Sul Primo agosto a Lugano: i socialisti cosa dicono?
Difendere perché donna, ma non tutto è difendibile 'a prescindere'
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Difendere perché donna, ma non tutto è difendibile 'a prescindere'
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Difendere perché donna, ma non tutto è difendibile 'a prescindere'
Lungi da me e lungi da AIDA (Associazione idea autogestione) di impedire di parlare a chicchessia, men che meno a una municipale eletta. Tocca al Municipio di Lugano avere (o non avere) la sensibilità in questo ambito. In ogni caso fa decisamente strano la posizione della municipale socialista di Lugano, Cristina Zanini, che ha manifestato – dopo una recisa critica di ciò che è successo in occasione della demolizione – un appoggio incondizionato alla sua collega municipale “in quanto donna”. Ho appena finito di tradurre un bel libro di Brigitte Studer sulla storia del suffragismo in Svizzera. Nel libro, che copre gli anni dal 1848 al 1971, se ne vedono (e leggono) delle belle, da voltafaccia maschilisti di ogni genere a prese di posizione e azioni di donne contro i loro stessi interessi. Parlare quindi genericamente, e soprattutto in questo momento e in questa situazione particolare (luganese) di discorsi pubblici (politici) al femminile come se fossero da sostenere a prescindere è quanto meno imprudente, se non del tutto sbagliato. La categoria femminile non è difendibile “a prescindere”, come nessun’altra categoria, d’altronde.
Sergio Roic è membro di AIDA, Associazione idea autogestione, e del Partito socialista di Lugano
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