Promemoria
Una vita di proibizioni. È quella delle donne afghane
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Una vita di proibizioni. È quella delle donne afghane
• – Redazione
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• – Franco Cavani
Dopo la morte del giovane Nahel in una Francia messa a ferro e fuoco dalla protesta e dalla ribellione delle banlieues
• – Redazione
Di fronte all’esigenza di risposte collettive trionfa più che mai l’individualismo
• – Silvano Toppi
L’estrema destra avanzata ovunque
• – Franco Cavani
Stavolta in Russia si sono levate proteste contro l’aggressione della giornalista Elena Milashina, ma è un’operazione di facciata: la regola a Grozny resta la stessa
• – Redazione
In occasione del 175mo anniversario della nostra Costituzione lo storico e giurista vodese Olivier Meuwly ne ricostruisce la storia in un volume appena pubblicato
• – Redazione
Nel messaggio per una nuova Legge delle scuole dell’obbligo, fissate le dimensioni minime perché un istituto scolastico possa dirsi tale
• – Adolfo Tomasini
L’invasione dell’Ucraina ha costretto le due milizie a diventare alleate ma presto potremmo assistere a uno scontro frontale – Estratto dell’ultimo articolo pubblicato da Elena Milashina, giornalista brutalmente aggredita a Grozny
• – Redazione
Il presidente di Greenpeace Italia: “L’accusa di ambientalismo ideologico significa rovesciare la realtà”
• – Redazione
In Afghanistan – dove siamo andati nel 2001 per spazzare via i talebani e introdurre la democrazia, e da dove ce ne siamo andati nel 2021 abbandonando la democrazia al ritorno dei talebani – sono stati proibiti i parrucchieri e i saloni di bellezza.
In due anni alle donne è stato proibito guidare l’auto,
proibito andare in moto,
proibito andare in bicicletta,
proibito praticare sport,
proibita l’attività fisica all’aria aperta,
proibito andare a scuola dopo la primaria; e così all’inizio dell’ultimo anno scolastico sono rimaste a casa tre milioni di bambine,
proibita dunque l’università,
di conseguenza proibito insegnare,
proibito possedere o gestire attività commerciali,
proibito lavorare per le Nazioni unite,
proibito lavorare per le organizzazioni non governative,
proibito diventare parlamentari,
proibito diventare magistrate,
proibito lavorare nei media,
proibito lavorare nei luoghi pubblici,
progressivamente proibito lavorare e punto,
proibito indossare abiti che non siano il burqa, cioè il catafalco che lascia scoperti solo gli occhi, proibito usare cosmetici,
proibito indossare scarpe col tacco,
proibito entrare nei parchi pubblici,
proibito entrare nelle palestre,
proibito andare al luna park,
proibito intraprendere viaggi da sole,
proibito mangiare nei ristoranti all’aperto,
proibito frequentare bagni pubblici,
proibito avere a che fare con negozianti maschi,
proibito avere a che fare con medici maschi, e allora resta giusto qualche medico donna.
A ogni violazione si viene fustigate. Se la violazione riguarda rapporti extraconiugali si viene lapidate. Così, solo per ricordarcelo.
“Tanta gente vedrà il danno che Hamas ha fatto il 7 ottobre. E cambierà idea, o almeno lo spero. La soluzione dei due Stati non è più valida”
Gli abitanti del Nagorno-Karabakh non hanno medicine, cibo, carburante: sono sull'orlo di un disastro umanitario