Macerie #10 – La costruzione del nemico
Ascolta il podcast sulla storia dell'autogestione
Filtra per rubrica
Filtra per autore/trice
Ascolta il podcast sulla storia dell'autogestione
• – Olmo Cerri
La severa denuncia di Amnesty International, che accusa Israele per la politica oppressiva e di annessione in Cisgiordania
• – Redazione
La noia è una sorta di passaggio obbligato per ogni acquisizione. Non ha senso contrastarla con l’attivismo o espedienti artificiosi
• – Silvano Toppi
Il Consiglio federale ha avviato le procedure per l'introduzione della tassa minima mondiale sulle multinazionali, che in Svizzera rilancerà il dibattito sulla controversa concorrenza fiscale fra cantoni, sfavorevole al Ticino
• – Aldo Sofia
Dopo l’increscioso spettacolo offerto dai partiti nella surreale gara al Quirinale; crisi, paralisi e auto-commissariamento della politica italiana
• – Aldo Sofia
Alla vigilia del secondo turno delle amministrative, stanchezza e spaesamento dell'elettorato italiano nella lettura di Gad Lerner
• – Aldo Sofia
• – Franco Cavani
Votiamo sì soprattutto per salvare il giornalismo locale indipendente e le nuove voci digitali
• – Natasha Fioretti
Si è definito «messaggero imperfetto» della lotta al climate change, ma nonostante il suo nome ingombrante ha un ruolo imprescindibile, a metà strada tra l’influencer e il tecnico dei cambiamenti climatici
• – Redazione
La tattica del salame: la teorizzò un leader del blocco comunista, oggi serve alla destra borghese elvetica per favorire la decrescita fiscale di chi possiede di più: occhio dunque alla prossima votazione
• – Federico Franchini
Il decimo episodio di Macerie racconta l’ultimo anno di attività del Molino, quello precedente allo sgombero e lo fa da punto di vista diametralmente opposto rispetto a quanto fatto fino ad ora dai media e dalla politica. Nonostante la pandemia, la presunta chiusura e mille difficoltà, il Molino continua ad attirare e coinvolgere generazioni di giovani militanti che decidono di voler continuare a intervenire politicamente nella società nonostante le restrizioni date dalla situazione sanitaria. La politica e le autorità però, basandosi su alcuni fatti puntuali, metteranno in piedi una narrazione che dipingerà il Molino come il nemico sociale e inizierà a creare un consenso politico necessario per lo sgombero dell‘ex Macello. Un passo secondo alcuni necessario per portare avanti il cantiere di ristrutturazione del sedime dopo l’approvazione del progetto “Matrix”, ma anche per salvaguardare l’ordine pubblico e la legalità all’interno della città.
L‘8 marzo una manifestazione contro il patriarcato verrà duramente repressa dalla polizia e sarà ulteriore motivo per disdire la convenzione su cui si basa la presenza del centro sociale al Macello. Un grande dibattito all’interno del movimento, per decidere quali strategie mettere in gioco, porterà alla decisione di non seguire le vie istituzionali ma di proporre una risposta popolare e di massa con l’organizzazione di una grande manifestazione a sostegno degli spazi autogestiti. Ma il lunedì precedente alla manifestazione i due neo-municipali Lombardi e Valenzano si presenteranno ai cancelli del Molino…
I nuovi podcast vengono pubblicati quindicinalmente il martedì su naufraghi.ch così come su Spreaker, Spotify e su Apple podcast. Inoltre vengono ritrasmessi da Radio Gwen e da alcune radio di movimento italiane. Per commenti: macerie@inventati.org
Ascolta il podcast sulla storia dell'autogestione
Ascolta il podcast sulla storia dell'autogestione