa sede le sue amare considerazioni dopo la rivolta di Prigozhin e del battaglione Wagner non più tardi di un mese fa, grazie alla corrispondenza di Yurii Colombo da Mosca. Lo stesso Colombo informa ora di questo terribile evento: l’arresto di Boris Kagarlickij è davvero la “peggiore notizia” e lasciamo che sia lo stesso Colombo a fornircene un primo riscontro a caldo. (red.)
Boris è sempre stato lontano da qualsiasi ipotesi terrorista e già dai tempi dell’Urss ha combattuto a viso aperto per le sue idee. È subito stato spedito dal FSB nel Carcare di Sitkyvar nella Repubblica Komi, lontano dai possibili clamori della stampa. Il suo arresto si inquadra nella politica di terrore e repressione del regime putiniano che ha spinto migliaia e migliaia di democratici russi ad andare in esilio. Chi è rimasto viene ogni giorno arrestato, denunciato, licenziato dal posto di lavoro, picchiato, torturato e ucciso.
Bisogna che la società civile, gli uomini di cultura, i rappresentanti dei sindacati e dell’associazionismo democratico internazionale si mobilitino subito contro la repressione in Russia. A breve un appello internazionale per la liberazione di Boris e di tutti i detenuti politici in Russia.
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